24 maggio 2013

Come sono andate a finire le mozioni su Largo Vaturi e via Accademia Labronica

Questo post segue quest'altro.

Il consiglio di circoscrizione del 20 maggio scorso, dinanzi a una folta rappresentanza di concittadini, ha ratificato all'unanimità due atti presentati dal nostro gruppo consiliare.

Il primo, su via Accademia Labronica, raccoglie e veicola istituzionalmente le lamentele dei residenti, sia riguardo lo stato dei due controviali che del parcheggio. Il consiglio fa sua la richiesta di maggiore manutenzione dell'impianto stradale, e della trasformazione in stalli del vialino di scorrimento interno al parcheggio, opera che porterà in dote una maggiore capienza della struttura. 

Il secondo atto, presentato dal compagno capogruppo, verte invece sui parcheggi di Largo Vaturi, che la nostra amministrazione voleva trasformare in parcheggio a pagamento. La nostra mozione viene emendata con la richiesta di trasferire i parcheggi a pagamento, chiesti dai commercianti, lungo il tratto di viale della Libertà che corre fra l'incrocio dei Palazzi Rossi e piazza Aldo Moro, lasciando la fruizione del parcheggio di Largo Vaturi ai soli residenti dotati di lettera.

A nostro avviso lo spostamento dei parcheggi a pagamento sull'arteria di viale della libertà soddisferà le esigenze di molti esercizi commerciali, ed eviterà la congestione di Largo Vaturi, dove peraltro insistono solamente un bar e un ortofrutta.

SEL ha sottolineato la complementarità dei due interventi, difatti i nuovi posti auto rinvenienti dalla trasformazione del parcheggio di via Accademia Labronica saranno utilizzabili dagli abitanti di viale della libertà, i cui parcheggi saranno destinati ad esclusiva sosta a pagamento. 

Si rimarca infine la bontà della politica democratica, quella fatta sul territorio, la ricerca di un preventivo dialogo con i residenti, dal quale emergono spesso elementi fondamentali, quelli intuibili soltanto quando ci si rapporta con chi vive sul territorio.

La nostra politica guarda alla strutturale necessità di un impianto istituzionale capillarizzato, in grado di valorizzare le proposte dei territori, impianto diametralmente opposto ai liberalismi di chi intende la democrazia con la logica del conto profitti e perdite.


Fonte

@andreapetrocchi

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