2 giugno 2012

La Shoah, gli ebrei, le vittime, i carnefici

fonte Wikipedia

Settant'anni fa la Shoah mieteva i due terzi di una intera generazione, quella degli ebrei d'Europa. Le vittime di questo genocidio vennero prima private della loro libertà, poi del rispetto, dell'acqua e del cibo, e infine della loro stessa vita. Donne, vecchi, bambini, la loro morte permetteva ai loro carnefici l'ultimo degli oltraggi: divenivano infine merce, cumuli di capelli, distese di denti, di scarpe, di occhiali. E infine cumuli di corpi nudi, accatastati, lasciati marcire all'aperto, privati anche della sepoltura.

Quei corpi, quelle ossa, se potessero tornare carne, e vivere, fosse anche per pochi secondi, secondi vigili e memori dell'olocausto. E se potessero volgersi verso i loro discendenti dello Stato di Israele, e vedessero con i loro occhi, gli stessi occhi annientati dall'otraggio della Shoah, il male che questi discendenti causano ai palestinesi, sono convinto che loro, gli ebrei vittime della Shoah, avrebbero parole d'amore per i palestinesi.

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