28 febbraio 2011

Milleproroghe : Il governo da i fondi dei malati agli allevatori morosi con l'EU

A rischio il diritto alle cure dei malati terminali, i fondi a loro destinati sono stati stornati sugli allevatori-evasori delle quote latte. Fra gli evasori e i malati la Lega ha scelto.

Andrea Petrocchi

Yankees pronti ad invadere la Libia?

Il segretario di stato americano Hillary Clinton:
« Gli Stati Uniti continuano ad esplorare tutte le opzioni: nulla viene escluso, se il governo libico continua a minacciare e uccidere i cittadini libici”.. »
Hanno la smoking gun, hanno il sostegno dei media, e nessuno in Libia che controlla, situazione ottimale.

Andrea Petrocchi

Libia : le fosse comuni


La più grande fossa comune libica è nel tratto di mare fra Lampedusa e il continente africano.


Andrea Petrocchi

Maristella Gelmini : Il berlusconismo è una conquista, va difeso in un ambito culturale

« Proporre il berlusconismo, una conquista del Paese che vogliamo difendere non solo all’interno del Pdl ma anche in un ambito culturale in cui vige l’egemonia della sinistra, che pensa che il centrodestra sia privo di identità culturale. »
Essere "di sinistra", termine fallace (la sinistra esiste se esiste anche una destra) non è culturale, non viene insegnato nelle scuole, non sono le Clarks, è etica. Di Sinistra si nasce, è altruismo, è partecipazione. Esiste un etica di destra? secondo me si. Il berlusconismo ne fa parte? no, secondo me no. L'etica berlusconiana è un ossimoro. Esiste almeno una cultura berlusconiana? cosa può portare una persona ad identificarsi con B? Una comunione di intenti, in fondo in fondo questa radice c'è, è qualcosa del genere.

Andrea Petrocchi

Sebastian Pinera, presidente cileno, fa un parallelo con B.

Sebastián Piñera

In occasione della sua prossima visita istituzionale in Italia, Sebastian Piñera, Presidente del Cile espresso dalla Coalición por el Cambio (centro destra), prende le distanze dal nostro presidente del consiglio: 
« Io ho preso un dottorato a Harvard, ho insegnato 15 anni all’università e non mi pare che sia il caso del presidente Berlusconi» (…) Ho fatto l’imprenditore, ma la mia vera vocazione è la vita pubblica e l’impegno per restaurare la democrazia in Cile. »
« Ci sono molte differenze, sono più giovane, mi considero un uomo di famiglia, sono sposato da 37 anni, il parallelo non regge, siamo molto differenti per stile di vita, comportamenti e valori. »
« Ho risolto il conflitto d’interessi vendendo tutto a un blind trust, anche se la legge cilena non mi obbligava a farlo. »
Grazie a Piovono Rane per la condivisione in rete. 
Andrea Petrocchi

Parole di un'insegnante della scuola pubblica per Berlusconi

Copio e incollo da qui.
Presidente Berlusconi,
sono un'insegnante della scuola pubblica. Cerco di trasmettere ai miei studenti quei valori che sono propri di una societa' civile e democratica. La solidarieta', la comprensione, la tolleranza, la liberta' di pensiero. Cerco di formare cittadini e non sudditi, cerco di sviluppare nei ragazzi la capacita' critica, la capacita' di interpretare cio' che accade, il mondo nel quale vivono. La scuola statale, la scuola pubblica e' la scuola di tutti, e' la scuola democratica dove esiste il confronto e in questo momento e' l'argine alla deriva antidemocratica alla quale Lei sembra mirare. Il disegno del Suo Governo e del Ministro dell"Istruzione e' chiaro, le Leggi di riforma che avete votato  mirano a dequalificare sempre piu' la scuola pubblica, a non garantire il diritto Costituzionale di una scuola di qualita' garantita a tutti e per tutti.
Sono orgogliosa di insegnare nella Scuola statale, sono fiera di poter trasmettere quei valori che sono scritti nella nostra Costituzione, nata dalla Resistenza e dalla cultura antifascista. E' evidente che si discostano molto da cio' che Lei rappresenta. Io insegno l'importanza della coerenza, della dignita', della sincerita', dell'impegno come condizione necessaria per conseguire gli obiettivi che ognuno di noi si pone. Continuero' a farlo Presidente, con l'impegno di sempre e con la consapevolezza che solo in questo modo noi insegnanti potremo fermare il vostro disegno di formare sudditi e non cittadini consapevoli.
Abbia un sussulto di dignita' e non venga, proprio Lei, a parlare di "valori", di famiglia.
Rispetti il lavoro di chi, per poco piu' di mille euro al mese, fa di tutto per dare ai giovani di questo Paese cultura, dignita', consapevolezza e onesta'.

