25 maggio 2010

Proposta di riforma delle Circoscrizioni

PER MANTENERE INALTERATO LO SPAZIO DEMOCRATICO DEI CONCITTADINI
Seconda edizione 03/06/2013

Pubblico di seguito questa mia bozza riguardo la riforma delle Circoscrizioni cittadine. Devo ancora inserire una quantificazione dettagliata dei risparmi. Se qualcuno ha qualche idea è ben accetta.   

A riguardo analizziamo prima le proposte conosciute

Per prima cosa analizziamo le proposte conosciute : 

1) Chiusura di tutte le Circoscrizioni.
E' un restringimento dello spazio democratico del cittadino, perché viene rimossa la possibilità di partecipare alla vita politica del quartiere di residenza e la comodità di poter usufruire dei servizi amministrativi vicino casa. La chiusura della sola parte politica con il mantenimento della parte amministrativa è un restringimento minore, ma è comunque una perdita, dato che i cittadini che oggi partecipano alle Commissioni o assistono ai Consigli non lo potranno più fare. 

2) Diminuzione delle circoscrizioni da cinque a tre.
Restringimento asimmetrico dello spazio democratico, perché con tre Circoscrizioni che occupano lo spazio delle cinque attuali alcuni cittadini per poter partecipare alla vita politica locale o per usufruire dei sevizi amministrativi si troveranno con le istituzioni più lontane da casa. L'ipotesi della chiusura della sola parte politica nelle due Circoscrizioni eccedenti, con il mantenimento in essere della sola parte amministrativa, comporta comunque un restringimento asimmetrico dello spazio democratico, riguardo quel cittadino che, avendo oggi la Circoscrizione vicino casa, partecipa attivamente alla vita politica, e che, quando questa sarà chiusa, si ritroverà con Consiglio e Commissioni più lontani rispetto adesso. 

 In seconda battuta, prima di andare avanti con la proposte, vale comunque la pena di focalizzarsi sulla politica che intendono perseguire questi enti, secondo questa bozza il senso sarebbe quello di capillarizzare l'istituzione comunale, col fine di riuscire a raggiungere le istanze provenienti dagli ambiti periferici della città, più difficili da udire in caso di prosciugamento dell'alveo democratico, con la mera soppressione di questi enti tanto preziosi. A mio sindacabilissimo giudizio è la presenza sul territorio a dare un senso alle Circoscrizioni, sotto questo aspetto le tre zone ipotizzate (nord, est, sud) sono troppo vaste per poter garantire una copertura che già stenta con le cinque zone attuali. 

 Comunque, se il ragionamento vertesse su quanto detto poc'anzi, la circoscrizione 2 verrebbe in un certo senso a perdere il senso del maggiore presidio del territorio, dato che in quell'ambito verrebbe sovrascritta dal Comune.

Detto quanto sopra, come modificare questo impianto istituzionale senza intaccare il diritto allo spazio democratico del cittadino?

Mediante una modifica strutturale delle Circoscrizioni politiche, mantenendo quanto più possibile i presidi attuali e sostituendo l'attuale impianto politico con uno nuovo e più funzionale a garantire una corretta osmosi fra Comune e territorio, lo articolo di seguito :

  • Soppressione del Presidente di Circoscrizione e accentramento di questa figura in quella del Sindaco e del suo vice, con unico compito di presiedere il Consiglio di Circoscrizione. Togliendo il presidente di circoscrizione accorciamo la catena, a tutto vantaggio della agilità dei rapporti fra i due enti.
  • Soppressione dgli uffici al seguito del Presidente di circoscrizione e accentramento delle attuali mansioni presso un solo ufficio addetto alle problematiche delle Circoscrizioni, localizzabile presso il Comune.
  • Soppressione dei Consiglieri di circoscrizione e creazione di nuove figure politiche, quelle dei vice-assessori, tanti quanti gli Assessori della Giunta Comunale, da questi nominati ed a questi rispondenti. Ogni assessore avrebbe quindi tanti vice quante sarebbero le circoscrizioni.

Detti vice devono essere il fegato dei rispettivi territori, aspirando verso la macchina comunale tutte le relative istanze. devono essere reperibili dal cittadino, anche fisicamente tramite uffici posti sul territorio delle circoscrizioni e veicolare prontamente le istanze pervenute in rispettive commissioni.

Sempre secondo chi scrive, andrebbe fatto obbligo alle istanze dei territori di passare esclusivamente per questa via, con divieto di passare direttamente per il Comune. Dalle circoscrizioni approderebbero alla giunta, informando il Consiglio comunale.

