30 dicembre 2010

Trecento profughi prigionieri da un mese nel deserto del Sinai non bucano il video

Ormai da un mese 300 persone, per la maggior parte profughi eritrei ed etiopi, sono state rapite da un gruppo di banditi che li tiene imprigionati nel deserto del Sinai. La somma richiesta per liberare ogni ostaggio è di 9.870 dollari. Secondo alcune fonti, i prigionieri sono stati rinchiusi in container sotteranei e legati con le catene. Tra di loro vi sono anche numerosi bambini. Le donne sono state separate dagli uomini e vengono stuprate davanti ai loro figli. Chi non ha la somma a portata di mano viene appeso a testa in giù e torturato con scariche elettriche e ferri ardenti e a chi non riuscirà a pagare verranno espiantati i reni.
Perchè Sakineh si e loro no? grazie a Metilparaben che ha condiviso in rete questa notizia.

Andrea Petrocchi

11 gennaio 2011, Berlusconi e la Corte Costituzionale, iniziano le purghe mediatiche

A poco più di quindici giorni dall'udienza pubblica della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento, che è bene ricordare è passato alla Camera anche grazie all'astensione dell'UDC, il presidente del consiglio torna ad attaccare la magistratura, minaccia purghe mediatiche e comizi di piazza, tentando infine di aggirare il muro di un'eventuale rigetto gettando un osso al PD e auspicando una nuova bicamerale. Tutto questo fumo serve a distogliere l'opinione pubblica dalla unica domanda che questa dovrebbe porsi, ma a guardare oltre questo fumo scorgiamo un Berlusconi alle prese con la più classica delle coperte corte: se è davvero innocente, perché non si reca alle udienze? non sarebbe questa la via più semplice? non è più complicato mettere ogni volta nel bersaglio la magistratura, ordire pubbliche purghe e costose sceneggiate nelle piazze? la risposta a questi dubbi è rappresentata da questi anni di fughe e di scuse, di leggi ad personam, il motivo di questo comportamento lo sanno in pochi, ma ormai sono in molti a supporlo.

Andrea Petrocchi

29 dicembre 2010

Presepi moderni, 200 pastori sardi presi a manganellate e Civitavecchia

Un tempo i pastori erano ben visti, soprattutto fra dicembre e gennaio di contorno alla natività, ma mi sa che i tempi siano cambiati, sarà colpa dell'albero. Questo natale i pastori, specie quelli sardi, pare siano poco sopportati, per alcuni, credo soprattutto per il Prefetto di Civitavecchia, approdo al quale sono giunti 200 pastori via Cagliari destinazione Roma, questi agricoltori ridotti sul lastrico dalla burocrazia e dallo Stato che non ha fatto lobby in Europa, mal si sarebbero adattati agli strascichi ed allo shopping natalizio della capitale, così sono stati bloccati (hanno sequestrato i pullman) poi sono anche volati i manganelli. Stasera mi vado a comprare del buon pecorino sardo, solidale.

Andrea Petrocchi

Fassino, i lavoratori di Mirafiori e la tessera numero uno del PD



Io la tessera numero uno del PD la identifico come il primo centesimo di Paperone, uguale a tutti gli altri cents di pari valore (spiccioli) ma importantissimo in quanto fondamento della ricchezza del papero più tirchio del mondo.  Piero Fassino, classe 1949, in politica dal 1975, una delle espressioni di punta del PD, partito che aveva dato la propria tessera numero uno ad un ricco industriale, si dice favorevole alla proposta Fiat su MIrafiori, sembrando quasi al limite del conflitto di interessi.   

Aggiornamento: anche Letta (Enrico) si allinea.

AggiornamentoII: anche Donadi (IDV), trovo questa presa di posizione abbastanza strana.

