28 luglio 2012

Pro-vita o Pro-scelta, interessante punto di vista di David Foster Wallace sulla interruzzione della gravidanza

Interessante punto di vista dello scrittore americano David Foster Wallace sull'aborto e sullo spinoso dibattito fra i pro-vita e i pro-scelta. L'ho trovato dentro a una sua raccolta di saggi intitolata "Considera l'aragosta" (Einaudi, 2006) non ho il libro sotto mano ma ho trovato un blog che ne riporta un ampio stralcio, è linkato in basso come al solito.

La riposta di DFW è di rappresentare entrambi, di essere pro-vita e pro-scelta allo stesso tempo, soggettivamente pro-vita e oggettivamente pro-scelta.

Perché? iniziamo affrontando la prospettiva dal punto di vista soggettivo. DFW, da persona ragionevole, ritiene che non si possa trovare il momento preciso in cui l'uovo fecondato diventa persona e che quindi in caso di dubbio irrisolvibile riguardo all’umanità o meno di una cosa è meglio non ucciderla (Io la farei più semplice, la vita potenziale è già vita in se, questo per il solo fatto che lo sviluppo del feto, se non interrotto, tende tranquillamente alla vita. Questo ovviamente per chi importa della mia opinione.)

Ciò nonostante DFW è oggettivamente pro-scelta, perché:
«In caso di dubbio irrisolvibile riguardo a qualcosa, io non ho il diritto né legale né morale di dire a un’altra persona cosa fare, specialmente se quella persona sente di non avere dubbi.»
Conclude DFW:
«Ogni volta che una mia conoscente decide di interrompere una gravidanza, devo credere che stia facendo la cosa sbagliata e allo stesso tempo che abbia tutto il diritto di farla.»
Secondo me la parte finale del ragionamento, quel "sentire di non avere dubbi" zoppica un po, perché se è vero che una donna ragionevolmente non dovrebbe interrompere la gravidanza, l'interruzione la pone in automatico come persona irragionevole (continuando a percorrere questo discorso incontreremmo un sacco di ramificazioni che ci porterebbero fuori da questo contesto).

Per come la vedo io l'impianto è valido comunque, perché solo la gestante è in grado di percorrere le variabili personali che la portano a continuare o meno la gravidanza, percorsi interni che non sono condivisibili dalla restante comunità se non in modo ipocrita o superficiale.

Concludo sottolineando il fatto che qui non si discute fra pro-vita e pro-aborto, ma fra pro-vita e pro-scelta, non è la stessa cosa.

Si tratta di una scelta molto dura da prendere, che in un modo o nell'altro piega il corso di due vite. E'  comunque assai saggio prendere le precauzioni necessarie a scongiurare il rischio di ritrovarsi un giorno o l'altro di fronte a un muro così alto.

Hashtags
#aborto
#diritti

Fonte

24 luglio 2012

Circoscrizione 3: Come è andata a finire la mozione sulla illuminazione degli attraversamenti pedonali di viale Italia

Questo post segue quest'altro.

Durante il Consiglio di ieri sera abbiamo discusso anche del problema sollevato da alcuni concittadini riguardo la zona di viale Italia in corrispondenza della pizzeria Pulcinella, dove da qualche anno ha aperto una yogurteria, gettonatissima dai teenager locali, che la sera, durante la bella stagione, utilizzano il posto come luogo di ritrovo di massa.

Questi assembramenti creano problemi di sicurezza stradale, perché il tratto di strada in questione è trafficatissimo, scarsamente illuminato, ed inoltre sprovvisto di attraversamento pedonale.

Approvazione unanime a parte, mi spiace dover riportare che il risultato della discussione è stato influenzato da un precedente attraversamento pedonale di fronte all'Hotel Palazzo, che alcuni colleghi si sono rifiutati di fare spostare.

Abbiamo quindi chiesto di realizzare un nuovo attraversamento pedonale, di porlo di fronte alla yogurteria, e di illuminarlo a dovere.

Non vorrei però che dagli uffici tecnici "ci rispondano picche" adducendo misurazioni metriche minime fra un attraversamento pedonale ed un altro.

Se finirà così avremo un altro caso di sordità istituzionale, di piaggeria verso i ricchi clienti dell'Hotel, che pare apprezzino molto l'attraversamento pedonale fuori dell'uscio, e di stupida burocrazia, che preferisce il rigore del sistema metrico decimale alla sicurezza dei nostri ragazzi.

Hashtags
#Livorno
#viabilità

Fonte

Circoscrizione 3: Come è andata a finire la mozione sui parcheggi a disco orario in zone a sosta limitata con lettera

Questo post segue quest'altro.

Ieri sera, durante il consiglio, è stato discussa anche la mozione preparata "in tandem" col collega di Sel.

L'Atto passa agli uffici tecnici del Comune, che al momento stanno disponendo le modifiche alla viabilità attorno alla zona di via Lopez, ed arriva rafforzato dalla approvazione unanime del consiglio.

Le nostre intenzioni ricalcano quanto deciso dalla Circoscrizione stessa per Borgo Cappuccini e dal Comune per via Garibaldi, ovvero, nel quartiere di Fabbricotti, in corrispondenza delle attività commerciali, una decina di parcheggi complessivi a lettera saranno trasformati in parcheggi a disco orario utilizzabili anche dai clienti dei commercianti che abitano in zone esterne alla lettera.

Riguardo la zona di via Lopez va inoltre segnalato che i parcheggi a disco orario non andranno a togliere dei parcheggi ai residenti, infatti il passaggio di alcune vie da doppia circolazione a senso unico, unitamente alla istituzione di parcheggi a pettine ed alla copertura di tutti i parcheggi dalla lettera (che toglierà di giro le auto dei non residenti) creerà molti più posti auto dei quattro o cinque che saranno trasformati in parcheggi a disco orario.

