Articolo 34 comma tre della nostra Costituzione: "I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi."
Pinuccio è un padre di famiglia monoreddito, in casa sono in quattro, lui, moglie e due figli, il più piccolo va all'università. Pinuccio guadagna 1500 euro al mese e ha ancora da smaltire il mutuo.
Un esempio così, campato in aria, una proto-famiglia simile a migliaia di famiglie italiane, tirato in piedi tanto per creare un punto di vista.
Da qui Martone, il vice-ministro scapigliato che ce l'ha con gli studenti fuori corso, al netto della gavetta sprint e dell'incarico istituzionale rampante pilotati probabilmente dal babbo-starlette politica, ce l'ho quasi simpatico.
Perché poi alla fine i figli degli avvocati e dei farmacisti all'università sono liberi di pascolarci per dei lustri, poi con calma la laurea vien da se, mentre il figlio di Pinuccio, o si laurea nei tempi o deve rinunciare per non anemizzare il resto della famiglia.
Il capace ma privo di mezzi centra il bersaglio ma è costretto a stare nei tempi, e deve fare il triplo di fatica rispetto a un altrettanto capace ma con i mezzi, che invece viaggia in prima classe. L'università non è un parcheggio sociale, è una uscita riservata ai migliori, ogni coniugazione differente rischia di creare delle asimmetrie.
#Martone
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