AggiornamentoIII: anche il rottamatore Renzi

Aggiornamento IV: anche Ichino, ex dirigente Fiom ora politico PD

Andrea Petrocchi

Fioroni guarda avanti, i lavoratori indietro



Per principio ribadisco un secco basta, a chi imbianca il proprio sepolcro giustificando le controriforme con la crisiSalario, orari, scatti di anzianità e diritti sindacali, sono argomenti che l'esponente PD (di provenienza DC) Giuseppe Fioroni, in politica dal lontanissimo 1989, non può fare suoi. La sua ricetta è guardare avanti, verrà sicuramente ascoltato dagli Agnelli e da buona parte del PD, i lavoratori di Melfi e Mirafiori invece per cogliere il concetto saranno costretti a guardare indietro. 
Andrea Petrocchi

28 dicembre 2010

Crisi, vanno vietati i doppi incarichi

In tempo di crisi, quando il mercato del lavoro si contrae, invece di guardare al posto di lavoro come a una spesa da tagliare, dovrebbe essere buona norma il cercare di fare ordine, di razionalizzare, per vedere di spremere qualche posto di lavoro in più. Questo post è un mio umile contributo, semplice semplice, che si traduce nella seguente domanda: perché non vietare i doppi incarichi, iniziando magari dalla pubblica amministrazione?


I motivi, due: 
  1. Per prima cosa mi domando quanto possa costare alla Comunità la relativa efficienza  di chi deve seguire due incarichi contemporaneamente rispetto a chi ne segue soltanto uno, dato che per entrambi i soggetti la giornata è comunque divisa nelle medesime ventiquattro ore. 
  2. Ma l'aspetto interessante di questa mia proposta è rappresentato dai posti di lavoro "ceduti" da chi oggi ha due o più incarichi. Questi posti liberi andrebbero ad innescare un sistema virtuoso in base al quale i promossi all'incarico lasciato vacante libererebbero a loro volta il posto occupato fino a quel momento, al quale accederebbero altri incaricati promossi dal livello inferiore e così via, facendo così salire gli incaricati verso gli incarichi di vertice e permettendo alle persone che oggi sostano fuori dal mercato del lavoro di accedere agli incarichi che non trovano un nuovo sostituto se non con nuove assunzioni.
Andrea Petrocchi

E' soltanto un sondaggio di Micromega

Non capisco queste tecniche di guerriglia applicate al sondaggio di Micromega.

Premesso che a me non è pervenuto alcun sms, non condivido il comportamento tenuto dal mio Partito riguardo questo sondaggio, non condivido questo post, in primis perché, affidando una risposta addirittura al segretario del Partito, viene legalizzata una posizione, quella di Paolo Flores d'Arcais, che fino a quel momento gli era subordinata, inoltre nello stesso articolo, secondo me, si tende a demonizzare l'avversario, comportamento preso in prestito da ben altri schieramenti. Non posso condividere lo stato di allerta generalizzata che il sondaggio ha generato, né, infine condividerei la volontà di modificarne le sorti, qualora questa venisse dimostrata.

Il sondaggio in questione, solo per il fatto di essere stato ideato da Micromega ad uso e consumo dei relativi lettori (tutti notoriamente poco amichevoli verso l'Italia dei Valori) aveva già in in potenza una piega sfavorevole per l'IDV.

La gestione di questo fatto dimostra una latente insicurezza della classe dirigente del Partito riguardo la fedeltà della propria base, su questi fatti creati ad arte va mantenuta la barra dritta, invece la testa del Partito è andata in loop.

Per quanto mi riguarda ho votato subito dopo aver letto sul Fatto dell'esistenza del sondaggio, dopo aver votato ho aperto il link dei risultati ed ho osservato la predominanza delle prime due domande. La terza, quella che ho votato io, era al 20-25%, tutto considerato, data la provenienza, ho valutato la cosa positivamente.

Aggiornamento: QUI Silvana Mura, con un ottimo post, ripercorre le fasi che hanno portato Paolo Flores d'Arcais in rotta di collisione con l'IDV.

27 dicembre 2010

He invented the pandoro

« Nel Pd si è perso il bandolo della matassa. Il Pd si è trasformato, per di più, per iniziativa dei principali dirigenti del partito in un modo di essere “partito” e di “stare” nel partito che non corrisponde più alle forme evocate in passato, tanto che quasi tutte le parole che negli ultimi diciotto anni hanno accompagnato il nostro cammino comune hanno perso il loro senso.»
Questo commento, apparso sul Corriere di oggi, è di Arturo Parisi, uno dei fondatori del PD.

