31 dicembre 2011

Il post più gettonato del 2011

Chiudo l'anno riproponendovi il post più letto su questo blog nel 2011, fonte Feedburner. Ve lo ripropongo con la riflessione qua sotto, cito me stesso, il massimo in quanto a egocentricità!
« Con l'augurio che la gente la smetta di pregare i muri ed esca ad impegnare più proficuamnente il proprio tempo dandosi al prossimo, credo che Iddio nella sua infinita saggezza sarebbe più contento.»


Oibò, anche il mio Partito ha venduto l'anima al Vaticano

Faccio due piccole premesse, la prima: io sono un agnostico convinto, uno di quei romanticoni che credono nella esistenza di un Dio, ma che non riescono a legare questo Dio al Vaticano. La seconda: in economia una cosa è il Vaticano ed un'altra cosa sono i cattolici.

Qualche tempo fa i radicali hanno presentato in commissione bilancio del Senato un emendamento per togliere alla chiesa cattolica l'odiosa esenzione Ici sulle sue attività commerciali. Erano in ballo fra i quattrocento e i settecento milioni di euro, tutto gettito fresco per le nostre esangui casse statali.

Sabato scorso questo emendamento è stato in pratica bocciato all'unanimità, e dico in pratica perché la coalizione di centro sinistra, in fuga dalle proprie responsabilità davanti agli elettori, è stata costretta a mettere in atto il solito penoso ed ipocrita teatrino: l'Idv si è astenuta ed il Pd (eccezion fatta per tre suoi deputati, ai quali stringo virtualmente la mano) è uscito.

L'esenzione quindi resta, i milioni evaporano, ed il mio partito compie un ulteriore passo nella direzione opposta a quella dell'Italia reale, quella che dalle assemblee dei movimenti e dai social networks, fino ad arrivare al cosiddetto "uomo della strada" sta telegrafando nello spazio la propria linea politica, in attesa che qualcuno recepisca il segnale.

Questa gente, cattolica o no, non ne può davvero più di pagare i conti aperti dagli altri, foss'anco il Papa.

Se per trovare la vita cercando fra le pieghe degli Apparati del Pd le speranze stanno a zero, per l'Idv, Partito nato come movimento dai girotondi della società civile, che con il referendum di giugno ha raccolto le messi di questo patto con la società reale, mi pare sia iniziata una strana esibizione, un Harakiri dinoccolato su un palcoscenico da sala parrocchiale, per sperare di raccattare voti dalle canoniche.

Un'altra cosa per chiudere: Pdl, Lega, Fli e Udc hanno votato contro l'emendamento, in piena "rappresentanza ideologica" del voto raccolto dai loro elettori.

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#idvstaff
#pbersani
#bastasprechi
#bastacasta
#italianrevolution

Pace & bene

30 dicembre 2011

Mario Monti: lezioni di trading


Mario Monti spiega alla stampa l'andamento dello spread fra Btp e Bund, lo fa mostrando un grafico. In questo grafico c'e' una linea "maliziosa", che mostra, ma solo a chi lo sa vedere, che l'andamento dello spread ha forzato il supporto del canale rialzista, lo ha "testato" per tre volte (ogni volta che il test fallisce la "resistenza" divente più "autorevole") ed ha, da qualche giorno, abbandonato la dinamica rialzista, prendendo un moderato sviluppo ribassista.

Insomma, Mario Monti parla a chi lo sa ascoltare, ed i suoi referenti non sono ne la stampa ne la politica, stanno dietro ai desk.

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#GoldmanSachs

Fonte
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29 dicembre 2011

Una ulteriore riflessione sulla barbara uccisione di Samb Modou e Diop Mor

Quanto successo a Firenze non deve finire nel dimenticatoio della cronaca passata prima di essere "raffinato", da un evento così grave dobbiamo almeno tentare di estrarre una cura per vaccinare la nostra comunità per il futuro.

Credo sia quanto ci rimane, per dare un senso alla morte di queste due persone, uccise perché colpevoli di stare sedute sulla stessa strada di un folle. Un modo assurdo di morire.

Questo fatto tristissimo è stato oggetto di molte analisi, ma nessuno ha ancora fatto un parallelo con noi italiani, un "come eravamo", per spiegarci quanto sia un ossimoro accostare le parole italiano e razzista.

L'italiano, figlio di figli di emigranti, dovrebbe essere solidale verso chi emigra nel suo Paese, in prima battuta perché ha qualche cugino belga, o americano, oppure argentino o australiano, e questo prova che la sua stessa famiglia ha sentito i morsi della fame e sa cosa voglia dire espatriare. In seconda battuta dovrebbe essere portatore sano di una educata forma di "corrispondenza" verso tutti quei popoli che sono stati così gentili da accettare in casa loro i nostri moltissimi compatrioti. Il boom degli anni sessanta è stato innescato dalle rimesse degli emigranti, l'italiano di oggi dovrebbe essere conscio di questo ed onorato di essere stato messo in grado di fare altrettanto.

Chi oggi tratta male quelli che approdano in Italia bestemmia davanti alle foto ingiallite di molti fra fratelli e cugini dei suoi nonni, che fino a cinquant'anni fa "esportavano" se stessi sciamando dall'Italia fino a saturare i quattro angoli della terra.

