1 dicembre 2011

A "loro" spetta il futuro

Sergio Marchionne con Barack Obama

Il primo di settembre del 2009, nel bel mezzo dello scandalo sulla eredità del nonno Gianni, un John Elkann appena intimidito dalle telecamere chiudeva l'intervista sbazzicando un sonoro «A noi spetta il futuro», frase sibillina.

Da allora sono passati due anni e poco più, e gli Elkann, da bravi imprenditori quali sono, hanno riacciuffato il controllo di quanto spettava. Da qualche mese non sono neanche i soli, migliaia di famiglie infatti si sono sedute sullo stesso ramo degli Elkann e da li mirano feconde vallate.

La notizia è che l'Ad della Fiat, il canadese Sergio Marchionne, è riuscito nell'impresa di salvare dalla cassa integrazione migliaia di posti di lavoro.

Ma non qui da noi, in Canada. La nuova Lancia Thema (che di nuovo non ha che l'emblema sul cofano, dato che è la vecchia Chrysler 300 del 2004) da pochi giorni sul mercato, viene prodotta a Brampton, Ontario.

Due suggerimenti, il primo per Marchionne, fossi lui mi candiderei alle prossime politiche, in Ontario, dove ha tanto da raccogliere. Il secondo è per noi italioti. La nuova Lancia Thema, figlia di una macchina da magniaccia progettata dagli americani quasi dieci anni fa, è un prodotto da boicottare, in nome degli stabilimenti chiusi qua da noi.

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2 commenti:

  1. Mi spiace da la devo contraddire. La nuova Thema non è una semplice Chrysler 300C del 2004). Con l'arrivo di Fiat la qualità generale del gruppo Chrysler è migliorata. Consumers Report, la bibbia di tutti i consumatori americani, ha reputato la nuova 300C come una vettura eccellente e da un punteggio di 64 della precedente generazione (che tra l’altro la prima generazione è stata una delle auto che ha ricevuto il maggior numero di premi al suo debutto) è passata ad un punteggio di 80.

    Riguardo alle altre cose non posso dire niente. La perdita di un lavoro porta a gravi squilibri all'interno della famiglia e poi quando chiude un impianto trovarne un'altro diventa quasi impossibile.
    Ma tant'è che se i sindacati non accettano contratti che prendono ispirazione da quelli di Toyota e Volkswagen, qui in Italia nessuno si permetterà mai di aprire un impianto.

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  2. Credo si possa tranquillamente parlare di un restyling, quindi di un aggiornamento di un progetto nato all'epoca delle torri gemelle o giù di li. Secondo me serviva riportarlo anche sulla reclame, sa, per avvertire i gonzi.

    La "bibbia dei consumatori americani" non la conosco, se è "la bibbia" è anche il main stream, e quindi ha un capo redattore che risponde a un proprietario.

    Riguardo i sindacati la mia risposta è questa http://it.wikipedia.org/wiki/Articolo_18_dello_Statuto_dei_Lavoratori

    Saluti

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