Infine la tempistica: la zona di Fabbricotti compresa fra Viale della Libertà e l'Aurelia dovrebbe passare zona a sosta limitata con lettera verso la vine di quest'anno.

Hashtags
#Livorno

Fonte

Com'è andata a finire la strana storia dei divieti di balneazione della Bellana e del moletto dell'Accademia

Questo post segue quest'altro.

Consiglio di circoscrizione ieri sera, fra gli atti da discutere c'era anche la mozione in oggetto.

E' andata a finire che l'Arpat aveva diramato un divieto di balneazione "lineare" che andava dalla spiaggia della Bellana (estremità nord, subito prima del porto) a quella del Lazzaretto (estremità sud della Accademia navale), senza eccezioni.

La successiva ordinanza del sindaco ha ricalcato l'atto dell'Arpat, quindi, almeno in questo caso, il problema non è quello dei collateralismi delle nostre istituzioni verso i proprietari delle licenze dei famosi stabilimenti, ma della stampa locale, che crea polveroni senza nemmeno leggere gli atti da cui ricava i suoi articoli.

Da tenere a futura memoria, comunque, per quanto mi riguarda, la vigilanza su questa fattispecie di rischi rimarrà alta, anche perché l'ordinanza in oggetto è caduta a stagione balneare appena iniziata, ne voglio vedere un'altra diramata in piena estate, appena capita produrrò un nuovo atto chiedendo nuovamente tutte le documentazioni del caso.

Hashtags
#Livorno
#Arpat

Fonte

23 luglio 2012

Livorno - Consegnato a Gallanti il documento "Livorno porto verde"

Questo post segue quest'altro.

Questa mattina sono andato alla Port Autority a consegnare il documento pubblicato su questo blog alcune settimane fa.

La delegazione mista, formata dal Circolo IdV “Vivibilità Urbana” e dal Comitato Cittadino “Vivere il Centro”, ha incontrato il Presidente della Autorità Portuale di Livorno, Dr. Giuliano Gallanti.

L'incontro è stato chiesto da noi per consegnare alla Autorità Portuale il documento, che riguarda il problema dell'inquinamento ambientale proveniente dalle navi in attracco nel porto. 

Il documento prende spunto da un articolo di Medicina Democratica, la quale riprende uno studio presentato dalla stessa della Port Autority livornese (maggiori dettagli all'interno del documento). 

In questo studio compare un parallelo fra l'inquinamento da riscaldamento civile, quello da circolazione stradale, e quello proveniente dal porto di Livorno, e si attribuisce al porto il 75% del totale delle emissioni inquinanti.

Il problema nasce dal fatto che le navi in stazionamento nel porto non possono spengere i motori ausiliari, i gruppi elettrogeni preposti all'approvvigionamento energetico di bordo, perché non è al momento possibile alimentarsi elettricamente via terra. 

I gruppi elettrogeni sono alimentati a gasolio, per maggiori dettagli conviene leggersi il documento, link in fondo alla pagina come al solito. 

Il problema, molto sentito a livello europeo, è stato oggetto di una apposita direttiva (2005/33/CE) che obbliga l'elettrificazione delle banchine entro il 2015. 

Il documento si conclude chiedendo la focalizzazione a livello locale su questa materia. 

La consegna dell'atto è stata l'occasione per intavolare una conversazione col Dr Gallanti, durante la quale è emerso quanto segue:
  • Il porto di Livorno si è accreditato per una line a di finanziamenti nota come “Ten” i requisiti per rientrare in graduatoria erano due, il primo la presenza di un retroterra in grado di far da motore allo sviluppo economico proveniente dal porto, il secondo l'adesione a una normativa stringente riguardo le emissioni nocive.
  • Nel documento da noi presentato si fa riferimento ad un articolo del telegiornale regionale riguardo ad un finanziamento di 5 milioni di euro da parte della Regione Toscana e del ministro dell'Ambiente relativo alla elettrificazione delle banchine livornesi. Il Presidente della Port Autority ha smentito la fonte.
  • Dati i tempi stringenti (la direttiva europea che obbligherà alla elettrificazione delle banchine entra in vigore fra tre anni) abbiamo chiesto, dato che, soprattutto riguardo le grandi navi passeggeri, l'allaccio delle in banchina (cold-ironing) sottopone gli impianti a terra di problemi di assorbimento della energia elettrica dalla rete terrestre, in che modo la Port Autority intende procedere per l'approvvigionamento energetico addizionale, se intende integrare con le fonti rinnovabili o con quelle assimilate (Cip 6) le prime non inquinanti, le seconde molto meno verdi. A questa domanda pare al momento non esista ancora una risposta ufficiale.
  • Il Presidente della Port Autority suggerisce di denuciare le navi che stazionano nel porto mediceo causando l'inquinamento, e pone l'indice sui mezzi di trasporto obsoleti e non più rispondenti alle normative vigenti (la stessa normativa 2005/33/CE obbliga le navi in sosta a consumare diesel a basso contenuto di zolfo vv. documento).
L'incontro si è concluso con la promessa da parte del dr. Gallanti di girare le domande più tecniche agli uffici competenti della Autorità Portuale.