In Australia gli immigrati italiani erano soprannominati "i negri bianchi", cos'e' che offriamo dunque ai "nostri" "vu'cumprà"? riversiamo su di loro le nostre antiche frustrazioni?

Rivendichiamo il raggiungimento di un primato, quello di nazione-avanzata-oggetto-di-immigrazione, e ci atteggiamo di pari passo, razzismi compresi, dimenticando le nostre radici, e questo fa ridere ogni massaia belga, o americana, oppure argentina o australiana, perché quando questa getta lo sguardo oltre il vetro della cucina vede passare per strada la progenie degli italiani espatriati.

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#Firenze

24 dicembre 2011


Misero tributo al ciclostile originale, molto più bello di questo, che è incollato su un muro in via Ricasoli, la via più "in" di Livorno.

Il Pd in salsa ischitana, rapporto contro natura o nuova "costituente"?

Accade in Campania, più precisamente nel comune di Ischia, dove udite-udite Pd e Pdl correranno insieme alle prossime elezioni, ovvero (rido mentre digito) il Pdl entrerà in giunta col Pd.
« Il Pdl a ogni livello dà il via libera all’intesa con il Pd per un laboratorio politico-programmatico che parte da Ischia e si potrà realizzare anche in altre parti del Paese.»
Parole di Domenico De Siano, consigliere Pdl della provincia di Napoli.

Ma le cose degne di nota non finiscono qui, perché l'attuale sindaco di Ischia Giuseppe Ferrandino, oggi alla guida di una giunta Pd-Udc-Udeur, la scorsa legislatura ha ricoperto la carica di sindaco nell'altro comune dell'isola (Casamicciola) eletto però nelle file di Forza Italia.

Commenti?

@idvstaff
@pbersani

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23 dicembre 2011

Cantico per l'italiano medio

Il pantano politico, economico e sociale nel quale è costretta la società italiana d'oggi è lo stesso pantano nel quale abbiamo sguazzato negli ultimi settant'anni.

A prescindere dalle apparenze, i governi che si sono succeduti negli anni sono riconducibili alla stessa matrice clerico-liberale, per la stragrande maggioranza delle nostre conquiste sociali siamo dovuti ricorrere al referendum.

E' un cerchio che continua a tracciarsi nello stesso solco, da settant'anni, una figura ottusa che non ci ha portato da nessuna parte. Se è vero che non lo ha fatto nel passato dubito possa farlo nel futuro.

Se da una parte questa cronicità è attribuibile alla gracilità della nostra democrazia ed alla arretratezza economica nella quale è immersa buona parte della penisola (penso a ciò che sta a monte al sistema del voto di scambio) credo comunque che nei fondamenti di questa mancanza di alternative ci sia l'oscurantismo, la propaganda e la censura a cui sono sottoposti i media italiani.

Nello specifico credo che gran parte della colpa della nostra ottusità ricada su alcune figure nere che obbligano i giornalisti ad estrapolare dai fatti di cronaca le sole faziosità, rimanendo insensibili al desumerne gli insegnamenti.

Continuiamo a dolerci e a gemere per quello che la storia ci propone, ma siamo totalmente incapaci a distillare da questi avvenimenti gli insegnamenti che dovrebbero vaccinare la nostra comunità dal commettere ed assistere al ripetersi di nuovi eventi.

E cosi il cerchio si replica inesorabilmente su se stesso, cordoglio e rimozione continuano a succedersi, ed il nuovo evento ci colpirà in piena faccia, stordendoci, tale e quale al precedente.

Andrea Petrocchi

22 dicembre 2011

Commento alla replica al Senato del presidente del consiglio Monti



Poco fa il presidente del consiglio, davanti al Senato, ha chiesto platealmente agli italiani di avere fiducia nello Stato e di comprare i Btp.

Indicazione invero molto simile a quella di George W.Bush, che davanti alle macerie fumanti di Ground Zero chiedeva agli americani di andare a fare shopping.

La fiducia degli italiani questo governo se la sarebbe guadagnata togliendo di mezzo il beauty contest per le frequenze televisive, stracciando i contratti di acquisto della Difesa e facendo pagare l'Ici alla Chiesa.

Prima si dia dimostrazione di forza, poi la fiducia seguirà.

Andrea Petrocchi

21 dicembre 2011

Poca fiducia nel "compagno" Napolitano


Il nostro attuale presidente della Repubblica è un grande vecchio della politica italiana (è "attivo" ininterrottamente dal lontanissimo 1953). Una carriera politica tutta interna al Partito Comunista Italiano ed alle sue successive trasformazioni, ma un esordio di tutt'altro tono: nel 1942 si iscrive al Guf, la sigla sta per Gruppo Universitario Fascista.

All'interno del Pci Napolitano ha rappresentato la "destra" del partito, era infatti al vertice della corrente migliorista, un'anima socialdemocratica, antitetica a quella berlingueriana, che non condivideva la politica sovietica e che intendeva abbandonare l'ideologia marxista per tendere al dialogo con il Partito Socialista, dialogo funzionale addirittura ad una futura fusione fra i due apparati. Altre figure interne alla corrente migliorista erano Emanuele Macaluso e Sandro Bondi.