Andrea Petrocchi

Boicottare gli Agnelli


Contro chi sta demolendo i diritti sanciti dalle leggi e dal Contratto Nazionale, in un sistema capitalistico di mercato, l'unica forma di resistenza è boicottare.
Andrea Petrocchi

I russi non scherzano

Avevo lasciato Michail Chodorkovski nel 2003, quando l'ex patron della multinazionale petrolifera Yukos era salito agli altari della stampa internazionale in seguito allo scalpore destato dal suo arresto per evasione fiscale. Abituato a vedere come vanno a finire le cose qui da noi mi aspettavo di ritrovare l'oligarca russo (di origine ebraica, con simpatie al di là dell'Atlantico) in qualche articolo del Sole o della Gazzetta, e invece oggi leggo che è sempre dentro, in Siberia. 
Andrea Petrocchi

Sono contrario alla installazione della statua della madonna nel porto di Livorno

Sono contrario alla installazione della statua della madonna nel porto di Livorno perché, secondo me, i simboli religiosi posti lontano dai relativi luoghi di culto non uniscono ma dividono. Il Tirreno, principale quotidiano di Livorno ha proposto un sondaggio in merito, ho votato contro.
Andrea Petrocchi

26 dicembre 2010

« No we can't » Obama compie l'ennesima inversione Guantanamo non chiuderà

A due anni dal suo insediamento, a sei mesi dalla deludente riforma della sanità statunitense, a poche settimane delle brucianti sconfitte delle elezioni di mid-term ed in piena crisi afghana, il presidente degli stati Uniti Barack Obama si prepara a ritirare la programmata chiusura del carcere di Guantanamo, struttura sita sull'isola di Cuba. Cosa rimane oggi del celebre motto « Yes we can »? resta la certezza che, belle parole a parte, finché questo Paese attingerà la propria classe dirigente da università elitarie, dove le sgomitate ed i calci in faccia sono valori, dove tutto è dato in pasto all'assoggettamento dell'americano medio, non avremo occasione di vedere una persona illuminata alla guida di questa superpotenza, anzi, se e quando crederemo di vederne una, ci domanderemo quanto raffinate siano divenute le tecniche degli uffici di marketing stelle e strisce.