Hashtags
#ColdIroning

Fonte

17 luglio 2012

L'altro Pd

I cittadini di Capannori, pianeggiante comune in provincia di Lucca, hanno da raccontare una storia ai "cugini" livornesi:

Vent'anni fa l'amministrazione locale (Dc) decise di costruire un inceneritore, la popolazione si oppose al progetto, e con una iniziativa partita "dal basso" lottò per tre anni, facendolo in modo costruttivo, proponendo invece dei sordi «No!» la strategia "Zero Waste", Rifiuti Zero.

L'inceneritore non fu realizzato, e oggi questa amministrazione, partita per prima in Italia già nel 1997, vanta percentuali altissime di raccolta differenziata porta a porta.

A Livorno invece, un Pd rimasto da solo a gestire la maggioranza, sta spingendo a tutta forza per la realizzazione di un nuovo termovalorizzatore, un mostro grande sei volte l'attuale da realizzare all'interno del perimetro cittadino. La Livorno di oggi è la Capannori dei primi anni novanta.

Due riflessioni, la prima non è mia, ma è una perla di saggezza che vale la pena di provare a diffondere perché davvero è in grado di far ritrovare la tramontana a tanti elettori del Pd, Capannori e Livorno, Alfa e Omega, Zero Waste e termovalorizzatrori, sono due comuni amministrati dalla stessa forza politica. La seconda è una speranza, quella che anche i miei concittadini possano avere la stessa forma mentis avuta all'epoca dai capannoresi!

Hashtags
#ZeroWaste
#RifiutiZero

Fonte

15 luglio 2012

C'è opposizione e opposizione

L'italiano è un individuo privo di mezze misure, se le aziende pubbliche sono dei carrozzoni pieni di raccomandati la sua soluzione non è fare piazza pulita e ristabilire il merito, è radere al suolo, è privatizzare. E non ce n'è uno su un milione, neanche fra i giornalisti, che alzi il ditino e dica «Ma, scusi.»

E' come inclinare un piano, si porta giù tutto.

Mi domando che cosa ci livelli tutti su questi minimi, ci mettono qualcosa nell'acqua che beviamo? Quando riusciremo a dare alla nostra democrazia una forma più evoluta?

Questa mattina ero al congresso provinciale del mio partito, e a un certo punto è uscito fuori che è inutile fare opposizione al Pd, è inconcludente.

Ci risiamo col solito discorso, le cose alla fine non è se le fai oppure no, è il come le fai. Dire "Ho fatto opposizione" senza spiegare come questa opposizione è stata fatta è un concetto troppo vuoto per non rivelarsi fuorviante.

E' come le fai, dipende dal "tuo" tipo di opposizione.

Viviamo nell'era della informazione, e chi governa risponde (in tempo pressoché reale) alla restante società. Per come la vedo io in questa ottica anche un fucile appare un mezzo di lotta desueto.

Se vuoi fare opposizione, fatta bene, devi sfruttare il potere che ti è stato dato, le possibilità di accesso alla informazione, devi prendere gli scheletri da dentro gli armadi del Palazzo e portarli fuori, stenderli al sole, cosicché la gente possa vederli, possa indicarli, possa giudicare. Devi ristabilire la simmetria informativa, perché poi chi governa è costretto nel torto e quel torto diventa un nuovo argine che crea un'ansa più stretta della precedente, all'interno della quale, almeno fino alla piena seguente, prende a scorrere la sua politica.

Viceversa, se si lascia fare, se si chiude un occhio, gli argini debordano, e il fiume tracima e tutto diviene pantano, limo fetido sul quale prosperano "gli affari". E poi magari ti becchi anche del colluso, anche non sei colpevole, ma il tuo lasciar fare ha contribuito, perché l'argine avresti dovuto farlo tu, e invece sei stato permeabile.

Sintetizzando, è il contrappeso politico la seconda gamba su cui cammina la democrazia, ma se non ti opponi vienimi a dire tu che razza di contrappeso sei?
#politica

Fonte

10 luglio 2012

Europa: La crisi degli stati periferici è un balsamo per i conti di Germania e Francia

La Germania, ma anche la Francia, è un fatto, da qualche tempo si stanno finanziando il debito a costo zero.

Chi mastica di finanza chiama questo fenomeno "Fly to quality", in pratica, nei momenti di pessimismo cosmico sugli sviluppi dei mercati, gli investitori, sia quelli istituzionali, che sono pochi ma grossi, che quelli privati, piccoli ma numerosi, tirano i remi in barca, escono dagli investimenti rischiosi ed entrano in quelli "risk free", come le obbligazioni emesse dai suddetti stati.

Fra gli investimenti rischiosi non ci sono soltanto quelli in titoli azionari, quando il tempo volge al peggio vengono venduti a piene mani anche i nostri Btp, espressione della nostra economia zoppicante.

Questo è il fenomeno visto dalla parte della domanda, i players che ieri pomeriggio si sono strappati dalle mani i Bund e gli Oat fino ad arrivare a portasi a casa degli investimenti con ritorni negativi.

Ma proviamo a rovesciare la prospettiva, e guardiamo la cosa dal punto di vista della offerta, degli emittenti di queste obbligazioni, che da questa settimana festeggiano un insperato rendimento sul pagamento del debito, un Bengodi ottenuto a scapito degli Stati periferici dell'Unione, i famosi PIIGS, Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna.

Viviamo quindi in una Europa a due velocità, dove la crisi dilaga e dove grazie a questa crisi alcune nazioni costruiscono scuole, strade e ospedali, finanziandoli con quanto risparmiato sugli interessi del debito, e dove invece altre nazioni pagano interessi salatissimi sui debiti contratti, lasciando marcire i loro beni pubblici e chiudendo i servizi.

Sarà forse questo il motivo di tanta inerzia nel correre alla ricerca di contromisure decenti?

