3 agosto 2013

La scatoletta rossa e il giocattolo dell'eroe dei cartoni animati

C'é questa scatoletta rossa di cartone, che contiene una confezione più piccola, dentro alla confezione più piccola c'è un hamburger.

Poi c'è il giocattolo dell'eroe dei cartoni animati, il ragazzo lo mette in piedi sopra alla scatoletta rossa.

Il tutto è posto bene in vista nella vetrina che da sul corso, il panino e il giocattolo fanno parte di un unico "pacchetto", non si possono vendere separatamente.

Passa un bambino, sarà sui tre anni, è mano nella mano ai suoi genitori, la scatoletta rossa è un faro acceso puntato a catturare il suo sguardo, che sale interrogativo fino a riconoscere il giocattolo dell'eroe dei cartoni animati.

Il bambino palpita davanti alla vetrina del fast food, sorride e indica col ditino il giocattolo dell'eroe dei cartoni animati.

I genitori provano a staccare il bambino dalla vetrina, prima amorevolmente poi con un po più di decisione, ma l'operazione è destinata a fallire, il bambino ha abbandonato il suo sorriso iniziando a singhiozzare.

A questo punto i genitori hanno due opzioni: la prima, portare via il bambino di lì, viene scartata a causa di quel refuso ancestrale che rende impossibile per un genitore resistere al pianto del proprio bambino.

L'unico modo per risolvere il problema è entrare nel fast food e comprare quel giocattolo, ma quel giocattolo fa parte del "pacchetto" e per prenderlo devono comprare per forza anche il panino.

Nella sala ci sono una dozzina di tavoli, la metà è occupata da bambini che giocano col giocattolo dell'eroe dei cartoni animati osservati dagli sguardi fra il divertito e il rassegnato dei loro genitori.

Genitori a cui, per lo più, manca il guizzo che scaturisce riflettendo su questa situazione, che da qualche parte a un certo punto c'è stato chi, con cinismo e creatività, per fare soldi si è reso disponibile a sfruttare le loro ancestrali e amorevoli debolezze per trasformare il loro figlio in un nuovo cliente.

E che questo, l'arrivare a consentire di far business in questo modo, è lo specchio dei nostri tempi, che ci vogliate credere oppure no.


Fonte

@andreapetrocchi

SEL Livorno http://www.livornosel.it/

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