5 settembre 2012

Lo Stato market maker, la via socialdemocratica per il miglioramento dei mercati e per la rimozione dei "cartelli"


Prendo spunto dal mercato italiano delle polizze di assicurazione per i veicoli, quelle obbligatorie, che da anni ormai ci propina dei prezzi in impennata, veri e propri salassi, molto spesso a tre zeri, un'assurdità.

Anche nel 2012, nonostante il decreto montiano "Salva Italia" chi si è recato in agenzia si è visto servire il solito amaro rincaro, tendenza al rialzo ormai da alcuni lustri, "colpa dei sinistri" ci dicono.

A proposito, nel resto d'Europa queste polizze costano molto meno (i nostri cugini transalpini pare le paghino la metà), e in una Europa unita dalla crisi del lavoro noi europei sognamo (tra le altre cose) uniformi opportunità assicurative.

Ma non vuole essere questa riflessione l'oggetto di questo post.

La domanda che mi sono posto é cosa servirebbe per porre fine a questo ignobile cartello, che anemizza i conti economici della maggioranza degli italiani, togliendo loro centinaia di euro per ogni mezzo della loro famiglia, e da buon socialdemocratico quale sono mi sono risposto come segue.

Basterebbe far entrare nel mercato una compagnia di assicurazioni statale, col compito di fare il giusto prezzo, una figura simile a quella dei market maker che garantiscono la liquidità dei titoli su alcuni mercati finanziari.

Le assicurazioni private si vedrebbero obbligate a livellare i loro prezzi a quelli della compagnia statale per non rischiare di rimetterci tutto il parco clienti.

Questo esempio sarebbe replicabile in ogni mercato dei servizi.

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#economia
#CantiereSinistra

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