Andrea Petrocchi

24 dicembre 2010

Da Haiti la vera favola di questo natale

La principale notizia appresa dalla stampa di questi ultimi giorni riguardo i fatti successivi al terremoto di Haiti è stata l'atterraggio all'aeroporto di Parigi di 300 bambini provenienti dallo sfortunato Paese, attesi dalle rispettive famiglie. Del tutto inosservata invece quest'altra notizia proveniente anch'essa da Haiti, riguardante la Brigata Medica Cubana, meritevole secondo me di una menzione uguale se non maggiore. La riporto con un copia-incolla dal blog di Gianni Minà che ringrazio per l'ottimo lavoro di informazione svolto, sia riguardo l'epopea dei popoli latino americani in genere che del grande esperimento sociale cubano in particolare.
Juan Diego Nusa Peñalver, Gruppi di Ricerca Attiva: una forma di lotta contro il colera, Granma, 23.12.2010
Haiti si trova oggi in un momento delicato rispetto alla letale epidemia di colera che sta propagandosi vertiginosamente giorno per giorno, responsabile di aver fatto ammalare ormai più di 110.000 persone, includendo la morte di 2.500 haitiani in appena un mese e mezzo.
La situazione è anche più grave in quelle 207 circoscrizioni rurali di difficile accesso, carenti di servizi medici e dove gli abitanti muoiono addirittura senza sapere perché. E’ un incubo.
Così stando le cose, la Brigata Medica Cubana distaccata in questo paese, ha messo in pratica già da vari giorni un’idea rivoluzionaria con la creazione di piccole équipes mobili composte da medici e infermieri, denominate Gruppi di Ricerca Attiva (GPA) “Dentro la circoscrizione”, le quali, con  gli zaini in spalla pieni dei medicinali necessari e di materiale educativo, realizzano un importante lavoro di prevenzione della malattia in quei remoti paraggi e contemporaneamente curano gli ammalati di colera che trovano.
La prima esperienza di questo genere l’hanno fatta nella zona montagnosa di Plateau, della circoscrizione Bayonnais, che appartiene al comune di Gonaives del dipartimento Artibonite.
Il GPA, dopo alcune istruzioni previe su come affrontare il colera, distribuisce sali per la reidratazione agli abitanti.
Contribuisce a convalidare maggiormente questa utile iniziativa, un lavoro simile portato avanti adesso dal Gruppo di Ricerca Attiva dell’Ospedale Comunitario di Riferimento di Thomazeau, trasformato in unità di trattamento del colera, del dipartimento Ovest. Questo GPA è stato il primo a passare due notti e tre giorni nel remoto villaggio di Montale, circoscrizione di Trou D’Eau con circa 4.000 abitanti.
Dopo un primo tentativo fallito di arrivare –c’è sempre qualche intralcio quando si comincia a fare cose nuove-, il GPA di Thmazeau ha insistito e il giorno dopo ha scalato più di una decina di chilometri sulla jeep guidata dal cubano di Holguín, Wilber Hernández, che ha fatto acrobazie per scalare quel selvatico sentiero di montagna di Montale, caratterizzato da burroni e serpeggianti e scabrosi camminamenti di pietra calcarea.
Arrivati lì hanno dovuto sopportare una forte pioggia, una densa nebbia e un freddo insopportabile che li ha intirizziti fino al midollo, ma con la soddisfazione di aver curato 66 casi di colera, “fra cui un disidratato grave, quattro moderati e il resto lievi (al loro primo giorno di sintomi della malattia), ai quali abbiamo salvato la vita”, ha dichiarato al Granma il medico argentino Emiliano Mariscal, laureato alla Scuola Latinoamericana di Medicina (ELAM) nel 2007, membro della Brigata Medica Cubana. Lui è roso dal “tarlo” dell’internazionalismo e del servizio ai poveri come il nostro comandante Ernesto Che Guevara.
“A Montale noi quattro medici (fra cui tre dottori laureati all’ELAM di nazionalità cilena e equatoriana) e i quattro infermieri del Gruppo ci siamo piazzati nella chiesa cattolica di quel posto, abbiamo parlato con il parroco e con i reverendi delle altre chiese (due evangeliche e una battista) e con i leaders informali e abbiamo chiesto loro di spargere la voce della nostra presenza in quel luogo lungo le pendici.
Abbiamo visto facce sorprese di vedere per la prima volta dei medici che andavano a visitarli e a parlare con loro.
Abbiamo potuto dare istruzioni di prevenzione porta a porta a Montale, perfino in una arena per la lotta dei galli, con un centinaio di abitanti.
Abbiamo spiegato a tutti le ragioni per cui si ammalano di colera, le misure elementari igieniche da adottare come lavarsi le mani, la necessità di bere acqua clorata, abbiamo somministrato sali di reidratazione, abbiamo visitato anche pazienti affetti da altre malattie come l’ipertensione arteriosa o problemi della pelle.
Per arrivare all’Ospedale Comunitario di Thomazeau, questi pazienti dovrebbero camminare lungo il dirupo per cinque o sei ore e non tutti sono decisi o sono in condizioni di fare la traversata malati e lungo una strada difficile.
Questa esperienza conferma l’utilità dei Gruppi di Ricerca Attiva per affrontare il colera e per interromperne la trasmissione, perché la visita medica immediata figura fra le misure descritte in bibliografia per ridurre la mortalità di questo male. Nel curare il paziente, curiamo anche la famiglia, facciamo profilassi del contatto.
Purtroppo, prima del nostro arrivo ci hanno informato che sei contagiati sono morti di colera, ma  abbiamo curato i 66 pazienti che abbiamo potuto salvare e che sarebbero morti se non fossero stati curati.”
Il dottor Emiliano, che è arrivato nel febbraio scorso, dopo la distruzione del terremoto che ha colpito Haiti all’inizio dell’anno, dichiara senza vacillare: “Non c’è un paese al mondo con più volontà di aiutare Haiti di Cuba, nonostante sia bloccata dagli Stati Uniti, e nonostante il fatto che i grandi mezzi di comunicazione minimizzino il suo lavoro umanitario per ragioni politiche. E non solo. Fra gli attori internazionali presenti ad Haiti, Cuba possiede l’autorità morale per indicare metodi per combattere il colera”.
Qui il link all'articolo, il mio augurio di Buon Natale va a questi medici.
Andrea Petrocchi