La saluto nella speranza di avere al piu' presto un nuovo Presidente del Consiglio che possa  essere preso come esempio dai giovani, un Presidente del Consiglio che non sia lo zimbello di tutto il mondo e che favorisca nel Paese una rinascita culturale, dopo lo scempio fatto in questi anni
Monica Fontanelli 

27 febbraio 2011

Il "tiranno" Chavez aiuta le vittime di Katrina


Una grande notizia, il Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Hugo Chavez, additato dai media offline di mezzo mondo (Europa e States) come una delle molteplici reincarnazioni del demonio, ha invece aiutato le vittime dell'uragano Katrina a New Orleans inviando nel Texas medicinali ed alimenti. Scopriamo inoltre che tutt'oggi dal Venezuela arriva nella costa nord-est degli Stati Uniti carburante gratis per il riscaldamento delle case dei poveri. Quanti altri Presidenti hanno messo in piedi simili piani di assistenza di cittadini statunitensi? Uno, Fidel Castro, quando ha prestato assistenza sanitaria (ovviamente gratuita) ai vigili del fuoco newyorkesi, vittime di patologie polmonari conseguenti al loro intervento nell'area di Ground Zero durante i fatti dell'11 settembre 2001.

Andrea Petrocchi

Berlusconi : nuovo attacco alla scuola pubblica

L'attuale presidente del consiglio, invitato dal movimento cristiano riformista del deputato Antonio Mazzocchi, ci conferma quanto subodoravamo fosse la sua posizione riguardo la scuola pubblica:
« Libertà vuol dire avere la possibilità di educare i propri figli liberamente, e liberamente vuol dire non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato, dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare principi che sono il contrario di quelli dei genitori. »
Come se i genitori (ha detto genitori, non famiglie) avessero tutti la stessa testa, come se gli insegnanti fossero tutti talebani. Insomma, le solite cose: il subdolo sa che alle elezioni ruscola sempre parecchi due di picche dagli insegnanti pubblici, ha invece sempre contato molto sul voto dei cattolici, voto in bilico causa Ruby. I cattolici gestiscono il racket delle scuole private, e puntuale la marchetta.

Andrea Petrocchi

25 febbraio 2011

Pd : tutti i guai

Secondo questa analisi i voti del PD provengono in gran parte dai 2 partiti fondatori (Pd e Margherita) dei quali uno contribuisce molto di più e uno molto di meno, sia perché più piccolo dall'inizio, sia perché dalla corrente rinveniente post fusione col Pd ci sono state scissioni verso il Centro. Il risultato è un partito che non vale la somma dei due che si sono fusi per crearlo, che non attira voti dall'altro lato della barricata, che non attira voti dagli altri partiti interni alla coalizione. Come il PDL.

Fidel Castro : La danza macabra del cinismo


« La politica di saccheggio imposta dagli Stati Uniti e dai loro alleati della NATO in Medio Oriente è entrata in crisi. Si è scatenata inevitabilmente con l’alto costo dei cereali, i cui effetti si fanno sentire con più forza nei paesi arabi dove, nonostante le enormi risorse petrolifere, la mancanza di acqua, le aree desertiche e la povertà generalizzata del popolo contrastano con le enormi risorse derivate dal petrolio che possiedono i settori privilegiati. Mentre i prezzi degli alimenti si triplicano, le fortune immobiliari e i tesori della minoranza aristocratica si elevano a milioni di milioni di dollari. Il mondo arabo, di cultura e credenza musulmana, si è visto umiliato addizionalmente per l’imposizione a sangue e fuoco di uno Stato che non è stato capace di eseguire gli obblighi elementari che gli diedero origine, a partire dall’ordine coloniale esistente sino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, in virtù della quale le potenze vittoriose crearono la ONU e imposero il commercio e l’economia mondiali. Grazie al tradimento di Mubarak a Camp David, lo Stato arabo – palestinese non ha potuto esistere, nonostante gli accordi della ONU del novembre del 1947, e Israele è diventato una forte potenza nucleare alleata agli Stati Uniti e la NATO. Il Complesso Militare Industriale degli Stati Uniti ha somministrato decine di migliaia di milioni di dollari ogni anno a Israele e agli stessi stati arabi sottomessi e umiliati da questo. Il genio è uscito dalla bottiglia e la NATO non sa come controllarlo. Cercano di far rendere al massimo i lamentevoli fatti della Libia. Nessuno può sapere quello che sta accadendo là in questo momento. Tutte le cifre e le versioni, anche le più inverosimili, sono state diffuse dall’impero attraverso i mezzi di stampa di massa, seminando il caos e la disinformazione. È evidente che dentro la Libia si combatte una guerra civile. Perchè e come si è scatenata? Chi ne pagherà le conseguenze? L’agenzia Reuters, facendo l’eco al criterio d’una conosciuta banca del Giappone, la Nomura, ha scritto che il prezzo del petrolio potrebbe superare qualsiasi limite: "Se la Libia e l’Algeria sospendono la produzione petrolifera, i prezzi potrebbero raggiungere un massimo di 220 dollari a barile e la capacità oziosa della OPEP sarebbe ridotta a 2,1 milioni di barili al giorno, con i livelli visti durante la guerra del Golfo, quando i valori toccarono i 147 dollari a barile nel 2008”, ha informato la banca in una nota. Chi potrebbe pagare oggi questi prezzi? Quali sarebbero le conseguenze in mezzo ad una crisi alimentare? 