Hashtags
#economia
#finanza

Fonte

8 luglio 2012

Tutti i miei atti in questa legislatura


Queste sono ad oggi le mie iniziative politiche prodotte in qualità di Consigliere Idv durante la legislatura 2009 - 2014 presso la Circoscrizione 3 di Livorno.

09/07/2012 Dopo aver letto la segnalazione su un quotidiano locale ho depositato una mozione per chiedere al Consiglio di pronunciarsi circo l'illuminazione degli attraversamenti pedonali di viale Italia.
Qui per il post dedicato.

25/05/2012
Ho depositato una interrogazione per sapere come mai il senso unico che da via Guerrazzi termina in viale Mameli non è stato prolungato in via Bonamici.
Qui per il post dedicato.

11/05/2012
Ho depositato una mozione per sentire se il Consiglio ritiene opportuno chiedere all'Arpat come mai in un tratto di costa soggetto a divieto di balneazione sono stati giudicati balneabili due stabilimenti balneari.
Qui per il post dedicato

10/03/2012
Ho depositato una interpellanza chiedendo di verificare le attribuzioni dei parcheggi per i disabili nella zona fra viale Fabbricotti e viale della Libertà.
Qui per il post dedicato.

10/03/2012
Ho depositato in circoscrizione una interrogazione chiedendo di riaprire il cancello dell'ingresso principale del parco pubblico di Villa Fabbricotti.
Qui per il post dedicato.

18/02/2012
Ho depositato una mozione per chiedere al consiglio di pronunciarsi circa la chiusura preventiva dei parchi pubblici nei giorni di allerta meteo fino all'accertamento della messa in sicurezza successivo agli eventi, al fine di evitare possibili incidenti con i rami degli alberi danneggiati dall'evento naturale.
Qui per il post dedicato.

05/02/2012
Ho depositato una interrogazione chiedendo che i terreni incolti della nostra circoscrizione siano riconverti ad orti sociali. Qui per i dettagli.

20/01/2012
Ho depositato una interrogazione sui banchi frigo dei punti vendita della grande distribuzione, chiedendo al Presidente di trovare un tramite all'interno delle istituzioni (l'assessorato alle attività produttive?) per chiedere a queste aziende di chiudere i banchi. I banchi aperti sono estremamente dispendiosi del punto di vista energetico, si parla del 50% del consumo totale del punto vendita.
Qui per il post con il testo dell'atto.

12/01/2012
In coppia con il collega di Sel abbiamo depositato due atti in Circoscrizione: il primo, il più importante, riguarda una interpellanza sulla zona panchine di fronte all'attraversamento pedonale dell'ingresso principale del parco pubblico di Villa Fabbricotti (Qui per il post dedicato). Il secondo atto, una interrogazione, riguardava il dissusore luminoso posto sull'attraversamento pedonale stesso, ma siamo arrivati tardi, stanno già provvedendo alla riattivazione.

25/09/2011
Dietro segnalazione di una concittadina ho depositato in circoscrizione una interrogazione per sapere come mai sono sparite le altalene dal parco pubblico di Villa Maria.
Qui per il post dedicato.

09/09/2011
Ho depositato in circoscrizione una interrogazione relativa all'attraversamento pedonale davanti al civico 77 di viale Italia, chiedendo un dissuasore di velocità.
Qui per il post dedicato.

05/08/2011
Ho depositato in circoscrizione una interrogazione per chiedere al presidente di attivarsi presso i nostri amministractori affinchè chiedano ai supermercati presenti sul nostro territorio di dotarsi di macchinette che danno soldi in cambio delle lattine vuote.
QUI per il post dedicato.

22/07/2011
A seguito dell'ennesimo incidente che ha visto coinvolto un bambino alle prese con lo scivolo killer di villa Fabbricotti, ho presentato una mozione che riprende in mano la faccenda (da me già affrontata il 23/11/2009 vv sotto) chiedendo nuovamente la rimozione dello scivolo.
Qui per il post dedicato.

10/07/2011
Una amica mi ha segnalato un caso di esibizionismo nel parco pubblico di villa Fabbricotti, ho presentato una interrogazione chiedendo l'intervento di una coppia di vigili urbani in borghese.

16/06/2011
Ho presentato in Circoscrizione una mozione di indirizzo che riprende in mano il problema dell'accesso dei cani nei parchi pubblici. A differenza di quanto detto nella interpellanza, avendo meglio in mano la situazione, specie riguardo la normativa, chiedo di tenere lontano i cani dai parchi, laddove nelle zone limitrofe siano presenti spazi altrettanto fruibili.
Qui per il post dedicato, la mozione è allegata.

24/05/2011
Ho depositato in circoscrizione una interpellanza riguardo la richiesta di informazione delle regole di accesso dei cani al parco pubblico di villa Fabbricotti.
Qui per i dettagli.

23/05/2011
La mozione presentata il 18/04/2011 è stata votata all'unanimità, e passa in Comune.
Qui per i dettagli.

16/05/2011
Ho depositato in circoscrizione una interpellanza per sapere a che punto sono le realizzazioni dei cartelli da apporre in villa Fabbricotti nei pressi dello scivolo killer e lungo la pista ciclabile di viale Italia.
Qui per il testo.

30/04/2011
Ho presentato al coordinamento provinciale del mio Partito una mozione riguardante i lavoratori dipendenti degli esercizi commerciali, che, secondo me, il primo di maggio sono costretti a lavorare a causa del loro rapporto subalterno rispetto ai proprietari dei negozi stessi. La mozione è stata votata all'unanimità e girata alla stampa locale, che ad oggi, 1 maggio, non l'ha fatta uscire.
Qui per il post con il testo della mozione.