23 dicembre 2010

Torna attuale le mozione Donadi

A distanza di quasi un anno dal primo congresso nazionale dell'Italia dei Valori, leggo che Donadi ha riproposto la sua mozione alla dirigenza dell'IDV. Si tratta di obbligare gli iscritti a due anni permanenza all'interno del Partito prima di poter accedere a cariche elettive. Questa mozione, se come sembra verrà approvata, permetterà al Partito di maturare politicamente per vie interne, valorizzando chi è entrato mosso da un'ideale e sbarrando la porta a chi, trombato nel partito di provenienza, entra in cerca di una poltrona libera. Per chi ha creduto nel progetto IDV oggi è un bel giorno, togliamoci dalla vista i mercanti di tessere.

Andrea Petrocchi

La questione morale

« La questione morale non si esaurisce nel fatto che, essendoci dei ladri, dei corrotti, dei concussori in alte sfere della politica e dell’amministrazione, bisogna scovarli, bisogna denunciarli e bisogna metterli in galera. La questione morale, nell'Italia d’oggi, fa tutt’uno con l’occupazione dello Stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti, fa tutt'uno con la guerra per bande, fa tutt’uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semplicemente abbandonati e superati »
Enrico Berlinguer

Dai, ma è possibile andare avanti così? la Finocchiaro regala un iPad ai 111 senatori PD


Dall'articolo non capisco se i 111 iPad, in vendita sul sito della Apple a partire da 500 euro, vengono pagati dal  PD o direttamente da noi contribuenti, in ogni caso è l'ennesima dimostrazione della sindrome di Maria Antonietta che affligge una classe politica in fuga dalla realtà, e che amareggia, perché mette a nudo un PD agli antipodi rispetto a quello che dovrebbe essere il comportamento etico di un partito democratico. Comunque fanno 55.500 euro complessive, spesa sostenuta per omaggiare un senatore, che, come tutti sanno, guadagna 15.000 euro il mese e quindi, se è in grado di usarlo, probabilmente il feticcio in questione lo ha già nella borsa. Molti degli elettori di questo partito 55.500 euro li vedono in un lustro, a questi mi appello: alle prossime il regalo da fare sapete qual'è.
   
Andrea Petrocchi

Cose da bestie

Contestare fuori dalle elementari spaventando i piccoli per mano alle loro madri è semplicemente una cosa da bestie.

Andrea Petrocchi

Il figlio del rettore de La Sapienza Luigi Frati entra come professore ordinario

Rimango basito dalla lettura di questo post di Alessandro Gilioli, che riprende questo articolo dal blog di Daniela Minerva, articolo che vi consiglio di leggere perché spiega come funziona, per casi simili, la backdoor della riforma Gelmini. In poche parole il rettore Luigi Frati, dopo aver visto entrare nel suo ateneo sia la moglie che la figlia, ieri, a poche ore dalla approvazione della riforma Gelmini, ha visto entrare anche il figlio. Secondo me questo fatto è da portare ad esempio ogni volta che qualche amico straniero ci chiede che cosa sia il baronato.

Aggiornamento: Si occupa della cosa anche Il Fatto Quotidiano.

Aggiornamento II: una chicca,  pare che la moglie del rettore Frati, laureata in Lettere e quindi sprovvista di un dottorato nella disciplina di appartenenza alla facoltà, abbia risolto il problema di come farsi assumere a Medicina facendo istituire dal marito la cattedra di Storia della Medicina.

