22 novembre 2013

La "sinistra" di un paio di posti a tempo zero

Camila Amaranta Vallejo


Per il bootleg di Niki Vendola e per un Civati che non fa prezzo, c'è una ragazza, vedi fonte in calce, venuta su da dove si deve venire, ovvero dalle università, che fa sognare.

Se traccio una riga e sommo le buone con le cattive notizie di questa settimana, il saldo e' comunque positivo, tanta è la fiducia che ripongo nell'esempio di questa ragazza per il mondo intero.

Ed è da sottolineare anche il luogo di partenza di questo segnale, il Paese dove tutto ha avuto inizio, prima di Reagan e della Thatcher, quello dei Chicago Boys. 

Adesso c'è questa ragazza, eletta deputata nel parlamento cileno da una manciata di ore.

#camilavallejo

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16 novembre 2013

Cirocscrizione 3 - la conferenza stampa del gruppo consiliare Sel su emergenza abitativa e edilizia volumi zero

Ricca conferenza stampa questa mattina, presenti tutti gli organi di informazione locale (è mancata soltanto La Nazione).

Motivo della convocazione la presentazione alla stampa della nostre due ultime mozioni, la prima relativa all'emergenza abitativa, che abbiamo messo in parallelo all'avvicinarsi del semestre bianco (i sei mesi che precedono le amministrative) e al successivo obbligo per l'istituzione circoscrizionale del compimento dei soli atti di normale amministrazione.

In pratica, dato il rarefarsi della attività istituzionale, alla quale seguirà il termine per la nostra città dell'esperienza sul decentramento, chiediamo che i locali della nostre struttura siano donati a un'ente che tuteli i nostri concittadini che si trovano in stato di temporanea emergenza abitativa.

Ci riferiamo ad esempio ai casi di separazione matrimoniale (la nostra città è ai primi posti della classifica nazionale) e nella fattispecie al coniuge che, rimanendo senza la casa e magari anche senza le finanze necessarie a prendere un appartamento in affitto, troverebbe un tetto temporaneo dentro alle strutture della circoscrizione 3.

La fattispecie è comunque assai ampia e copre un caleidoscopio di casi in cui la vita riserva ad alcuni di noi la spiacevole sorpresa di ritrovarsi senza un tetto dove dormire.

Crediamo che lo Stato di diritto debba cautelare le parti più deboli, specie quando le strutture ci sono e non vengono utilizzate.

La seconda mozione chiede, per il territorio della circoscrizione, che ricordo ricalca i perimetri dei borghi San Jacopo e Cappuccini e del quartiere Fabbricotti, gli ormai famosi "volumi zero", ovvero lo stop a nuove costruzioni e il ricorso alla valorizazzione di quanto esistente, sia riguardo l'edificato, sia per i pochi spazi lasciati liberi dalle colate di cemento.

Il territorio è infatti massicciamente cementificato, una gran parte del costruito è inabitato e la crisi edilizia ha tutte le caratteristiche per definirsi strutturale, che senso ha continuare a colare cemento? meglio valorizzare socialmente i pochi spazi rimasti. Butteremo l'occhio anche al deposito dell'Atl di via Meyer, che a breve dovrebbe essere dismesso, vorremmo fossero i diretti interessati, chi orbita attorno a quella zona, a decidere il futuro utilizzo.

Quest'ultima mozione sarà discussa al prossimo consiglio giovedì 21 alle 18:00.


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6 novembre 2013

Una proposta per le amministrative, fuori la politica dalle giunte

la Giunta comunale di Livorno

La giunta, prendo in esame quella comunale, è un organo istituzionale che ha il compito fondamentale di governare la città. Si tratta di un vero e proprio Governo in salsa locale composto dal sindaco e dagli assessori.