In una Italia dove Democrazia Ploretaria riusciva a raggiungere l'1% dei consensi Napolitano e soci erano dei precursori e tendevano al centro, e con gli anni, complice la paura nichilista causata dal progressivo disfacimento del blocco sovietico, la sua corrente prese il controllo del Partito e lo sciolse.

Negli anni ottanta la rivista ufficiale della corrente migliorista del Pci, "Il Moderno" era finanziata da imprenditori del calibro di Ligresti e Berlusconi.

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#Napolitano

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19 dicembre 2011

VERBALE DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL GIORNO 17 ottobre 2011 - I miei interventi

Inizio con questo post la pubblicazione delle trascrizioni dei Consigli. Nella attesa di sapere cosa rischio se pubblico il verbale integrale lascio soltanto gli interventi miei.
Il Presidente, riconosciuto legale il numero dei Consiglieri intervenuti (16), per poter validamente deliberare, dichiara aperta la seduta alle ore 21,15.
[...]
Il 4°punto all’O.d.G.: Interrogazioni e mozione del consigliere Petrocchi Andrea:
PETROCCHI: Inizia con un’interrogazione riguardante uno spiacevole episodio accaduto in Villa Fabbricotti: una concittadina riferisce di essersi recata al parco con il figlio di tre anni nel pomeriggio intorno alle 17,30 (orario in cui il parco è abbastanza affollato); all’uscita dell’ingresso di via Bartolena-Via Albertelli, fra i margini del boschetto adiacente, ha notato un individuo che al suo passaggio si abbassava i pantaloni e gli slip mostrando le terga. Ha lasciato anche una dichiarazione scritta riguardante ciò all’attenzione del Presidente richiedendo nel frattempo anche alla Polizia Municipale di intensificare i controlli nella zona per avere una maggiore sicurezza e per riuscire eventualmente a identificare questa persona.
[...]
PETROCCHI: prosegue con la seconda interrogazione riguardante i distributori di lattine di alluminio, e prende spunto da un video visto su You Tube girato nel Nord Europa, dove si vedono queste macchine poste vicino al supermercato dove le persone si recano per depositare i vuoti delle lattine e in cambio ricevono dei soldi a sua volta. Legge testualmente l’interrogazione:
“DATO CHE
La gestione dei rifiuti prodotti dai nostri concittadini mette sempre più spesso i nostri amministratori di fronte a scelte impopolari o pericolose per la salute pubblica,
DATO INOLTRE
Che una parte significativa di questi rifiuti proviene dal packaging dei prodotti alimentari, e che parte di questi contenitori sono lattine di alluminio,
DATO INFINE
Che da una esperienza relativa alla grande distribuzione, presentata recentemente sul media online dalla amministrazione di un Paese Eu è stato dimostrato che i consumatori apprezzano l’aumento di alcuni centesimi di euro del costo di acquisto delle bevande contenute in lattine di alluminio attuato al fine di incentivare gli stessi a smaltire successivamente il vuoto nei medesimi locali di vendita del supermercato tramite una macchina atta a ricevere detto vuoto contro la restituzione dei centesimi consistenti l’aumento di prezzo di vendita del prodotto più un premio di alcuni cents per lo smaltimento del rifiuto,
SI CHIEDE
Al Presidente di suggerire questa possibilità all’Amministrazione comunale, chiedendo a questa di girare questa proposta ai privati della grande distribuzione operanti sul nostro territorio.
[...]
PETROCCHI: dice che per quello che lui ricorda iniziative di questo genere sono state viste collegate alla grande distribuzione,chiede anche agli altri consiglieri di esprimersi in proposito.
[...]
PETROCCHI: passa alla terza interrogazione riguardante l’eccessiva velocità dei veicoli transitanti sul Viale della Libertà leggendola testualmente:
“DATO CHE
Alcuni concittadini residenti nella zona di Viale della Libertà (allego la lista dei firmatari) ci segnalano la pericolosità dell’attraversamento pedonale posto nei pressi del civico 77, pericolosità dovuta alla eccessiva velocità dei mezzi in transito su quella porzione di sede stradale, e relativa soprattutto alla corsia di transito sud/nord, che vede detto attraversamento nelle immediate vicinanze di una curva cieca, che i veicoli tendono a percorrere a velocità sostenuta. Ciò comporta un rischio per i pedoni che tentano l’attraversamento su dette strisce pedonali, in quanto non hanno la possibilità di valutare il momento giusto per attraversare in sicurezza. A causa di ciò detto attraversamento è stato teatro di infortuni stradali; alcuni di questi hanno causato traumi permanenti (una signora è stata investita ed ha riportato l’amputazione delle dita di un piede), altri hanno avuto come effetto addirittura il decesso del pedone.
SI CHIEDE QUINDI
Al Presidente di attivarsi presso gli uffici tecnici comunali, chiedendo a questi di dotare detto attraversamento, almeno relativamente al flusso di traffico sud/nord, di un opportuno dissuasore di velocità, oppure di un autovelox.”.
[...]
PETROCCHI: Legge testualmente il testo della quarta interrogazione riguardante la situazione dei giochi di altalene nel parco di Villa Maria:
“In riferimento al parco pubblico di Villa Maria una nostra concittadina mi informa che durante l’estate sono state sganciate le due altalene dalla struttura principale dell’area giochi. Vorrei sapere se la rimozione è opera degli uffici tecnici comunali o se si tratta di un atto di vandalismo. Vorrei inoltre sapere se detti uffici tecnici hanno predisposto un intervento di ripristino. In caso contrario, data la modica spesa dell’intervento, e in riferimento al leso diritto al gioco dei molti bambini che orbitano su questa zona attrezzata, chiedo alla Circoscrizione di far sua questa richiesta attivando al più presto gli uffici competenti per il pronto ripristino di quanto tolto. Se possibile chiedo di installare su una delle due altalene un cestello per bambini in età prescolare. Chiedo infine al Presidente di farsi carico presso il nostro consiglio della seguente proposta:
‘Informare i nostri concittadini, tramite targa da apporre in loco, circa i contatti dell’ufficio tecnico comunale competente al quale rivolgersi a seguiti di futuri casi assimilabili. Questo al fine di accelerare i tempi di reazione delle nostre istituzioni, consentendo così una maggiore tutela del diritto al gioco dei bambini”’.
[...]
PETROCCHI: Legge testualmente anche il testo della mozione, riguardante il cosiddetto’scivolo trappola’ di Villa Fabbricotti’:
“ In riferimento al cosiddetto – stando alla stampa – ‘scivolo trappola’ del parco pubblico di Villa Fabbri- cotti, elemento facente parte, come accessorio, della struttura ludica di recente realizzazione posta nell’area destinata ai bambini localizzabile nei pressi del limite nord di detto parco e più precisamente in prossimità dell’ingresso di via Pilo Albertelli,
DATO CHE
Come riportato dall’articolo apparso a pagina VII della cronaca di Livorno del tirreno del 22 luglio 2011, dal giorno di consegna di detta struttura alla nostra comunità sono già molti gli infortuni subiti dai bambini a causa delle sponde che dovrebbero contenere i bambini durante la discesa,

