12 luglio 2011

Non pagheremo la vostra crisi

Da quanti anni abbiamo i conti in disordine? Dai tempi di Craxi, fanno un ventennio tondo tondo. E in questi vent'anni, quattro lustri di "manovre" di maggioranze di centro-destra e di centro-sinistra, che cosa è stato fatto per diminuire il disavanzo? Politici bramini, Il ministero della Difesa continua a bruciare miliardi di euro in armamenti, quello dell'Istruzione finanzia le scuole d'elite, il ministero dell'Interno gestisce un parco macchine da fare impallidire quello degli Stati Uniti (629.000 auto blu italiane, 73.000 quelle Usa), mentre il Tesoro, feudo delle lobbies monetariste, si oppone alla Tobin Tax, che da sola vale il gettito di una finanziaria. La paura di perdere il voto cattolico porta il governo e quindi lo Stato intero a sottoscrivere placidi accordi con il Vaticano, basti pensare alle agevolazioni Ici o agli insegnanti di religione, retribuiti dal Miur, costo: seicento milioni di euro l'anno. Questo mentre il principale partito di opposizione, il Pd, secondo il quale per la finanziaria serve la coesione di tutte le forze politiche (coesione un corno!) con il dramma greco davanti agli occhi ed il polso del Paese sotto mano, mantiene in vita le province, togliendo allo Stato sette miliardi di euro l'anno, i tre quarti di questi soldi vengono oggi impiegati per il "sostentamento" delle province stesse. Questi comportamenti derivano, secondo me, dal fatto che la nostra attuale classe politica ha ben chiaro dove trovare i soldi: taglieranno lo Stato sociale, vogliono fare un deserto. E' tardi per gli sguardi da bove al di qua della telecamera, è tardi per fare gli ipocriti e parlare di crisi generalizzata, basta guardare i rendimenti delle obbligazioni made in Germany o quelle francesi. Questa comunità è stufa di pagare per le scelte inopportune della sua classe politica, l'era della fiducia è passata da un pezzo, quella della rassegnazione arde sulle braci della miseria nella quale sempre più italiani stanno scivolando, fra privatizzazioni a pronta cassa di beni dello Stato e tagli ai servizi sociali. Basta! Non ci faremo trascinare in un finale da "Cent'anni di solitudine", che paghino loro, e le loro lobbies. 

#crisitalia
#noticket

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