I leaders principali della NATO sono esaltati.

Il Primo Ministro britannico, David Cameron, informa l’agenzia ANSA, ha ammesso in un discorso in Kuwait che i paesi occidentali si sono sbagliati nell’appoggiare governi non democratici nel mondo arabo." Va complimentato per la franchezza.

Il suo collega francese Nicolás Sarkozy ha dichiarato: "La prolungata repressione brutale e sanguinaria della popolazione libica è ripugnante".

Il ministro degli esteri italiano Franco Frattini ha dichiarato "È credibile? La cifra di mille morti in Tripoli […] è una cifra tragica, sarà un bagno di sangue."

Hillary Clinton ha dichiarato: "Il bagno di sangue? È completamente inaccettabile e si deve interrompere. "

Ban Ki-moon ha parlato: "È assolutamente inaccettabile l’uso della violenza che c’è nel paese."

“Il Consiglio di Sicurezza agirà in accordo con quello che deciderà la comunità internazionale."

"Stiamo considerando una serie di opzioni."

Quello che Ban Ki-moon aspetta realmente è che Obama dica l’ultima parola. Il Presidente degli Stati Uniti ha parlato nella tarda mattinata di mercoledì, e ha detto che la Segretaria di Stato andrà in Europa per accordare con gli alleati della NATO le misure da prendere. Nel suo viso si apprezzava l’opportunità di litigare con il senatore dell’ estrema destra dei repubblicani, John McCain; con il senatore pro-israelita del Connecticut, Joseph Lieberman e con i leaders del Tea Party, per garantire la sua candidatura per il partito democratico. I mezzi di comunicazione di massa dell’impero hanno preparato il terreno per agire. Nessuno considererà strano un intervento militare in Libia, con il quale inoltre si garantiranno all’Europa quasi due milioni di barili al giorno di petrolio leggero, se prima non avverranno fatti che metteranno fine alla guida o alla vita di Gheddafi. In qualsiasi forma, il ruolo di Obama è abbastanza complicato. Quale sarà la reazione del mondo arabo e musulmano se il sangue in questo paese si spargerà con abbondanza per questa avventura? Fermerà un intervento della NATO in Libia, l’ondata rivoluzionaria scatenata in Egitto? In Iraq è stato sparso il sangue innocente di più di un milione di cittadini arabi quando il paese è stato invaso con falsi pretesti. “Missione compiuta!”, aveva proclamato George W. Bush. Nessuno nel mondo sarà mai d’accordo con la morte dei civili indifesi, in Libia o in qualsiasi altra parte. E mi chiedo se gli Stati Uniti e la NATO applicano questo principio ai civili indifesi che gli aerei telecomandati yankee e i soldati di questa organizzazione uccidono tutti i giorni in Afganistan ed in Pakistan.

È una danza macabra di cinismo. »

Fidel Castro Ruz
Febrero 23 de 2011
Ore 19.42 

Dobbiamo combattere la disinformazione.
Andrea Petrocchi

24 febbraio 2011

Gino Bucchino ha detto "no"

BUCCHINO  Gino
Gino Bucchino
Gino Bucchino, deputato, ulivista, ha detto « No! » a centocinquantamila euro più la certezza di essere rieletto alla prossime. Questo signore ha diviso l'Italia fra chi lo considera un deficiente e chi vorrebbe stingergli la mano. Nella speranza che non faccia la fine di Antonio Razzi, stringo la mano a questo italiano, un esempio.