DATO CHE
Il 23/11/2009 fu protocollata da questa Circoscrizione una mia interpellanza nella quale a seguito dei primi infortuni occorsi chiedevo già allora al Presidente la rimozione di detto scivolo, e che a seguito alla discussione in Consiglio mi si oppose, fra le altre cose, la scarsa casistica relativa agli infortuni,
DATO CHE
La gravità degli infortuni subiti dai bambini (una frattura vertebrale, una al gomito ed una all’avambraccio, citando i soli dati riportati dalla stampa, ma la casistica è sfortunatamente più ampia) sono sufficienti a indurci a riflettere circa la possibilità che prima o poi questo scivolo possa essere causa di qualche danno irreparabile,
DATO CHE
I bambini in quanto tali non sono in grado di giudicare i pericoli, e che di fronte a questa mancanza la valutazione tocca agli accompagnatori ed in ultima istanza alle istituzioni che di solito applicano questa protezione verso i bambini ‘a monte’ ovvero evitando di acquistare giochi pericolosi,
DATA INFINE
L’inutilità della installazione di divieto ai minori di anni sei fatta apporre come deterrente da questa Circoscrizione,
I CONSIGLIERI DELLA CIRCOSCRIZIONE 3 CHIEDONO
L’immediata eliminazione di detto scivolo e la collocazione al suo posto di altro accessorio atto a conservare la fruibilità della struttura ludica in questione.
CHIEDONO INOLTRE
Che da oggi l’amministrazione comunale si limiti al solo acquisto di giochi atti a permettere ai bambini di esercitare il loro diritto al gioco in sicurezza.
[...]
PETROCCHI: dice di avere una dichiarazione di voto. Premette che voterà a favore per rispetto ai bambini. Cita l’articolo della Costituzione in cui si dice che le scuole private possono essere parificate se non rappresentano oneri per lo Stato. Non capisce perché a questo proposito si diano risorse anche per due scuole private, il Sacro Cuore e La Maddalena, che potrebbero essere devoluti con maggior diritto a quelle pubbliche.
[...]
PETROCCHI: dice che secondo lui le carenze della scuola pubblica derivano anche dai soldi dati per finanziare le scuole private.

17 dicembre 2011

Suppongo non sia un Paese per giovani se dentro ai sindacati comandano i pensionati



La scorsa domenica il nostro nuovo primo ministro ha convocato la parti sociali, tema dell'incontro la manovra 2012. Suppongo che le tre sigle sindacali siano state chiamate li per un motivo, altrimenti le novità della manovra se le sarebbero potute leggere comodamente sui giornali come tutti quanti.

Immagino inoltre che prima di questo incontro i vertici dei tre sindacati si siano fatti una bella riunione. 

Sarei voluto essere una mosca (col dono dell'ubiquità) per ascoltare queste tre riunioni, perché, ad esempio, dati alla mano (non citabili, perché ho perso il link) pare che ogni tre tesserati Cgil due siano pensionati, ed in alcuni casi questo fatto può essere stato causa di conflitti di interesse.

Supponiamo che Monti abbia fatto una terna, tre medicine cattive. Se i vertici sono espressione democratica della base, secondo voi, qual'era il punto di rottura? le pensioni?

Ovvero: sarà un caso se i lavoratori si sono visti spostare la soglia della pensione? E generalizzando, è un caso se da anni "si fa la quadra" esclusivamente sulle spalle dei giovani lavoratori?