Dalle cronache accumulate durante questa legislatura, osservate relativamente da vicino (ultimo caso le scandalose rotonde di viale Nazario Sauro e la proposta Sel, partita dalla circoscrizione 3 e arrivata in comune a opera del capogruppo con l'umile apporto del sottoscritto) mi sono accorto che questa istituzione è oggi ammorbata da una strana malattia degenerante, contratta a seguito della convivenza con gli organi politici della istituzione comunale.

Questa vicinanza ha fatto si che la figura tecnica dell'assessore sia stata ibridata con un'altra piu' marcatamente politica, mutazione davvero ridondante, data la presenza dentro alla istituzione delle due figure del sindaco e del consiglio comunale, entrambe già discretamente politiche per conto loro.

Fatto sta che oggi gli assessori vengono scelti dal sindaco sentiti i partiti che compongono la coalizione che lo ha espresso, che nove volte su dieci propongono figure "note" distribuendosele in millesimi ripetto al peso specifico uscito dalle urne.

Vengo al punto, la domanda che mi pongo è: che senso ha ammantare con la politica questa figura tecnica? 

Ovvero tecnico per tecnico, ma non è meglio trovare, per un ruolo di tale importanza per la comunità, un esperto assoluto piuttosto che limitarci "al meglio pezzo" uscito delle botteghe dei partiti?

Ma non è poi partitocratico (anziché democratico) obbligare la cittadinanza alla vessazione di farsi amministrare da una persona relativamente competente, dato il ristretto bacino offerto dalla politica, solo per soddisfare procedure che niente hanno a che fare con l'interesse pubblico?

Perché il rischio indotto si  manifesta talvolta con l'assoluta pochezza del personaggio "offerto" dal sistema partitico, che è tale da finire addirittura col mettere in pericolo l'intera cittadinanza, il tutto con buona pace dello stuolo di tecnici che corredano l'assessorato.

Secondo chi scrive sarebbe molto più sensato lasciare che la direzione politica rimanesse nelle sole mani del sindaco, che è la persona deputata dai cittadini a dirigere la politica locale, e scegliere gli assessori fra le eccellenze, locali e non, offerte dal mondo accademico (magari limitandosi alle università pubbliche).

Il beneficio sarebbe notevole, e non si limiterebbe al balzo in avanti della intera comunità, reso possibile dalle maggiori competenze dei relativi apparati dirigenti, ma si estenderebbe anche ai benefici contingenti indotti dalla rimozione della conflittualità partitica legata agli assessori, dovuta alla estirpazione dei ricatti e delle lotte da pollaio offerti sulle scene della politica verso l'operato dei vari assessorati.

A me i benefici di questa scelta sembrano evidenti, qualora la cosa trovasse conferma oggettiva il secondo passo consisterebbe nel riuscire a togliere queste poltrone ai Partiti, e uno dei modi per riuscirci potrebbe passare attraverso la proposta di questo sistema durante il prossimo giro delle amministrative.

Sarebbe cosa dolorosa?

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2 novembre 2013

Cancellieri e Lanzillotta, contestualizzate.

Tutti sanno che la Cancellieri è una fedelissima di Mario Monti, anche la Lanzillotta lo è, e quel triangolo col figlio e i Ligresti l'avevo letto già da almeno sei mesi, e aveva dato scandalo quel giusto, tanto per dire, neanche una giustificazione, per non parlare del prologo fra Monti e Casini.

E quindi la sintesi sistemica è che siccome Monti ha sgambettato Berlusconi col voto palese allora lui pareggia montando col contributo dei Ligresti questa sburianata mediatica per indebolire Monti. E chissà poi cosa avranno ottenuto i Ligresti come contropartita!

Veramente comico infine l'orrore della Cancellieri, la paladina dei carcerati anoressici. L'oblio, come tanti, tutti quei lustri passati sugli scranni dorati, s'era dimenticata in cosa affondano la loro base. E adesso che lo scranno cade è corsa d'istinto ad artigliarsi sul punto più distante dall'inevitabile.

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#cancellieri


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