Il Consiglio di circoscrizione, convocato a cadenza mensile, presieduto dal Sindaco o dal suo vice, alla presenza dei vice-assessori e degli assessori comunali con carica ricoprente l'oggetto del dibattimento, avrebbe il compito di relazionare ai cittadini lo stato di avanzamento dei problemi da questi sollevati. Detto consiglio sarebbe quindi una forma di controllo democratico da parte dei cittadini. La presenza del Sindaco o del suo vice, darebbe prestigio a questo organo e ne favorirebbe la partecipazione popolare, portando di riflesso ad una espansione dello spazio democratico del cittadino, meglio delle attuali potenzialità dei presidenti di circoscrizione.

Le Commissioni consiliari, convocate almeno a cadenza mensile, salvo motivi di urgenza, con competenza relativa all'Assessore di riferimento, presiedute dai vice-assessori, alle quali partecipano i cittadini in qualità di membri esterni, avrebbero il compito di istruire gli Assessori stessi riguardo le problematiche e le proposte sollevate dai cittadini nessitanti di maggiore impronta democratica.

Questo organigramma permetterebbe un maggiore potere democratico per i cittadini, in quanto questi avrebbero :
  • Potere propositivo durante le Commissioni.
  • Potere di controllo in Consiglio.

In questa proposta il solo vuoto sopportato dai cittadini sarebbe il rinunciare alla elezione diretta dei Consiglieri. Vale comunque la pena sottolineare che la nomina degli Assessori e sì decisa dal Sindaco, in osservanza però dei risultati elettorali della coalizione di cui questo è espressione.

Inoltre, un collegamento diretto fra gli Assessori e la Circoscrizione accelererebbe i tempi riguardo la soluzione di quanto emerso dai territori, risolvendo quello che è il vero tallone d'Achille delle Circoscrizioni attuali, dove molte proposte cadono nel vuoto durante l'iter verso la giunta.

Sempre in osservanza di questo principio di funzionalità organica rispetto all'impianto in essere ho scelto gli Assessori al posto dei Consiglieri Comunali.

I risparmi: A fronte del mantenimento pressoché inalterato dello spazio democratico del cittadino (sempre secondo chi scrive) avremmo minori costi dovuti a: 
  • Abolizione dei costi competenti il suffragio diretto.
  • Abolizione della costosa figura del Presidente di Circoscrizione.
  • Risparmio sugli uffici al seguito del presidente, che accentrati diverrebbero uno da cinque.
  • Risparmio dato dal minor numero dei vice-assessori rispetto agli attuali Consiglieri (la Giunta Comunale conta una dozzina di Assessori, numero inferiore rispetto alla ventina di Consiglieri di Circoscrizione).
  • Risparmio sui gettoni dei consiglieri. 

 Potremmo infine sfruttare le potenzialità della competenza offerta dai ruoli per formare la nuova classe politica, potremmo quindi destinare queste nuove figure esclusivamente agli under 30.

Questi giovani potrebbero utilizzare detti ruoli come trampolino verso incarichi politici più prestigiosi, in questa ottica anche un mandato senza percepire alcunchè potrebbe essere un valido investimento. Proporrei quindi di non retribuire queste nuove figure.

24 maggio 2010

Politica 2.0: Come trovare su internet quello che non ti dicono giornali e TV

Pubblico di seguito il testo del mio intervento durante l'incontro del 21 maggio :

Inizierei questo incontro parlando della informazione in generale. L'ART 21 comma 2° della Costituzione della Repubblica Italiana dice: La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. L'informazione è quindi ritenuta un diritto fondamentale di ogni cittadino.

Perché l'informazione è così importante? perché un cittadino correttamente informato vota in modo consapevole, ed il voto consapevole porta alla democrazia.

In Italia, dove i cittadini sono abituati ad attingere alla informazione tramite la stampa scandalistica e dove il digital divide, ovvero la differenza fra chi sa usare il computer e chi no è più ampio rispetto agli altri stati europei, la mancanza di informazione ci ha portati ad un corto circuito democratico, la gente va a votare disinformata.

Possiamo noi risolvere questo problema? La risposta è si, ma dobbiamo modificare le nostre abitudini riguardo l'accesso alla informazione.

Iniziamo ad approfondire l'argomento di questo incontro, facciamolo partendo dal titolo, che è anticipato dalle parole “Politica 2.0”, che cosa vuole dire?

Facciamo un esempio pratico: tutti conoscono Internet Explorer, quando nel 1995 è uscita la sua prima versione si chiamava Internet Explorer 1.0, da quel giorno gli sviluppatori hanno fatto molti aggiornamenti, alcuni piccoli altri più grandi.

Quando hanno fatto degli aggiornamenti piccoli, per distinguere la versione nuova dalla vecchia hanno rinominato il programma aumentando di una unità la cifra dopo il puntino, così che Internet Explorer 1.0 è diventato Internet Explorer 1.1, poi  Internet Explorer 1.2,  1.3 e così via.