Non sarebbe meglio correre a fare la tessera e riportare almeno in equilibrio il rapporto fra lavoratori e pensionati? Tanto per farsi sentire, perché è a queste persone che la politica va a chiedere pareri; vedi mai fosse questa la madre di tutte le magagne.

#pensioni
#lavoro

Fonte (persa)

Dedicato ai fan di Matteo Renzi

Matteo Renzi (Pd)
Vi piace Matteo Renzi? ecco cosa state per mettervi in casa:

Durante un commento sulla strage xenofoba avvenuta a Furenze, costata la vita a due senegalesi, e la consecutiva richiesta di chiudere il centro sociale Casa Pound, il "vostro" ci rende partecipi della seguente alzata di genio:
« Quando c’è da dire che Casa Pound sbaglia si dice, ma da qui a dire che la responsabilità penale e personale di un killer debba essere assegnata a tutti quelli che frequentano un centro sociale di destra credo sia sbagliato.»
Trovato niente? Di destra?

Dentro Casa Pound fanno apologia del fascismo, cosa vietata dalla nostra Costituzione (XII disposizione transitoria) che dice, incollo la fonte:
« È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.»
Da qui se ne deduce che, incollo da Wikipedia:
 « [...] In base a questa disposizione, l'apologia del fascismo costituisce reato in quanto promuove la riorganizzazione del movimento fascista e denigra i valori di base della Costituzione
Parlare di una organizzazione fascista, che opera in barba al nostro dettato costituzionale (facendolo oltretutto alla luce del sole) parlandone come se fosse un circolo di cucito, è una cosa di una dabbenaggine assoluta, una uscita da aspirante recluta del Gf, non da uno che mira il ruolo di "leader maximo" della coalizione di centro sinistra.

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#Matteorenzi

Fonte

16 dicembre 2011

Progetto di centro sinistra for dummies

Inutile andare allo scontro con il centro destra con la nostra coalizione ridotta in questo stato. E' inutile se perdiamo, perché ci presentiamo come al solito come un blob informe, Casini si, Casini no, Di Pietro si, Di Pietro no, ed e' inutile, oltre che dannoso, se vinciamo, perche' in questo stato ricalcheremo la triste esperienza del governo Prodi, dureremo il tempo di un cerino e consegneremo l'italia in mano a qualche avatar del cavaliere per un altro lustro, al termine del quale lo stato sociale sara' definitivamente evaporato e l'italia sara' cinicamente simile alla società americana, solo molto più povera.

Quello che gli apparati del Pd non vogliono ammettere e' che l'elettore Pd non e' un elettore centrista, non sopporta le ipocrisie di Casini, e con Vendola e Di Pietro, ma anche con Ferrero, si sentirebbe a casa.

Rimettiamo al centro le ideologie, e facciamo un programma di coalizione focalizzato sulla protezione dei diritti sociali degli italiani e sul riconoscimento dei diritti che oggi sono giusti ma negati. Facciamolo senza se e senza ma, anche se andare a favore del riconoscimento di questi diritti significa andare contro al Vaticano.

Questo va fatto perche' questo e' giusto fare, ce lo chiede chi deve darci la delega per governare questo Paese.

Se a causa di questa scelta rischiamo di perdere qualche mercante, tanto meglio, la nostra condotta politica senz'altro ne guadagnerà.
via BlackBerry®

14 dicembre 2011

Incinta e disoccupata rinuncia al bambino

Copio e incollo il brano sottostante preso dal post linkato in basso:
« Come tante ragazze mi è capitato di rimanere incinta e di voler abortire: disoccupata, indebitata e incinta sono 3 parole che vedevo malino messe vicine.»
Queste poche righe dovrebbero essere sufficienti per far passare sullo stesso lato della barricata sia i favorevoli che i contrari all'aborto, perché emerge chiaramente un mandante, e non è la madre.

Infatti a monte di casi come questo non ci sono scelte personalistiche, ma un quadro della gestante contestualizzato in quello che è lo stato del Diritto oggi in Italia. Emerge netta infatti l'abdicazione al diritto, desiderato, di essere madre, rinuncia causata dalla mancanza di reddito e dalla consapevolezza di non poter far fronte alle necessità del nascituro.

Riguardo alla tutela di questo diritto siamo sempre al medio-evo. Ed è strano che non sia attiva la Chiesa, sussidiaria in molti casi al nostro Stato, che trovando fra i suoi dogmi la contrarietà a questo diritto, dovrebbe spingere i politici italiani verso un aiuto economico alle gestanti prive di reddito. Esiste allora un limite alle richieste del Vaticano?

Da quanto sopra emerge chiaramente che il colpevole è il nostro acerbo sistema capitalistico, le sue asimmetrie grossolane, la sua mancanza di contrappesi elementari. Si spendono miliardi di euro in armamenti che nel migliore dei casi divengono case per ragni e non si tutela a queste donne la possibilità di esercitare il diritto alla nascita dei propri figli.

Una cosa è certa: molti "benpensanti", tante piccole Maria Antonietta che su questa questione vedono il bianco e il nero e non distinguono tutte le sfumature fra questi estremi, dovrebbero intanto spostare il dito dalla gestante a chi ci governa, magari accompagnando questo gesto con una piccola introspezione, per immaginarsi soli e privi della possibilità di provvedere economicamente ai bisogni del proprio bambino.