Andrea Petrocchi

Barbara Belusconi non ha ancora ben capito come funziona il Porcellum


Leggo questo intervento di Barbara Berlusconi su Vanity Fair, ripreso dal Fatto Quotidiano. Notevole questa affermazione:
« Se è vero che mio padre, Silvio Berlusconi, ha portato le showgirl in Parlamento, non dimentichiamoci neanche che sono gli italiani che le hanno votate. »
Sarebbe stato un bene che il giornalista che ha curato questa intervista avesse chiuso questo argomento ricordando alla sua intervistata che grazie legge nº 270 del 21 dicembre 2005, meglio nota col nome di legge Calderoli o Porcellum, noi italiani non siamo più in grado di sceglierci i deputati.

Andrea Petrocchi

Nucleare, sono contario ma l'adesione di Margherita Hack mette in allerta la mia contarietà


Leggo questo comunicato stampa di Margherita Hack datato maggio 2010, nel quale l'astrofisica fiorentina si esprime favorevolmente circa il ritorno del nucleare in Italia. Anche se le motivazioni addotte sembrano sostanzialmente ispirate dalla locazione delle centrali atomiche francesi, prossime ai nostri confini, il fatto che una persona che si è guadagnata la mia stima si esprima a favore su questo argomento, così sensibile per l'opinione pubblica italiana, fa vacillare un tantino le mie convinzioni in merito.


Andrea Petrocchi

20 dicembre 2010

Commissione informazione, ecco le novità dell'incontro del 20 dicembre

Questo post segue questo.

Abbiamo perso il chimico. Sembra non venga nessuno nemmeno dall'ASA a parlare delle fontanelle ad alta qualità. Fortunatamente ho conosciuto un biologo biodinamico ed un responsabile di un gruppo di acquisto solidale che sostituiranno i due relatori mancanti. Rimango in attesa di comunicazioni da parte della   consigliera Alessandra Calcagno riguardo l'eventuale partecipazione della pediatra. Nel contempo abbiamo deciso il titolo dell'incontro che sarà "La famiglia ecologica". Se avrò conferma dai relatori nell'incontro parleremo di:
  • latte crudo (quello di piazza Mazzini)
  • fontanelle Asa alta qualità (se non verranno quelli di Asa racconterò la mia esperienza personale)
  • detersivi (quelli in vendita da fresco di città)
  • detersivi fatti in casa (questo va confermato, non vorrei dare noia ai commercianti)
  • bidinamica applicata alla enologia
  • gruppi di acquisto solidali
Prossima convocazione mercoledì 5 gennaio alla presenza di tutti i relatori, spero.

Aggiornamento: Il presidente della Circoscrizione mi ha chiesto un'incontro per trovare il modo di dare maggiore visibilità a questo evento. Fra le altre cose cercheremo di coinvolgere direttamente Asa per quanto riguarda il relatore che parlerà delle fontanelle. Unico intoppo, l'incontro con il presidente si terrà dopo le feste natalizie, quindi per non schiacciare troppo l'organizzazione sulla scadenza, ho deciso di spostare il giorno dell'evento a data da destinarsi. Aggiornerò questo post appena ci saranno novità.

AggiornamentoII: incontro con il presidente e la collega della commissione ambiente, esporremo la cosa agli altri consiglieri durante la riunione di maggioranza il 17 gennaio.

AggiornamentoIII: Durante la riunione di maggioranza del 17 gennaio ho affrontato alcuni dubbi di alcuni miei colleghi, relativi in particolare al contenuto dell'intervento circa latte crudo, in riferimento ai bambini piccoli. Condivido ovviamente questo scrupolo, a tale scopo faremo quindi un incontro con i relatori giovedì 10 febbraio, nel quale chiederemo di trattare gli argomenti a titolo informativo, riportando pro e contro senza punti di vista personali. Creerò un post nuovo ad incontro coi relatori terminato (e lo linkerò qui).  