29/04/2011
Ho depositato in Circoscrizione una mozione di indirizzo relativa all'immobile pubblico in stato di abbandono sito nel parco di villa Maria. E' una mozione "propositiva", nella quale chiedo quando inizieranno i lavori di messa a norma e come impiegare il bene pubblico una volta restituito alla collettività. Chiedo che ci siano messi dentro una ludoteca, stanze per consentire agli studenti che vivono in piccole unità familiari di studiare serenamente, ed un centro anziani.
Qui per il post ad-hoc
Qui per il testo della mozione

18/04/2011
Ho presentato in Circoscrizione una mozione di indirizzo relativa alla realizzazione sul territorio della Circoscrizione di fontanelle Asa AQ con annessi distributori di latte alla spina.
Qui per i dettagli.

08/04/2011
Realizzazione incontro (vedi sotto), Qui per il post conclusivo.

13/12/2010
Commissione informazione, iniziamo i lavori per realizzare un incontro con la cittadinanza per sensibilizzare riguardo tematiche ecologiche tipo realizzazione di detersivi fatti in casa, informazione sulle fontanelle ato ad alta qualità e così via. Si parte da un foglio bianco, la commissione è pubblica, chi vuole può portare le proprie idee. Ci troviamo lunedì 13 alle 21:15 in Circoscrizione 3. A commissione conclusa realizzerò un post ad-hoc con tutte le novità.

QUI per il post.

21/10/2010
Durante il Consiglio di Circoscrizione il PDL ha presentato una mozione politica circa i fischi allo stadio Armando Picchi durante il minuto di silenzio relativo alla morte di un soldato italiano in Afghanistan.

Qui per la mia dichiarazione di voto.

15/09/2010
Ho convocato la Commissione Informazione per discutere circa il problema della mancanza di pubblicità riguardo i finanziamenti erogabili dalla Circoscrizione agli enti richiedenti.

QUI per il post dedicato.

17/08/2010
Ho depositato in Circoscrizione tre atti riguardanti il parco pubblico di villa Fabbricotti (Circoscrizione 3). Il primo atto è una interrogazione riguardante la nuova recinzione della grotta del parco, il secondo è una interpellanza riguardante lo stato dell'iter per la dotazione di avvisatori luminosi sull'attraversamento pedonale di fronte all'ingresso del Parco, il terzo è una mozione riguardante la richiesta di pronuncia del Consiglio di Circoscrizione riguardo la dotazione di una delle sei altalene del parco di un seggiolino a cestello per i bambini in età pre-scolare.

Qui per il post dettagliato con le copie degli atti.

25/05/2010
Ho redatto una proposta riguardo la riforma delle Circoscrizioni. Conto di discuterla all'interno del Partito e di presentarla durante la prossma riunione di maggioranza in Circoscrizione.

QUI per il post con il testo.

21/05/2010
Incontro "Politica 2.0: Come trovare su internet quello che non ti dicono giornali e tv".

QUI trovate il testo del mio intervento.

18/05/2010
Conferenza stampa relativa all'incontro "Politica 2.0: come accedere ad una informazione simmetrica tramite l'utilizzo degli aggregatori di feed". Il titolo dell'incontro è stato cambiato dietro consiglio della commissione, quello precedente era troppo tecnico, il nuovo è "Politica 2.0: Come trovare su internet quello che non ti dicono giornali e tv"

QUI trovate il comunicato stampa ed il volantino.

21/04/2010
Seconda riunione della Commissione per pianifiacre l'iniziativa "Politica 2.0: come accedere ad una informazione simmetrica tramite l'utilizzo degli aggregatori di feed". Abbiamo la data ed il luogo dell'incontro, si terrà venerdì 21 maggio alle 21:00 presso la sala conferenze della Circoscrizione 3 in via Corsica 27. Con i colleghi abbiamo deciso di cambiare il titolo della manifestazione con uno più accessibile.

13/04/2010
Ho riunito la Commissione per organizzare e successivamente proporre al Consiglio la seguente iniziativa: "Politica 2.0: come accedere ad una informazione simmetrica tramite l'utilizzo degli aggregatori di feed".

22/03/2010
Ho suggerito al Presidente del Consiglio della Circoscrizione 3 di proporre all'ufficio toponomastica del Comune di Livorno l'intestazione di una strada a Giorgio Ambrosoli.

11/01/2010
In seguito a numerosi incidenti occorsi sull'attraversamento pedonale all'ingresso del parco publico di villa Fabbricotti, ho proposto, tramite segnalazione alla Commissione Assetto del Territorio, ripresa poi in Consiglio alla presenza del Assessore competente, l'installazione ai bordi di detto attraversamento di due avvistatori luminosi.

23/11/2009
Ho depositato in Circoscrizione una interpellanza riguardante lo scivolo pericoloso del parco pubblico di villa Fabbricotti (Livorno), dove, a causa della conformazione di uno scivolo, alcuni bambini sono caduti ferendosi.

Qui trovate copia dell'atto e del volantino con il quale ho pubblicizzato la cosa presso la cittadinanza.

13/10/2009
Ho riunito la Commissione informazione ed ho proposto la sostituzione del sito attuale della Circoscrizione con uno dinamico, al fine di implementare l'interazione con i cittadini residenti tramite l'adozione del formato RSS e l'apertura di un blog.

Se abiti a Livorno nei quartieri di Borgo Cappuccini, Borgo San Jacopo e Fabbricotti, e vuoi segnalare dei problemi relativi al tuo territorio, puoi postare un commento qui sotto oppure mandami una mail.