Questo a beneficio dei dibattiti futuri, perché è evidente che la colpa è delle subordinazioni indotte dal denaro.

La questione è sistemica, se volete combattere il diritto all'interruzione della gravidanza, prima di gettare via soldi in inutili campagne di sensibilizzazione, vi conviene battervi per far si che queste donne siano messe in grado di poter provvedere ai propri figli.

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13 dicembre 2011

A proposito della strage di Firenze

Intendo innanzi tutto esprimere il mio cordoglio e la mia vicinanza alla comunità senegalese che ha scelto il nostro Paese come luogo per vivere e per lavorare. 

Passato lo sgomento per questa strage insensata, è il momento di una riflessione e di una proposta: la mano che ha ucciso queste persone è stata mossa da un disadattato, la cui colpa principale è l'essere un debole, abbandonato da tutti noi al suo destino.

Il colpevole principale ed il mandante di questa strage è quindi in prima istanza lo Stato, che non è stato in grado di riprendere questo assassino e di educarlo al rispetto dei diritti dei suoi simili, come non è stato in grado di consentire alla famiglia di questo individuo la possibilità di crescere questo figlio in modo sano, nel rispetto dei diritti elementari.

Per questo crimine siamo oggi tutti colpevoli.

La mia proposta consiste nel dimostrare alla comunità senegalese, anche se in modo colpevolmente tardivo, che una giustizia è possibile, per farlo occorre restituire alla nostra comunità l'autore di questo crimine assurdo. 

La sfida, l'unico modo per dare un senso a questa strage, deve essere un processo giusto ed una pena in grado non di annichilire, ma di rendere il carnefice una persona consapevole della vacuità del suo gesto.

Aggiornamento: L'omicida si è ucciso.

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La soluzione al sovraffollamento delle carceri passa attraverso la legalizzazione delle cosiddette droghe leggere

Nei primi anni novanta ero un ventenne, uno di quelli che dormivano di giorno e uscivano di notte. Nella mia compagnia c'erano un paio di ragazzi, amici veri, che per i casi della vita a un certo punto finirono dentro a causa della fetentissima legge Jervolino-Vassalli.

Questi due ragazzi di allora oggi sono ridotti a due uomini-fantasma, due crisalidi vuote, uccisi socialmente per uno spinello, marchiati per sempre come possono marchiare gli effetti della vita reclusa nelle carceri italiane.

Ma cos'è uno spinello, cosa sono le cosiddette droghe leggere? Studi clinici incontrovertibili dimostrano che le cosiddette droghe leggere non dovrebbero nemmeno essere ricomprese fra le droghe, perché è provato scientificamente che non danno dipendenza, che sono innocue per la salute e che non favoriscono il passaggio alle cosiddette droghe pesanti.

Allora dov'è la colpa? in chi resiste dinanzi al divieto al consumo di una sostanza che oggettivamente non abbisogna di divieti, o in chi nel rispetto di questo divieto ottuso è stato disposto a sacrificare la vita di giovani innocenti? 

Perché non c'è proibizionismo verso tabacco ed alcolici? Qual'è il reale motivo a monte della mancata normazione del mercato delle droghe leggere?   

Le carceri italiane esplodono, sia per il soprannumero dei carcerati rispetto alla loro capienza, sia per gli organici di chi queste carceri deve vigilarle, organici ridotti all'osso a causa dei tagli ai pubblici impieghi.

Delle due l'una: o si allarga la capienza o si riduce la fattispecie, o si costruiscono altre carceri per assorbire l'eccedenza dei carcerati e si provvede al massiccio arruolamento di altro personale carcerario (cosa che, stando alla suddetta erosione dello Stato sociale, credo poco attualizzatile) oppure si taglia il numero dei detenuti, derubricando alcuni reati minori, quelli che non hanno leso terze persone.

Molti detenuti sono "dentro" per reati risibili, fra questi molti sono in arresto a causa della mera detenzione di qualche grammo d'hashish o di una piantina d'erba. Per queste persone auspico un interessamento della classe politica, sempre evanescente quando si tratta di affrontare tematiche controproducenti in termini di voti.

La situazione attuale è insostenibile: dov'è oggi il tentativo di recupero di questi esseri umani? nello stipare sette-otto di loro per ogni cella da cinque posti? Cosa restituiamo alla comunità quando queste persone riottengono il diritto alla libertà?

Ma soprattutto: non è possibile rovinare dei ragazzi privandoli della libertà e facendoli marcire degli anni dentro delle galere spalla a spalla con dei criminali solo per essere stati pizzicati in possesso di qualche grammo di una delle cosiddette "droghe leggere", perché queste persone non hanno leso il diritto di nessun'altro dei loro simili e quindi non meritano umanamante una pena tanto grave.  

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#droga

Questo tema è parte integrante del caposaldo DROGA della mia PIATTAFORMA POLITICA

10 dicembre 2011

Mario Monti, un conflitto di interessi grosso come l'Everest

Secondo la fonte che riporto sotto il nostro attuale presidente del Consiglio è sempre nel libro paga di Goldman Sachs, la banca di investimenti americana colpevole di aver giocato a ribasso coi titoli italiani innescando l'ondata di vendite che ha obbligato il Ministero del Tesoro a collocare obbligazioni dai rendimenti stellari, il cui pagamento anemizzerà le già esangui casse statali, obbligando a stornare gettito dai servizi sociali.

