1 agosto 2011

Sinistra e destra - le estrazioni «social» e «liberal» democratiche


Le chiamiamo coalizioni di centro sinistra e centro destra, ma cosa identifica questi due schieramenti politici? Cosa propone il centro sinistra e cosa il centro destra? Se la parola «centro» è univoca, cosa vuol dire «sinistra» e cosa «destra»? Sono parole politicamente piene? Come posso identificare politicamente una persona che mi dice «Io sono di sinistra!» Me lo sono chiesto molte volte, risposta: Syntax error, si può fare di meglio.

Nel Norden ci sono i social democratici e i liberal democratici. C'è una repubblica (dal latino res publica, ovvero cosa pubblica) che delimita lo spazio politico al cui interno i partiti devono essere obbligatoriamente democratici (il termine deriva dal greco démos (popolo) e cràtos (potere) e significa governo del popolo). La differenza fra i due schieramenti la fanno le due parole «social» per chi preferisce uno stato sociale coeso, servizi pubblici, ma anche tasse più elevate, e «liberal», per chi invece desidera una democrazia più leggera, è disposto a sopportare un tessuto sociale sfilacciato, un maggiore spazio alle privatizzazioni, e tasse più basse. Stop, finito qui. Potremmo suddividere ulteriormente al di qua e al di la fra Partiti laici e Partiti per quelli chi non hanno capito che la religione è un fatto privato, ma tutto considerato, le parole «social» e «liberal» non definiscono meglio i contenuti rispetto a «sinistra» e «destra»?

Adesso facciamo una bella trasposizione ed inquadriamo il Pd nel sistema svedese, ovvero: il Pd, partito di centro sinistra, è un partito social democratico? Senza stare alle dichiarazioni, stiamo ai fatti: Un esempio attuale, le sue posizioni di questo partito a monte e a valle del referendum del 12 e 13 giugno 2011: All'interno del partito nessuno è mai impazzito per questo referendum, è stato infatti accantonato al momento della raccolta delle firme (perché «Se non si raggiunge il quorum facciamo un favore a B.») ed è stato abbracciato (freddamente) solamente a ridosso del voto, quando ormai era chiaro il successo, perché nella stanza dei bottoni qualcuno ha aperto la finestra, ha ascoltato la base del partito, ed ha avuto paura. E dopo? marce forzate per completare le liberalizzazioni in corso, con le orecchie turate di cera per non sentire i mugugni di tutti quelli che indicano le percentuali bulgare uscite dai seggi. Ma ripercorriamo la frase appena conclusa ed occhio ad una parolina, «liberalizzazioni». Il welfare leggero, ma questo è un concetto cardine del liberal pensiero! A questo punto la domanda è d'obbligo: che c'azzecca il Pd con i social democratici? E non veniamo fuori con questo.


#pbersani
#idvstaff
#sinistra

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