Hashtags

Fonte

Circoscrizione 3: depositata una mozione sulla illuminazione degli attraversamenti pedonali di viale Italia

Condivido appieno quanto espresso dal lettore del giornale online Qui Livorno (fonte in basso come al solito) circa la mancanza di illuminazione degli attraversamenti pedonali di viale Italia, in quanto amministratori avremmo dovuto occuparcene già da un po.

Personalmente tendo troppo a muovermi su segnalazione (diretta o indiretta) dei concittadini, credo sia più che altro un problema di tempo a disposizione.

E dato che il tratto di viale Italia che va dalla Bellana a viale Nazario Sauro è di competenza della Circoscrizione 3, ho scritto una mozione a tema, chiedendo al Consiglio di giudicare l'opportunità della illuminazione di detti attraversamenti, atto che ritengo abbastanza scontato, dato che tempo fa ci siamo espressi su quelli di viale Nazario Sauro, che sono stati già posti in opera.

Ho anche commentato il post del quotidiano, informando i concittadini circa la mia volontà di dare seguito alla loro lamentela portandola dentro le istituzioni con l'atto che presenterò in circoscrizione. Di risposta mi sono beccato un segno meno, cosa velatamente disincentivante. Saranno le generalizzazione dell'antipolitica, sarò io che sono permaloso, ma il segno meno sul mio commento non mi è piaciuto.

Io la delega credo di guadagnarmela, concittadini quindi il meno non devono metterlo a me, ma a quei colleghi che si sono presi la delega e non l'hanno mai usata.

Segue la copia dell'atto:

testo mozione


Aggiornamento: Qui per sapere com'è andata.

Hashtags
#Circoscrizione 3
#Livorno

Fonte

7 luglio 2012

LIVORNO PORTO VERDE

Post apparso su Idv Livorno

Sono definiti “verdi” quei porti che consentono alle navi in ormeggio di ottenere energia elettrica dalla terra ferma mediante l’ausilio di fonti energetiche verdi, ovvero rinnovabili e non inquinanti.

Esperienze ormai consolidate in ambito europeo e nordamericano impiegano, riguardo l'approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili, sia i parchi eolici, posti sulle dighe dei porti, che gli impianti fotovoltaici, installati a terra sui capannoni delle zone portuali.

La direttiva Seveso (82/501/CEE)recepita in Italia con il DPR 17 maggio 1988, n. 175 ha portato gli stati appartenenti alla comunità europea alla redazione di una lista dei siti a rilevanza nazionale per i rischi ambientali (SIN, siti di interesse nazionale) fra questi compare anche il nostro comune segnalato per i suoi insediamenti industriali ad alto rischio ambientale.

L'Onu, attraverso la sua agenzia dell'ambiente,la Unep, classifica 130 “hot spot mediterranei per inquinamento ambientale, fra questi 15 sono in Italia, di cui ben 2 nella nostra provincia, Livorno e Rosignano Solvay.

Molti di questi“hot spots” vengono segnalati a causa delle emissioni provenienti dal traffico portuale.

Un recente studio americano stima che globalmente le polveri sottili, lo zolfo, le pitture antivegetative e l'inquinamento elettromagnetico dei radar delle navi in sosta nei porti siano causa di 84mila decessi annui.

Riguardo le fonti inquinanti provenienti dalla combustione dei motori termici delle navi, va specificato – fatto ignoto ai più – che le navi, oltre al motore propulsivo, inoperante a nave attraccata, sono dotate anche di motori ausiliari alimentati da gruppi elettrogeni, e che rimangono accesi in ormeggio per garantire il funzionamento dei sistemi di bordo.

Tramite l'elettrificazione delle banchine (cold ironing) è possibile abbattere gran parte di queste emissioni inquinanti.

Il problema sembra di facile soluzione, ma la stazza delle attuali navi passeggeri, vere e proprie città galleggianti, e delle loro complesse dotazioni di bordo, pone a eliche spente seri problemi di assobimento della energia elettrica dalla rete terrestre.

La risposta a questa criticità viene data dalla adozione di impianti locali da affiancare alla rete elettrica nazionale. Per rispondere al problema ambientale questa nuova energia deve essere estratta da fonti non inquinanti, come i parchi eolici e fotovoltaici.

Quanta energia può essere prodotta tramite queste energie rinnovabili?

Riguardo la resa dei parchi eolici di ultima generazione abbiamo nelle nostre vicinanze un esempio interessante, quello realizzato a Pontedera (co-gestito da Asa Livorno) dove quattro generatori sono in grado di raggiungere una produzione complessiva di 8Mw. Per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 1 Mw occorre coprire una superficie di 10.000mq.

Queste fonti rinnovabili e non inquinanti, affiancate a metodi di alimentazione energetica tradizionali, sono in grado di abbattere dell'80% le emissioni inquinanti provenienti dai porti.

Nel mondo alcune realtà portuali hanno realizzato queste tipologie di impianti ad alimentazione differenziata. In Nord America Los Angeles, Seattle, Vancouver e Juneau hanno elettrificato le rispettive banchine e limitato i problemi contingenti. Anche in Europa c'è chi ha giocato d'anticipo: Rotterdam, il più grande porto europeo, è stato elettrificato, e anche Amburgo è classificato come porto verde. Sempre a Rotterdam sono state sperimentate con successo forme di compensazione fiscale fra l'autorità portuale e gli armatori che hanno scelto di alimentare le loro navi con carburanti a basso tenore di zolfo.

L'Italia è indietro, con Genova,La Spezia e Venezia come capofila,ma ancora ferme agli studi di fattibilità e ai preventivi d’investimento.