Andrea Petrocchi

I paladini della libera informazione ed il silenzio assordante sui fatti del 14 dicembre

Ad un'osservatore attento i moti di protesta del 14 dicembre un'effetto lo hanno già ottenuto, comici, scrittori e giornalisti, fino ad oggi paladini della libera informazione, hanno chi più chi meno stigmatizzato gli atti di violenza, sorvolando sui dubbi circa gli attori di questi fatti e dispensando invece consigli ipocriti da comare, secondo me buoni soltanto a non generare scontento fra la pletora dei rispettivi followers. La bontà dei fatti del 14 dicembre sta in questo, nel riallocare nelle relative nicchie politiche chi fino ad ora ci è rimasto simpatico solamente perché anti berlusconista. Il segnale, forte, è che dopo vent'anni di nichilismi stiamo assistendo sterefatti ai primi bagliori di un nuovo giorno, dove a renderci differenti sono finalmente le ideologie e non la condivisione o meno dei comportamenti di un singolo individuo.
Andrea Petrocchi

Il neocon Gasparri

Tutto questo gettare benzina parlando di potenziali assassini alle manifestazioni studentesche di domani mi ricorda la guerra preventiva degli amici neocon di B.

Aggiornamento: interessante questo video, dove in relazione a un fatto accaduto in California assimilabile alle contestazioni del 14 dicembre Robert Kennedy dà la sua personale interpretazione del problema. Grazie a Luogocomune che lo ha contestualizzato. 

Andrea Petrocchi

19 dicembre 2010

Grande concorso a premi

Vince un mappamondo il primo che mi scrive nei commenti il nome della persona che ha messo nero su bianco le seguenti parole:
« L’opposizione cubana è divisa, dominata da personalismi, persone che hanno come principale scopo ottenere denaro da noi più che programmare il dopo-Castro. Se vogliamo rovesciare Cuba rivoluzionaria con questa gente non otterremo nulla e dovremmo piuttosto cercare qualcuno all’interno del governo. »
Ringrazio Gianni Minà per aver condiviso con noi questo rapporto, reso pubblico da Wikileaks, che vale più di tutte le tonnellate di carta stampata dalla controinformazione. 

Andrea Petrocchi

Bersani e quel recinto aperto

« Riforma elettorale, misure per la legalità e sui costi della politica, informazione, riforma della giustizia per i cittadini, riforma fiscale, legislazione sul lavoro che affronti il dramma del precariato. » Queste alcune delle allettanti proposte messe sul piatto da Bersani (leggi D'Alema) per cercare di porre freno e riportare nel recinto la base del PD, che pare stia valutando il triumvirato con Casini e Fini da distanze siderali. Riuscirà questo mefitico progetto a dividere finalmente la maggioranza progressista di questo partito dai fratelli siamesi moderati espressione degli Apparati? il risultato potrebbe essere la restituzione agli italiani del principale partito di opposizione.


Aggiornamento: Marino sembra contrario al progetto.


AggiornamentoII: in termini di consenso, conti alla mano, il triumvirato sarebbe addirittura svantaggioso.



Andrea Petrocchi

Il PD e il piano di rinascita democratica

Ogni giorno che passa sono sempre più convinto che il PD abbia qualcosa a che fare col piano di rinascita democratica, non posso credere che i Bersani, i Franceschini e le Rosi Bindi abbiano davvero i paraocchi montati sù ventiquattrore su ventiquattro.
Andrea Petrocchi

18 dicembre 2010

No al DASPO per chi protesta

Il sottosegretario all'interno Alfredo Mantovano, a seguito del rilascio degli studenti arrestati durante i fatti del 14 dicembre propone « Di estendere alle manifestazioni pubbliche, con tutti gli adattamenti del caso, un istituto che sta dando ottima prova di se per le manifestazioni sportive: il cosiddetto daspo. La sua applicazione nel corso degli anni ha permesso di ridurre fortemente l'ingresso negli stadi di centinaia di violenti, e quindi di circoscrivere, come attestano i dati, gli incidenti in occasione delle gare. » Questa ipotesi rappresenta l'ennesimo tentativo di prevaricazione riguardo la nostra Carta costituzionale, che all'art 21 sancisce: « Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. »
Andrea Petrocchi

17 dicembre 2010

Bum, Bum, nulla.

