2 novembre 2011

Crisi: Il peccato originale del signor B.

Questa crisi è un po come gettarsi da un aero senza aver prima letto bene quale leva attivi il paracadute.

Durante questa caduta libera, mentre l'avvitamento e l'orizzonte che si restringe ad ogni secondo ci rendono difficile fare il punto sulla situazione, conviene mettere a fuoco, provare almeno un assetto, porci delle domande. Quale futuro spetta a noi e ai nostri figli? Cosa ci ha condotto in questa situazione?  

Se per la prima domanda l'unica risposta è un sospirato "vedremo", per la seconda, rivolta al passato, di risposte ce ne sono molte. Fra queste ce n'è una che è più degna delle altre: L'inadeguatezza del metodo Berlusconi applicato alle lottizzazioni politiche, ovvero l'aver lottizzato i ruoli di comando accentrando le leve dei ministeri presso la propria scrivania, nella errata convinzione sulla infallibilità della propria rotta. Mettere a capo dei ministeri i nani, le ballerine e le campionesse di fellatio, quando per quei posti di comando nel resto del mondo vengono scelti i migliori laureati usciti dalle migliori università del Paese. 

In molti Paesi la direzione politica la decide il primo ministro, i ministeri sono fucine di idee.

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