Qual'è il punto della situazione a Livorno? Dopo aver elettrificato la banchina dei rimorchiatori la conversione verso i porti verdi si è interrotta. E' comunque previsto per la fine del 2012 un finanziamento del Ministero dell'Ambiente, della regione Toscana e della autorità portuale, 5 milioni di euro da dedicare al “cold ironing” locale. Qualcosa quindi si muove, ma come saranno elettrificate le banchine? tramite le fonti rinnovabili oppure con le assimilate del Cip6?

Per quanto riguarda l’alimentazione di rete il porto di Livorno sarebbe avvantaggiato dalla esistenza di una linea Enel ad alta tensione (132 Kv), che arriva fino al Bacino di Carenaggio.

Ad oggi le emissioni provenienti dalla combustione dei motori termici delle navi ferme nel nostro porto contribuiscono rendere la nostra provincia la più inquinata in Italia dopo quella di Taranto.

Da una ricerca effettuata da Medicina Democratica si rileva che i motori delle navi durante la sosta in porto emettono più di 6000 tonnellate l’anno di COV (composti organici volatili).

Per rendere meglio l'idea basti pensare che una nave di grosso tonnellaggio inquina come 14 mila autovetture.

Nel 2003 l'Autorità portuale del porto di Livorno ha pubblicato sul suo sito internet uno studio intitolato L'analisi energetica del sistema portuale livornese. Nella tabella III di pag.176 leggiamo un interessante confronto fra le emissioni del porto, del traffico urbano e quelle del riscaldamento civile, lo riportiamo nei diagrammi di seguito:


dati in tonnellate
POLVERI SOTTILI
OSSIDI DI AZOTO
(PARTICOLATO)
ANITRIDE SOLFOROSA
COV (COMPOSTI ORGANICI VOLATILI)
PORTO

88
2767
398
3788
TRAFFICO URBANO
56
822
75
1438
RISCALDAMENTO CIVILE
46
159
60
22

 style="background-color: white;" style="background-color: white;"



Stando quindi alla fonte di questi dati, l'Autorità portuale livornese certifica che il nostro porto, un grosso volano economico per la nostra area, ci sottopone a dei costi rilevanti in termini di salute pubblica.

Con il 46% di emissione di polveri sottili, il 74% di emissioni di particolato, il 75% di emissioni di anitride solforosa e con il 72% di emissioni delle pericolossissime Cov, il porto di Livorno è anche il responsabile della stragrande maggioranza dell'inquinamento prodotto oggi all'interno del nostro sistema.

Un articolo pubblicato il 4 aprile del 2007 da Il Sole 24 Ore ci informa che questo genere di inquinamento è inoltre in controtendenza rispetto agli altri riscontrati.

A livello comunitario questo problema è preso in seria considerazione: Relativamente alle emissioni di biossido di zolfo la direttiva Europea 2005/33/CE, entrata in vigore a gennaio del 2010, impone l'obbligo per tutte le navi che entrano nei porti europei di utilizzare combustibile “verde” (contenuto di zolfo inferiore allo 0,1% contro una media del 2,7% precedente).

La stessa direttiva inoltre obbligherà dal 2015 l'allaccio in banchina per le navi da crociera, i mercantili, i traghetti e le navi da lavoro che stazioneranno in porto per più di due ore.

Il gap che separa il porto di Livorno dai porti più avanzati è notevole. Va garantita una alimentazione di rete tale da soddisfare il fabbisogno energetico delle grandi navi passeggeri, con una produzione integrata con le energie rinnovabili, fonti verdi e disponibili in loco.

Puntare sulle fonti tradizionali o sulle assimilate sarebbe come far rientrare dalla finestra quanto appena gettato fuori dalla porta di casa.

Il 2015 è dietro l'angolo, chi dovrebbe porsi queste domande a che punto è?



Paolo Cascinelli
Comitato Vivere il Centro
Andrea Petrocchi
Idv - Circolo vivibilità urbana





Aggiornamento: Segue QUI.

AggiornamentoII: ATTENZIONE 11/2012: mi segnalano che nella direttiva europea non viene riportato l'obbligo di elettrificazione delle banchine dei porti europei entro il 2015.


Hashtags
#rinnovabili
#Livorno
#IdvLivorno

Fonte

5 luglio 2012

Siamo schiavi delle banche? l'esempio della Banca d'Italia


Davvero siamo governati dalle banche?

Per risolvere, dolorosamente, questo dubbio ci basta dare un'occhiata alla compagine azionaria della nostra Banca d'Italia, che, a dispetto del nome, non è più di noi italiani (non di tutti almeno).

Suona molto strano ma è così, e fa specie ricordarlo, la "nostra" banca centrale ci è stata sottratta nel 2006 (legge 28 dicembre 2005, n. 262) ed è diventata proprietà di soggetti privati.

Questo passaggio di consegne ha generato alcune distorsioni. Contestualizzando la domanda con i tempi odierni e con l'attuale crisi dovremmo chiederci che cosa ci facciano 2450 tonnellate in lingotti d'oro di proprietà del popolo italiano chiusi nei forzieri di questa banca, ma non potrebbero contribuire ad abbattere il nostro debito pubblico?

Che dire poi dei 68 miliardi di euro in obbligazioni emesse dal nostro ministero del Tesoro chiusi a tripla mandata nelle sue cassette di sicurezza? Questi valori, che in percentuale sul totale delle nostre obbligazioni fanno il 4% del nostro debito pubblico, restano oggi non solo esigibili ma pure fruttiferi (la banca ne incassa le cedole). Potrebbero essere invece annullati, contribuendo a ridurre il nostro debito-monstre, lo stesso debito il cui finanziamento si sta mangiando i soldi per costruire nuove scuole, o strade, oppure le Rsa per i nostri anziani.

