14 ottobre 2013

La politica italiana e quella folle corsa verso il centro

La campagna elettorale, stando a questi primi stadi iniziali, mi ricorda le turbe mentali della comare che mira al riscatto sociale provando a sistemare la figlia con il rampollo bene della borgata. 

Tentativo virtuoso quello del riscatto sociale, ma il tramite è davvero censurabile.

Stesso errore per i machiavellisti di turno, che mirano agli accordi con quelli più "al centro" (più a destra) di noi dimenticando che fra gli effetti di tali accordi ci sarà sicuramente una sconfessione in qualche ambito della nostra politica, i cui effetti saranno la perdita di fiducia dei nostri elettori, così come il frutto della trama tessuta dalla comare porta in caso di successo a un matrimonio infelice.

La sinistra, per come la vedo io, dev'essere permeata da un qualcosa di erotico, quello della sinistra erotica non è un termine di mia invenzione (credo sia di Bertinotti) ed ha a che fare con il fuoco interno che la nostra politica dovrebbe accendere nei nostri elettori, che non ha a che fare con i freddi calcoli della ragione. 

Ma il nostro lessico politico è lontano mille miglia da questo - per alcuni censurabile - concetto. 

Avremo un matrimonio triste, vinceremo, scontentando con gli accordi la base elettorale, oppure resteremo fedeli a noi stessi, senza diventare il solito melting pot ideologico, restando fiera e baldanzosa minoranza e opposizione?

In questo credo possa aiutarci la definizione stessa di partito politico, che è quella di "parte" la rappresentanza di quella parte che la vede come noi, questo in antitesi sui machiavellici calcoli finalizzati alla diluizione della base votante.

Non è quindi il fine a giustificare i mezzi, ma i mezzi a giustificare il fine.

Sia a livello nazionale che locale c'è una nutrita base elettorale, colta e "di sinistra" che sono anni che telegrafa alle stelle interrogandosi circa l'esistenza di un qualcosa degno della loro rappresentanza, quel qualcosa saremmo noi, nella nostra versione erotica. 

Ma quale centro poi, che è un' invenzione tutta italiana, quello che noi chiamiamo centro nel resto del mondo si chiama destra.
#cantieresinistra

@andreapetrocchi
SEL Livorno http://www.livornosel.it/
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