Ne conseguono due riflessioni: Se Berlusconi è stato un buffone che ci ha dato in pasto alle corporazioni, Monti è corporativo alla massima potenza, lavora per il nemico quindi è in conflitto di interessi antitetico, e ci fotte gelidamente.

Punto secondo: qualora quanto pubblicato da Liberazione non venisse smentito tempo zero dal presidente del Consiglio, noi italiani potremmo fregiarci del titolo di popolo più toppone del mondo dai tempi della invenzione del meritricio fino ad oggi.  

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#Monti
#MontiNo

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9 dicembre 2011

Il liberale Grillo va alla guerra....dalla parte degli evasori

Beppe Grillo

Che Grillo stia provando da anni a sovrascriversi al Pdl non è una novità. Oggi "tenta" il comune bacino elettivo di riferimento schierandosi contro la tracciabilità delle transazioni monetarie, cosa invisa, e parecchio, ai liberi professionisti ed ai titolari d'azienda.

Gli italiani onesti non hanno nulla da nascondere al fisco, per queste persone questo tipo di tracciabilità è neutra, non disturba.

Secondo me la presunta erosione di Grillo ai danni del centrosinistra inizia a perdere di senso, non sarebbe male comunque "catechizzare" quelli che ancora non hanno ben compreso di quale pasta siano fatti Grillo & Co.

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Tav Torino Lione: sgomentano le mancate giustificazioni dei politici ai dubbi sollevati dalla popolazione

Questo governo Monti pare corporativista tale e quale quello precedente. Sono mesi che i cittadini di tutta Italia si domandano a che cosa possa servire un tracciato ferroviario in una zona già coperta da un tracciato uguale (i Tgv stanno addirittura già collegando le due città sul tracciato attuale).

In un Paese decente la politica sarebbe già corsa a riferire i perché di questo (costosissimo) raddoppio, o quantomeno a spiegare quelle che sono, secondo la parte, le origini della controversia.

Niente, un Passera formato telegrafico ci comunica che sulla Tav Torino Lione sarà rispettato il cronoprogramma (manco fosse una gara di fondo).

Barra a dritta e spiegazioni zero quindi, la cosa non fa altro che confermare che c'è sotto qualcosa di poco pulito.  

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#notav

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7 dicembre 2011

Cento euro per la democrazia

Quando attorno a te c'è il deserto, niente lavoro, niente istituzioni, nessuna speranza in qualcuno che sarebbe dovuto venire a sollevarti da tutta questa arretratezza, quando arriva il mafioso e ti paga cento euro per votare un altro mafioso, tu i soldi li prendi per due motivi: perché sono "cento euro", e perché sei stato lasciato nella merda.

Fino al giorno in cui non riusciremo a garantire pari diritti a tutti, parlare di democrazia, in questo Paese almeno, sarà una perdita di tempo.   

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5 dicembre 2011

Un colpevole c'è, si trova sempre


Non ci sono perché i governi tecnici sono come Babbo Natale, quindi non esistono, andate e chiedere ai nostri parlamentari. Non a caso il governo Monti è nato, vive e morirà con la patta dei pantaloni ben aperta e con la mano dello "zoccolo duro" del Pdl pronta a serrarsi in caso di patrimoniali, tagli alle spese militari e ai privilegi della Chiesa, per dirne tre a caso. 

Ecco perché non c'è la patrimoniale, ecco perché non sono state tagliate le spese militari, ed ecco perché non saranno intaccati gli interessi economici della Chiesa.

Per questo motivo sarebbe stato molto meglio fare come hanno fatto gli spagnoli e cioè andare a votare.

Non lo ha voluto il Pdl, perché, al di la di quanto starnazzavano, lo sapevano benissimo che avrebbero preso una cenciata. Una spallata in questo senso sarebbe potuta arrivare dal Pd, sennonchè, vedi gli esiti (9%) delle regionali molisane, anche loro sarebbero stati presi (giustamente) a cenciate.

Quindi, per preservare lo status quo e tenere la situazione congelata alla chiusura delle politiche del 2008, eccoci serviti questi "tecnici", che non potendo tagliare sui diritti acquisiti dai bramini, fanno cassa sulla pelle di tutti gli altri.

Un colpevole c'è, si trova sempre.

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#manovra

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Il buon Gilioli (vedi link della prima frase)

Aggiornamento: giustappunto.

4 dicembre 2011

Breve descrizione del politico 2.0

Questo post riprende ed integra quanto detto in un mio convegno, il testo del mio intervento è qui.

Il politico 2.0 è una specie di Minotauro, l'animale mitologico in parte uomo e in parte toro. Evoluzione del politico tradizionale, il politico 2.0 è infatti un ibrido che riassume in se i connotati del politico espressione degli "apparati" più alcuni tratti presi a prestito dal giornalismo.

A differenza del politico "vecchia scuola" questo ibrido non risponde più solamente agli organi di Partito, ma tende invece a rapportarsi direttamente con i sui elettori. Questo interscambio avviene tramite un fenomeno di osmosi informativa consentito dalle nuove tecnologie sociali. E' lo scrivere articoli per fare informazione ad avvicinare questa figura a quella del giornalista.

