Ad un'osservatore attento i moti di protesta del 14 dicembre un'effetto lo hanno già ottenuto, comici, scrittori e giornalisti, fino ad oggi paladini della libera informazione, hanno chi più chi meno stigmatizzato gli atti di violenza, sorvolando sui dubbi circa gli attori di questi fatti e dispensando invece consigli ipocriti da comare, secondo me buoni soltanto a non generare scontento fra la pletora dei rispettivi followers. La bontà dei fatti del 14 dicembre sta in questo, nel riallocare nelle relative nicchie politiche chi fino ad ora ci è rimasto simpatico solamente perché anti berlusconista. Il segnale, forte, è che dopo vent'anni di nichilismi stiamo assistendo sterefatti ai primi bagliori di un nuovo giorno, dove a renderci differenti sono finalmente le ideologie e non la condivisione o meno dei comportamenti di un singolo individuo.
Andrea Petrocchi
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