Fonte

Andrea Petrocchi

Assange estradato in Svezia



I giudici inglesi hanno deciso, Julian Assange sarà estradato in Svezia. I legali del fondatore di Wikileaks hanno presentato appello, se l'esito sarà contrario Assange verrà estradato entro dieci giorni. Da tempo gli Stati Uniti premono sulla comunità internazionale per avere in patria il famoso giornalista, il tribunale che lo aspetta pare possa addirittura pronunciarsi per la condanna a morte. Gli svedesi lo gireranno agli americani in tempo reale?

Andrea Petrocchi

Libia : una bufala le fosse comuni



La foto dimostra che non si tratta di fosse comuni, quelle ritratte sono fosse singole, scavate, pare,  nel cimitero di Ashaat. Il soffermarmi su questo particolare può farmi sembrare inutilmente puntiglioso, dato che stiamo parlando di morti, che indubbiamente ci sono stati, e la foto di questo improvviso ampliamento del cimitero lo dimostra tristemente. Voglio comunque segnalare che le fosse comuni si scavano quando il numero del caduti è così alto da dover provvedere ad una sepoltura comune prima che la decomposizione dei corpi possa causare epidemie, questa foto invece dimostra che i morti ci sono stati, è indubbio, ma non nelle proporzioni riportate dalla stampa. Dobbiamo stare molto attenti, dobbiamo trattare sterilmente quanto sta accadendo in Libia, perché stiamo parlando di un Paese dotato di materie prime, petrolio leggero e gas naturale, che ovviamente fanno gola alle "mani forti", e i media, quando etichettano per fosse comuni queste misere sepolture, ci dimostrano che hanno già cominciato a lavorare per distorcere i fatti.

Andrea Petrocchi

23 febbraio 2011

E se tentassero un colpo di stato?


Il sopra riportato cartellone ci presenta alcune importanti novità: l'adieu alla lista politica, che non compare, forse a causa dei guai con Fini. Compare un solo nome, poi la parola "resisti", scritta più grande delle altre, ed in fine un perentorio: "salva la democrazia" (io avrei messo almeno un punto esclamativo vabbeh). Ammettiamo per un momento quello che al momento non è possibile ammettere, e cioè che il cartellone lo abbia commissionato proprio B., resistere a cosa? salvare la democrazia?? parole grosse. Sappiamo tutti che il Silvio citato nel cartellone ha riserve infinite di spin doctors, e se da dentro Palazzo Grazioli si fosse certi della prossima fine politica? e se lì dentro nessuno avesse voglia di mollare? se a questo fine avessero iniziato a far affiggere questi cartelloni per indorare la pillola, quella per i fatti tosti, iniziando ad inoculare il loro bipensiero direttamente dai marciapiedi?

Aggiornamento: secondo indizio, allarme rosso!!

Andrea Petrocchi

Libia : i connazionali rientrati non hanno assistito a bombardamenti

Un'altro flash dalla Libia: sono rientrati in Italia alcuni nostri connazionali. Appena atterrati all'aeroporto di Ciampino sono stati avvicinati da alcuni giornalisti, è stato domandato se qualcuno di loro ha assistito a dei bombardamenti, nessuno ha visto niente.

