3 ottobre 2012

Un disertore



Questo blog si è occupato raramente di quell'universo che sta alla destra dell'emiciclo, questo per un motivo fondamentale, perché, nel mio piccolo, mi pare al momento prioritario cercare di riordinare le idee a sinistra.

Avvolte però, leggendo e più di rado ascoltando la tele, capita di trovarsi fra le mani alcuni fatti che sono stati strappati dalla storia, roba che non occuparsene sarebbe come diventare collusi con chi ha operato la censura.

E come disse non ricordo bene chi "Sapere e tacere è molto peggio che non sapere."

Frequentando una libreria ho trovato un bel libro scritto nel 2007 dal giornalista Antonio Ghirelli, intitolato "Aspettando la rivoluzione". Parla della storia della sinistra italiana dall'800 a oggi, non l'ho ancora finito, di solito faccio un orecchio nell'angolo della pagina quando leggo qualcosa di interessante, e il mio libro è pieno di angoli piegati, insomma per me è una lettura interessante. Nel caso a qualcuno interessasse approfondire allego sotto la copertina.


A pagina 92 c'è scritto che Benito Mussolini nel 1901 non rispose alla chiamata di leva e fu condannato per diserzione. Ruscì a fuggire in Svizzera e tornò in Italia solo dopo il 1903, graziato da una amnistia.

Mi sono domandato quanti giovani scelgano le destre extra parlamentari attratti dalla integerrima figura del Dux, figura che alla luce dei fatti si rivela invero un tantino smacchiata con quella grande spugna storica bipartisan (mai visti politici di sinistra stigmatizzare un fatto del genere) che è l'ipocrita teatrino della politica italiana dei nostri tempi.

hashtag
#resistenza
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