Ogni tanto Internet Explorer è stato aggiornato in maniera più radicale, quando è successo, per distinguerlo dalla versione precedente è stato rinominato aumentando di una unità il numero prima del puntino, passando quindi da Internet Explorer 1.qulacosa  a Internet Expolorer 2.0.

Tutto questo per introdurvi la nozione di politica 2.0, che non è altro che un modo di dire per identificare un nuovo nuovo modo di fare politica e per distinguerlo in maniera netta dalla politica degli Apparati.

E' un termine che come abbiamo visto si richiama ai computer e ad internet, non è un caso. Negli ultimi anni internet ha conosciuto alcune novità importanti, novità sociali che descriveremo in seguito, che hanno rivoluzionato il mondo intero dal punto di vista sociale e politico. E' una rivoluzione così netta che si dice che internet grazie a queste novità si sia evoluto da web 1.0 a web 2.0. La politica 2.0 utilizza queste novità.

Vi sembra roba da internauti, qualcosa di futuribile? per dirvi quanto sia attuale questo tema sappiate che negli Stati Uniti l'editore del New York Times prevede di smettere di stampare il giornale cartaceo e di andare avanti con la sola versione online entro il 2012.

Approfondiamo ulteriormente il tema di questo incontro, e facciamo un raffronto fra l'informazione prodotta dalla TV e dai giornali con quella prodotta da internet, poi vedremo un esempio pratico.

Domandiamoci: la TV ed i giornali fanno informazione? Come? Su questi media le informazioni sono filtrate dagli editori, il cittadino vede o legge quello che loro scelgono di pubblicare.

Questi editori potrebbero anche fare informazione, e magari in altre parti del mondo la fanno anche, ma da noi mancano aziende ad azionariato diffuso, la proprietà rimane in mano a editori, pochi e per giunta politicizzati.

Molti fatti scomodi sia per la sinistra che per la destra rimangono nei cassetti o vengono distorti, da qui si dice che l'informazione offerta dai media tradizionali sia asimmetrica.

Alcuni esempi:
Questi fatti avrebbero influenzato l'opinione pubblica e che invece sono stati taciuti.

Quando non puoi informare allora fai intrattenimento, o è bianco o è nero, non ci sono vie di mezzo. I media tradizionali in Italia fanno quindi intrattenimento.

Internet non è di per se sinonimo di informazione libera, se una persona attinge alla informazione dai siti online delle testate giornalistiche o sulle home page dei vari msn o tiscali per fare un esempio, poco cambia rispetto al modo di produrre informazione propinato dai vecchi media, perché il tutto è gestito all'antica, con editori che dicono ai capi redazione i fatti da pubblicare.

L'informazione è sui blog.

Cosa è un blog?
Il termine sta per "diario in rete", è un luogo virtuale dove persone lontane fisicamente ma vicine ideologiacamente possono stare insieme, condividere pensieri, esprimere liberamente la propria opinione.

Esistono vari tipi di blog, quelli che a noi interessano sono i blog di attualità, usati da molti giornalisti per dare voce alle proprie opinioni su argomenti di attualità o su fatti di cronaca, fatti che non trovano spazio sui giornali (è un sunto della definizione di blog di Wikipedia).

Sono molto conosciuti anche i blog politici, dove il politico tenta di interfacciarsi con i cittadini (ne ha uno anche il nostro sindaco).

Sui blog l'informazione è libera, democratica e simmetrica, perché?


  • Libera perchè non ci sono editori e capi redazione che tracciano linee politiche. I blog sono personali e la decisione del se pubblicare o meno un articolo è in mano al giornalista, o allo scrittore, o al politico e solo a lui, perché il blog è suo personale. Questa libertà data dalla mancanza del guinzaglio degli editori fa si che le informazioni cassettate o manipolate dai vecchi media possano riaffiorare su internet.
  • Democratica perchè c'è una interazione fra chi pubblica l'articolo e chi lo legge. Ciascun  lettore può rispondere e dire a chi ha pubblicato l'articolo se è d'accordo o meno. Questa risposta appare materialmente sotto l'articolo, continuandolo organicamente. Questo divenire leggibile fa si che anche il commento sia sottoposto alla eventuale condivisione degli altri lettori.
  • Simmetrica perchè la libertà di informazione crea competizione, i lettori seguono soltanto i blog che pubblicano fatti nella loro interezza, i blog che filtrano le notizie alla vecchia maniera non sono utili e quindi non li segue nessuno.
Gli esempi che facevo prima, li ho trovati tutti sui blog e non sui media tradizionali, molti non sono opinabili perché sono dei filmati.

I blog sono democratici anche dal punto di vista di chi pubblica i contenuti. Chiunque lo può fare, basta iscriversi ad un sito specializzato, ad esempio Blogger, e dopo 5 minuti si è in grado di avere un blog personale. Inoltre, cosa che ha senza dubbio facilitato il progressivo prosperare dei blog, il tutto è gratis, basta avere un computer e l'accesso ad internet.

internet dunque è informazione.