Non basta protestare, serve dare un fine, mirare ad un bersaglio, protestare senza proporre renderà la protesta sterile. Non basta chiedere il blocco della riforma Gelmini, perché il loro mantra è la mancanza di finanziamenti. Va allora risposto che l'istruzione deve essere finanziata stornando i finanziamenti attribuiti al ministero della difesa, perché la cosa è giusta, è plausibile, è condivisa.

Agiornamiento: i vari La Russa, Gasparri, Bossi e simili, nonostante la  riabilitazione a reti unificate, erano, sono e saranno frangisti eversivi di estrema destra.



Andrea Petrocchi

16 dicembre 2010

Antonio, non esistono le scorciatoie

Qui qualche news su Sicilipoti.
Andrea Petrocchi

Qualche riflessione sulla lettera di Saviano ai ragazzi del movimento studentesco

Il generale Navy, quando vedeva che qualcuno dei suoi si riparava al sicuro nelle trincee era solito dire « Su la testa! sono pallottole, mica merda di mucca!! » Condivido quanto dice Saviano riguardo i caschi, condivido quello che dice riguardo i bancomat, anche se, sarò ottimista, sono convinto che lo sappiano anche i ragazzi, quindi dubito che fossero ragazzi quelli che li hanno spaccati. Non condivido il fermarsi, la libertà la si prende non si aspetta che ci sia data. Immagino migliaia di ragazzi che avanzano nudi e con le mani alzate, ma avanzano, oltre i celerini, oltre le camionette, fin dentro al Palazzo. 


Andrea Petrocchi

Grazie mille signor presidente

Se il nostro presidente della repubblica avesse dato la precedenza alla politica non ci sarebbe stato tempo per organizzare le mazzette.

Andrea Petrocchi

Il gasdotto transafghano Tapi, leggete e stranite

Questo articolo segue quest'altro riguardante una mia dichiarazione di voto su questo tema.


Fonte Peace Reporter, i presidenti di Turkmenistan, Afghanistan e Pakistan ed il ministro del Petrolio indiano hanno dato il via libera alla costruzione del gasdotto Tapi, che partendo dal mar Caspio atraversa l'Afghanistan alla altezza dei suoi "punti caldi". La pipeline ha due scopi, il primo è consentire lauti introiti a Karzai & co,  il suo secondo fine è quello di tagliare fuori l'IRAN dal mercato del rifornimento di gas naturale verso India e Pakistan.

Ecco per cosa moiono i civili afghani.
Andrea Petrocchi

Lo Stelvio come contropartita per la fiducia a B.

Pare che fra le contropartite che hanno consentito a B. di attraversare indenne la fiducia del 14 dicembre ci sia caduto dentro anche un aiutino per il parco nazionale dello Stelvio. Chissà perchè sia Karl Zeller che Siegfried Brugger, i  due deputati italiani eletti nel Sudtiroler Volkspartei, il partito Popolare Sudtirolese, dopo una intera legislatura passata a contrastare le iniziative targate PDL, il 14 dicembre si sono stranamente astenuti. Se nei prossimi tempi leggerò qualche buona nuova sullo Stelvio e dintorni porrò immediatamente la cosa sul piatto della mia personale bilancia etica, e visto che a fronte di un gesto che porterà benefici esclusivamente a livello locale le conseguenze per i restanti italiani sono un B. rimasto dov'era, ritenendo la cosa un bel danno, boicotterò sicuramente i sud tirolesi andando in vacanza altrove.

Aggiornamento: sarà questa la contropartita?

AggiornamentoII: ecco le scuse di rito

AggiornamentoIII: presa di posizione di Civati

Aggiornamento IV: ci è scappato pure l'aeroporto

15 dicembre 2010

A D'Alema piace farla con Fini e Casini

L'ipotesi "laicamente ecumenica" pronunciata da D'Alema, che oggi auspica la creazione di una coalizione con dentro Fli, Udc, Pd, Idv e Sel ci fornisce una conferma della vocazione post-ideologica del PD, e di quanto la mancanza di un'anima sia il suo difetto peggiore.

Andrea Petrocchi