Ne deriva una differenza dalla portata copernicana: dato che è il consenso il fondamento che trasforma in politico il privato cittadino, mentre alla vecchia maniera questo veniva "trovato" per forza di cose dall'interno del Partito, nel secondo caso questo avviene invece per "conoscenza diretta" degli elettori, in tempo reale ed in modo tangibile. Sono gli elettori giudicare attivamente la bontà delle azioni politiche, e non passivamente come avviene tramite gli apparati. Si tratta di valutazioni democratiche, laddove prima erano partitocratiche. 

Altra differenza indotta da questo salto evolutivo: mentre il politico vecchia scuola, a causa del consenso partitico, non conosce il polso del suo elettorato ed è quindi portato rispetto a questo ad una posizione "centrista" nella speranza di intercettare il maggior numero possibile di elettori, con la conseguenza di risultare impalpabile sia a destra che a sinistra, la conoscenza e l'interazione, unite ad un sano passaparola fra i lettori, permette al politico 2.0 di ribaltare la prospettiva e di costruire la propria autorevolezza completamente in traccia con  quello che sono le proprie connotazioni ideologiche, trovando l'eventuale seguito di conseguenza. 

Esistono infine vari "tipi" di politico 2.0. Si passa dal politico puro, che potrebbe tranquillamente fare a meno dei Partiti, al falso politico 2.0, che informa gli elettori in maniera asimmetrica e nonostante le pubblicazioni quotidiane continua chinamente il suo lavoro verso l'apparato. E' questo il caso di vari politici vecchia scuola che, avendo una conoscenza limitata dei nuovi mezzi, contano sul web per rifarsi una verginità politica.

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#politica2.0

2 dicembre 2011

Circoscrizione 3: Parere sulla costituzione della assemblea degli extra comunitari, due consiglieri escono prima del voto

All'ultimo punto dell'ordine del giorno del consiglio di ieri sera c'era un parere non vincolante riguardo l'istituzione di una assemblea dei cittadini extra comunitari, atto dell'assessorato sociale del comune.

Il progetto secondo me e' plausibile, specie alla luce dei fatti degli ultimi giorni, dove la cittadinanza ha assistito a frizioni fra cittadini extra comunitari senegalesi ed i vigili urbani a causa dei banchi abusivi di fronte al mercato. Il fenomeno sociale e' costellato da alcune comunità differenti, ed una assemblea democraticamente eletta permetterebbe alla amministrazione comunale di avere una unica controparte e la cosa semplificherebbe di gran lunga il dirimersi delle vertenze.

Quindi ho dato il mio voto favorevole, cosa che sottopongo con questa mia al giudizio degli elettori.

Ma la notizia che mi ha spinto a scrivere questo post non riguarda quanto sopra.

Abbiamo speso la gran parte del consiglio a parlare di recinzioni e di panchine, contestualizzando questi discorsi nella situazione attuale, dove molte famiglie della nostra comunità vivono i disagi indotti dalla crisi economica, mi sembrava di rivedere Maria Antonietta e le sue brioches.

Arrivati alla discussione sulla assemblea degli extra comunitari un paio di consiglieri (uno di maggioranza e uno di opposizione) si sono alzati e se ne sono andati. Gesto politico.

Ora io non capisco nessuno dei due, la fuga si traduce nella abdicazione alla delega ricevuta dagli elettori, che sia all'uno che all'altro chiedono posizioni nette a difesa di una o dell'altra fazione.

I banchi dell'opposizione ieri erano quasi vuoti, il presidente ci ha riferito delle molte giustificazioni, l'orario non veniva incontro a chi lavorava, resta il fatto che banchi cosi sguarniti sono un fatto anacronistico.

Non trova giustificazione nemmeno la fuga causa cena, l'approvazione dell'atto sulla assemblea degli extra comunitari avrà richiesto si e no cinque minuti.

Andrea Petrocchi

1 dicembre 2011

A "loro" spetta il futuro

Sergio Marchionne con Barack Obama

Il primo di settembre del 2009, nel bel mezzo dello scandalo sulla eredità del nonno Gianni, un John Elkann appena intimidito dalle telecamere chiudeva l'intervista sbazzicando un sonoro «A noi spetta il futuro», frase sibillina.

Da allora sono passati due anni e poco più, e gli Elkann, da bravi imprenditori quali sono, hanno riacciuffato il controllo di quanto spettava. Da qualche mese non sono neanche i soli, migliaia di famiglie infatti si sono sedute sullo stesso ramo degli Elkann e da li mirano feconde vallate.

La notizia è che l'Ad della Fiat, il canadese Sergio Marchionne, è riuscito nell'impresa di salvare dalla cassa integrazione migliaia di posti di lavoro.

Ma non qui da noi, in Canada. La nuova Lancia Thema (che di nuovo non ha che l'emblema sul cofano, dato che è la vecchia Chrysler 300 del 2004) da pochi giorni sul mercato, viene prodotta a Brampton, Ontario.

Due suggerimenti, il primo per Marchionne, fossi lui mi candiderei alle prossime politiche, in Ontario, dove ha tanto da raccogliere. Il secondo è per noi italioti. La nuova Lancia Thema, figlia di una macchina da magniaccia progettata dagli americani quasi dieci anni fa, è un prodotto da boicottare, in nome degli stabilimenti chiusi qua da noi.

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