Sui blog non si trovano soltanto articoli scritti, sempre più spesso troviamo filmati, si sta passando dalla forma scritta ai video, questo rende più friubile l'accesso alla informazione da parte dei lettori.

Siamo giunti così alla ultima parte dell'incontro, la domanda è:

Come raggiungere questa informazione? come trovare i blog di nostro interesse dispersi nell'oceano di internet? 

Trovare un blog è semplicissimo, basta andare su un motore di ricerca tipo Google o simili, poi digitare il nome del giornalista preferito e vedere se ha un suo blog, lo hanno quasi tutti.

Da qui le strade sono due, o si mette il blog scelto fra i preferiti, ma in questo caso non veniamo avvertiti quando il blog pubblica un nuovo articolo, oppure si utilizza un aggregatore di notizie, che risolve questo inconveniente.

vediamolo in dettaglio.

Grazie agli aggregatori oggi possiamo leggere gli articoli pubblicati dai vari blog come se si stesse leggendo un normale giornale di carta.

Ma cosa è un aggregatore di notizie? è un programma gratuito, lo si può scaricare sul compiuter o lo si può sottoscrivere su internet, tipo la posta elettronica di Tiscali o di Hotmail.

Cosa fa un aggregatore di notizie? raccoglie gli articoli pubblicati dai vari blog sparsi su internet, li rende esteticamente uniformi e li dispone in fila in una unica schermata, creando così uno spazio di consultazione unico, in un notiziario personale, dove articoli appartenenti a blog diversi appaiono leggibili impaginati come su di un giornale.

Come si fa a dire all'aggregatore quali blog seguire? basta copiare nell'aggregatore l'indirizzo internet del blog, oppure cercare sulla pagina un rettangolino arancione con su scritto RSS e premerlo. Da quel momento l'aggregatore si collega regolarmente al blog scelto. Ogni volta che uno dei blog scelti pubblica un nuovo articolo, l'aggregatore ce lo mostra nella sua schermata.

L'innovazione è notevole perché mentre prima era il lettore a dover vedere se c'erano nuovi articoli sui blog, ora sono i nuovi articoli che vengono da noi, non c'è più bisogno di fare un lavoro dispersivo andandoli a cercare tutte le volte per i vari blog, ci pensa lui

Quindi: giornalisti liberi più aggregatori di notizie uguale informazione simmetrica. Vi lascio alcuni nomi, Oliviero Beha, Alessandro Gilioli, Gad Lerner, Gianni Minà, jacopo Fo, Paolo Barnard, Massimo Fini e molti altri.

Concludo, il problema secondo me è lo spazio democratico che si restringe, intendendo per spazio democratico lo spazio fruibile senza restrizioni da qualsiasi cittadino. Quando mettono un parcheggio a pagamento dove prima era libero, quando i pediatri smettono di venire a visitare il bimbo a casa, quando devi pagare il ticket all'ospedale e la volta prima era gratis, la scuola pubblica dissanguata, il precariato, quelli sono spazi liberi persi, sono sconfitte sociali. Tramite internet abbiamo la possibilità di riconquistare praterie di spazio democratico, perchè internet ci da a tutti l'occasione unica di informarci e di organizzare.


Grazie a tutti.




QUI trovate l'iter organizzativo dell'incontro

18 maggio 2010

Incontro:"Politica 2.0: Come trovare su internet quello che non ti dicono giornali e tv"

Pubblico il volantino ed il comunicato stampa relativo all'incontro "politica 2.0: Come trovare su internet quello che non ti dicono giornali e tv" da me organizzato.

QUI trovate il testo del mio intervento
QUI trovate l'iter della organizzazione dell'incontro



COMUNICATO STAMPA
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La Commissione Informazione della Circoscrizione 3 di Livorno comunica che il giorno martedì 18 maggio 2010 alle ore 12:00 nei locali della Circoscrizione 3 di Via corsica, 27 si terrà la conferenza stampa in merito all'incontro :

"POLITICA 2.0: COME TROVARE SU INTERNET QUELLO CHE NON TI DICONO GIORNALI E TV"

L'iniziativa avrà luogo il giorno venerdì 21 maggio alle ore 21:00 presso la sala conferenze della Circoscrizione 3, in via Corsica, 27.

Segue breve descrizione dei temi trattati dall'incontro :

Quanto è importante l'informazione? la tv ed i giornali in Italia fanno informazione? come? e nel resto del mondo? è possibile accedere ad una informazione libera, democratica e simmetrica tramite internet? quale è il modo migliore di accedere alla informazione utilizzando il computer? A queste domande cercheremo una risposta. Seguirà la proiezione di un cortometraggio in prima visione .
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