Se questa azienda fosse statale si potrebbe arrivare alla affermazione iperbolica che oggi gli italiani stiano guadagnando con gli interessi sul loro stesso debito. E invece no, peggio, perché sui nostri debiti ci guadagnano degli azionisti privati.

E chi sono questi azionisti?

Basta dare uno sguardo alla immagine in apertura, la Banca d'Italia è oggi proprietà delle banche italiane (94%) e dell'Inps per la parte restante. Queste banche sono a loro volta partecipate dalle fondazioni bancarie, e da qui in poi il discorso di fa particolarmente torbido.

La Banca d'Italia ha anche un ruolo importantissimo come ente di vigilanza sugli istituti bancari, altra iperbole, che ritrae le banche vigilate da loro stesse, in un conflitto di interesse tanto grande da passare inosservato, pare.

La Banca d'Italia infine, vale ricordarlo, partecipa quota parte alle decisioni di politica monetaria della Banca Centrale Europea. Queste decisioni incidono sulla vita di 61 milioni di italiani sotto forma di interessi, attivi per alcuni, passivi per altri. Queste scelte, secondo chi scrive, vengono prese non nell'interesse degli italiani tutti, ma dei consiglieri di amministrazione delle banche che partecipano al capitale della Banca d'Italia.

La Banca d'Italia deve tornare agli italiani, deve tornare a perseguire i nostri interessi, e non quelli di una sparuta élite!

Hashtags
#sapevatelo

Fonte
Fonte

1 luglio 2012

Un bignamino sul "Piano di rinascita democratica" della P2


1982, aeroporto di Fiumicino, durante un controllo passeggeri all'uscita del volo da Nizza sbuca fuori dal doppiofondo di una valigetta un incartamento risalente alla seconda metà degli anni settanta, è intitolato "Piano di rinascita democratica.

La proprietaria della valigetta si chiama Maria Grazia Gelli, è figlia di Licio Gelli, un imprenditore residente in provincia di Arezzo. Gelli è amministratore delegato di una azienda legata al gruppo Lebole, la Giole di Castiglion Fibocchi.

Dalle letture del documento esce un Licio Gelli lontano dalle sue apparenze, una versione in nero del capitano d'impresa che dal 12 maggio del 1975 ricopre la carica di Maestro venerabile e comanda la loggia massonica P2; dove la lettera "P" sta per "propaganda", attività di disseminazione di idee e informazioni con lo scopo di indurre a specifiche attitudini e azioni.

Lo scopo della P2, stando alle conclusioni della relativa commissione parlamentare d'inchiesta, è la
«[...] sovversione dell'assetto socio-politico-istituzionale italiano.»
Licio Gelli è l'ideatore di quanto trovato nella valigetta, e a proposito dirà:
«Non era altro che una esposizione sullo stato della nazione, lecita per qualsiasi cittadino che voglia esprimere il suo punto di vista sull'andamento generale del paese.»
Cosa contiene il piano di rinascita democratica? secondo alcuni le linee guida per l'attuazione di un colpo di stato morbido, posto in essere senza alterare gli organi dello Stato, ma snaturandone la funzione mediante l'inserimento nelle dirigenze di uomini vicini alla Loggia, al fine di snaturare la rappresentanza democratica ed impossessarsi e gestire la cosa pubblica nell'interesse di pochi e non della intera collettività.

Cosa abbiamo ottenuto dalla politica di questi ultimi decenni? dapprima il bipartitismo del maggioritario, una melassa identica, sia con Prodi che con Berlusconi, irreggimentata dai media mainstream, dei novelli Clarinetto della "Fattoria degli animali".

Con il Porcellum infine sono state riassegnate nelle mani di cinque-sei bramini, i segretari dei partiti politici che si sono presentati alle scorse politiche, Berlusconi, Bersani, Casini, Di Pietro, Bossi le deleghe di 60 milioni di italiani, se non è stato un colpo di stato questo!

Potevamo aver toccato il fondo, invece grazie a questa politica abbiamo preso pure a scavare: Siccome il susseguirsi di plebende ci aveva praticamente lasciati in mutande e le contro misure che si paravano all'orizzonte erano così impopolari che nessun partito era in grado di farsene carico, ci è toccato abdicare anche al diritto di esprimere una maggioranza di governo, e così è arrivato Monti, e con la riforma dell'articolo 18 nessuno potrà azzardarsi a fare politica sul luogo di lavoro, e la mancanza di un contrappeso ci farà presto toccare spettrali paragoni tipo Foxconn.

Con l'arrivo del taglio dei deputati infine (in proposito la risposta giusta era tagliare del 50% le entrate di tutti i deputati, invece si limiteranno a sacrificare i cosiddetti "peones" lasciando sguazzare nell'oro i pesci grossi) saluteremo anche la rappresentanza dei territori.

Alla faccia della democrazia parlamentare!

Se è vero che la chiave del successo del Piano di rinascita democratica sta nella relativa semplicità della sua impalcatura, è anche facile trovare il suo antidoto: dato che l'impianto istituzionale è ancora intatto, basta riappropriarsi delle istituzioni.

Questo a memoria di chi oggi cerca la risposta negli antagonismi, il campo di battaglia è ancora la democrazia, sotto lo scacco di un manipolo di usurpatori. La lotta contro questo cancro deve essere portata avanti all'interno delle istituzioni.

#P2

Fonte