Andrea Petrocchi

Fidel Castro: il piano della NATO è occupare la Libia



 Copio e incollo da Qui, articolo in lingua originale Qui:
« Il petrolio si è trasformato nella principale ricchezza nelle mani delle transnazionali yankee; attraverso questa fonte di energia hanno potuto disporre di uno strumento che ha accresciuto considerevolmente il loro potere politico nel mondo. Fu la loro principale arma quando decisero di liquidare con facilità la Rivoluzione Cubana non appena vennero promulgate le prime leggi giuste e sovrane nella nostra patria: privarla del petrolio. Su questa fonte di energia si è sviluppata la civiltà attuale. Il Venezuela è stata la nazione di questo emisfero a pagarne il maggior prezzo. Gli Stati Uniti si fecero padroni degli enormi giacimenti di cui la natura aveva dotato questo paese fratello. Alla fine dell'ultima Guerra Mondiale si iniziò ad estrarre dai giacimenti dell'Iran, come pure da quelli dell'Arabia Saudita, dell'Iraq e dei paesi arabi situati vicino a quelli, sempre più rilevanti quantità di petrolio. Il consumo mondiale è aumentato progressivamente fino alla favolosa cifra di circa 80 milioni di barili al giorno, compresi quelli che si estraggono nel territorio degli Stati Uniti, a cui si sono ulteriormente sommati il gas, l'energia idraulica e quella nucleare. Fino all'inizio del XX secolo il carbone era stato la fonte fondamentale di energia che aveva reso possibile lo sviluppo industriale, prima che si producessero migliaia di milioni di automobili e motori consumatori di combustibile liquido. I rifiuti del petrolio e del gas sono associati a una delle maggiori tragedie, assolutamente non risolta, che soffre l'umanità: il cambiamento climatico. Quando la nostra Rivoluzione vide la luce, l'Algeria, la Libia e l'Egitto non erano ancora produttori di petrolio e gran parte delle sostanziose riserve di Arabia Saudita, Iraq, Iran ed Emirati Arabi dovevano ancora essere scoperte. Nel dicembre del 1951 la Libia si trasforma nel primo paese africano a conquistare l'indipendenza dopo la Seconda Guerra Mondiale, in cui il suo territorio fu scenario di importanti combattimenti tra le truppe tedesche e quelle del Regno Unito, che diedero fama ai generali Erwin Rommel e Bernard L. Montgomery. Il 95% del suo territorio è totalmente desertico. La tecnologia ha permesso di scoprire importanti giacimenti di petrolio leggero di eccellente qualità che oggi raggiungono un milione 800 mila barili al giorno e abbondanti depositi di gas naturale. Tale ricchezza le ha permesso di ottenere un'aspettativa di vita che raggiunge quasi i 75 anni, e le più alte entrate pro capite dell'Africa. Il suo arido deserto è ubicato su un enorme lago di acqua fossile, equivalente a più di tre volte la superficie di Cuba, che le ha reso possibile costruire un ampia rete di tubature di acqua dolce che si estende per tutto il paese. La Libia, che aveva un milione di abitanti al momento dell'indipendenza, ne conta oggi più di 6 milioni. La Rivoluzione Libica avvenne nel mese di settembre del 1968. Il suo principale dirigente era Muammar-al-Gheddafi, militare di origine beduina, che nella sua prima gioventù si ispirava alle idee del leader egiziano Gamal Abdel Nasser. Non c'è dubbio che molte delle sue decisioni siano da collegarsi ai cambiamenti che si produssero quando, come in Egitto, una monarchia debole e corrotta venne rovesciata in Libia. Gli abitanti di questo paese hanno millenarie tradizioni guerriere. Si dice che gli antichi libici facevano parte dell'esercito di Annibale quando fu sul punto di liquidare l'antica Roma con la forza che attraversò le Alpi. Si potrà essere o no d'accordo con Gheddafi. Il mondo è stato invaso da ogni tipo di notizia, specialmente con l'impiego dei mezzi di informazione di massa. Si dovrà aspettare il tempo necessario per conoscere in modo rigoroso quanto ci sia di verità o di menzogna, o il groviglio dei fatti di ogni tipo che, in mezzo al caos, si sono prodotti in Libia. Ciò che per me è assolutamente evidente è che il governo degli Stati Uniti non è assolutamente preoccupato per la pace in Libia, e non esiterà a dare alla NATO l'ordine di invadere questo ricco paese, forse nel giro di poche ore o di pochissimi giorni. Coloro che con perfide intenzioni hanno inventato la menzogna secondo cui Gheddafi si sarebbe diretto in Venezuela, come hanno fatto la sera di domenica 20 febbraio, hanno ricevuto oggi una degna risposta dal Ministro delle Relazioni Estere del Venezuela, Nicolas Maduro, quando ha dichiarato testualmente che esprimeva “l'auspicio che il popolo libico trovi, nell'esercizio della sua sovranità, una soluzione pacifica alle sue difficoltà, che preservi l'integrità del popolo e della nazione libica, senza l'ingerenza dell'imperialismo...” Per parte mia, non immagino il presidente libico che abbandona il paese, eludendo le responsabilità che gli vengono addossate, siano o no false in parte o nella loro totalità. Una persona onesta sarà sempre contro qualsiasi ingiustizia venga commessa con qualsiasi popolo del mondo, e la peggiore, in questo momento, sarebbe quella di stare in silenzio davanti al crimine che la NATO si prepara a commettere contro il popolo libico. La dirigenza di questa organizzazione bellicista ha fretta di compierlo. E' doveroso denunciarlo! »

Fidel Castro Ruz

21 febbraio 2011 
Andrea Petrocchi