3 settembre 2012

#NoRifornimento alcune osservazioni di ordine pratico

Avrei un paio di segnalazioni, tutte riguardanti quanto si sta organizzando su Twitter riguardo il boicottaggio della rete distributiva italiana dei carburanti per cercare di spingere le aziende petrolifere ad abbassare il prezzo medio del cartello, cosa che si sta organizzando dal 15 al 30 prossimi, hashtag #NoRifornimento .

Riporto queste segnalazioni qui su Blogger, poi, come al solito, lancio il sasso nello stagno, linkando questo post su Twitter, così chi lo vedrà e vorrà documentarsi potrà farlo comodamente senza sottostare al linguaggio telegrafico del social network in questione, utilissimo per far circolare le notizie, pessimo quando si tratta di dibattere o argomentare.

Se davvero andremo avanti suggerendo agli automobilisti l'astensionismo lineare su tutta la rete durante i 15 giorni posso tranquillamente anticipare che questa iniziativa si tradurrà in un fiasco, perché la gente deve muoversi, chi per lavoro, chi per famiglia, ha degli obblighi improrogabili che, per comodità o per mancanza di alternative (il servizio di trasporto pubblico locale in molte città italiane è pessimo) passeranno sicuramente avanti alle buoni intenzioni che questo boicottaggio si sta prefiggendo.

Per rendere incisiva questa iniziativa, senza andare a mettere in difficoltà gli automobilisti, basterebbe muoversi "scioperando" in modo lineare per un solo giorno, oppure boicottare i singoli petrolieri a rotazione quindicinale (es. i primi 15 giorni boicottiamo la rete Eni, i 15 successivi la Q8 ecc).

Segnalo inoltre che Twitter, nella sua infinita democraticità, pone il fianco ad una critica: se io fossi l'Eni e leggessi che si sta organizzando una iniziativa del genere, creerei gruppi di pressione per cercare di distorcere la forma, democraticamente decisa, della protesta, per rendere inefficiente l'iniziativa in questione.

Che altro dire, che il 58% del prezzo alla pompa del carburante in Italia è dato dalle tasse, con questo non mi voglio schierare a fianco dei petrolieri (aderisco alla protesta a prescindere dalla forma che prenderà) va comunque ribattuto anche questo aspetto, la tassazione è la più elevata in Europa, e fra le accise figurano ancora quelle per finanziare la guerra in Abissina del 1935!

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NoRifornimento
NoEni

Fonte
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