4 aprile 2013

Andiamo alle elezioni anticipate. Ce lo dice Matteo Renzi

Questo articolo è uscito su "Sinistra Ecologia e Libertà di Livorno"

La politica italiana di oggi vive giorni incerti, una situazione, quella uscita dalle elezioni, davvero molto imbarazzante.

In questo stallo, dove nemmeno il presidente della Repubblica osa muovere un pelo, nel panorama dei politici italiani una carta è appena uscita dal mazzo.

La carta in questione è quella di Matteo Renzi, e la sua fuga in solitaria ci suggerisce alcune riflessioni:

Innanzi tutto quello che di questa fuga fa da sfondo, il mainstream, fra tutte le cime dalle quali proferire il proprio dogma è stato scelto il picco più visibile, il programma "Amici".

Sempre riguardo lo sfondo: il famoso teorema della sciampista di Chicago (quella che fa vincere le elezioni ai presidenti americani), l'apparizione è avvenuta nel programma nazional popolare per antonomasia, si è scelto quindi di intercettare l'italiano medio, meramente il livello sul quale, in chiave elettorale, si addensa il maggior numero dei cervelli del nostro stivale, gente che, per nostra grande sfortuna (e con grande colpa dello Stato) guarda le puntate della De Filippi, e lo fa come quella mucca che guarda sfilare il treno che passa oltre la staccionata (cit. S.Ventura, che a sua volta l'avrà ripresa da qualche parte).

Tanto per dire, se il livello medio italiano fosse stato sintonizzato sui Wu-Ming l'economia tedesca ci farebbe un baffo, e il famoso spread sul Bund sarebbe girato al contrario, perché la gente avrebbe votato con coscienza.

Punto terzo: l'apparenza, come si è vestito e le ovvietà prodigate dal nostro durante il programma. L'apparizione di Matteo Renzi da "Amici" è stata ben organizzata, tutto è stato tarato sulla platea televisiva.

Il fine: che cosa ha mosso gli spin doctor di Renzi? L'essere giunti a constatazione che lo stallo istituzionale ha buone possibilità di sfociare in elezioni anticipate, e in questa ottica la tattica migliore da giocare è l'anticipo (come dicono gli americani, il primo ad arrivare sul mercato avrà maggiore visibilità).

Fino a qui è tattica, nel senso che questo anticipo poteva essere giocato in molti modi diversi.

La politica riguarda invece il come si è deciso di giocare questa opportunità, cosa che abbiamo appena analizzato.

Altro suggerimento: il puntare sulle apparenze, lo scegliere la via dell'elettorato "molle", lo spacciarsi come un loro simile, è una evidenza tacheriana, al di la delle sedicenze, siamo parecchio a destra, non sarà il giovane Renzi quello che ci strapperà dall'orribile refrain degli anni ottanta (e comunque anche Hitler è stato giovane, meglio girare alla larga da questa sinapsi che collega i politici sulla trentina alla buona politica, Chewbecca sta a Ian Solo come Renzi sta al padre democristiano).

Ultimissimo spunto di riflessione: la comparsata su "Amici" è stata consentita e quindi congeniata. Se davvero avesse leso gli interessi politici della proprietà della emittente col cavolo che il nostro giovane rampollo sarebbe apparso dov'è apparso. Questa cosa dovrebbe far meditare molti.

Dal porta a porta col camper alle interviste a effetto in Tv, Renzi importa in Italia il peggior marketing politico a stelle e strisce (roba pesantissima), e miete consensi.

Il peggiore degli scenari possibili si staglia cupo sull'orizzonte, Renzi parla al ventre molle dell'italia, quello stesso serbatoio di voti che ha garantito a Berlusconi anni di prosperità politica. E' il ventre bovino, tanto capiente da garantire il prossimo ticket per Palazzo Chigi.

Che la figura politica di Matteo Renzi, con tutto ciò che ci sta dietro, con gli americanismi, le dottrine tacheriane, l'alveo berlusconista, riesca a raggiungere la sua vetta è cosa ahimè assai probabile.

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#MatteoRenzi
#politica

Fonte

@andreapetrocchi

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