24 maggio 2011

Referendum acqua - l'esempio di Ovaro (Carnia): dal pubblico al privato a costi decuplicati


Un cittadino sperimenta, conti alla mano, i costi della privatizzazione del servizio idrico. L'utenza riguarda una seconda casa: fino al 2006 il gestore del servizio idrico del comune di Ovaro (Carnia) era il comune stesso, e l'utente pagava meno di 10 euro l'anno, l'utente non lamentava disservizi ne problemi di erogazione. Dal 2006 la gestione del servizio passa ai privati, e i costi lievitano di dieci volte, con bollette in costante aumento.

Vale una seria riflessione, soprattutto dentro al seggio. Il 12 e 13 giugno andiamo a votare.

Andrea Petrocchi

7 commenti:

  1. Gli importi pagati con la bolletta coprivano i costi del servizio, in particolare gli investimenti necessari? O si trattava di un prezzo politico, che però poi veniva controbilanciato da tasse maggiori o da minori servizi o peggio ancora da debiti, dovuti al fatto che il Comune doveva continuamente ripianare i costi sostenuti per l'acqua a causa della bolletta troppo bassa?

    Ciò che hai detto non ha alcun senso senza le informazioni di cui sopra, come se io ti dicessi che la mia bolletta dell'acqua è pari a zero e ti nascondessi il fatto che io l'acqua la pago a livello di condominio.

    Non sono per il NO, ma sui referendum sull'acqua si sta facendo un'opera di disinformazione degna di Berlusconi.

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  2. Perchè non hai esteso la tua analisi alla bolletta attuale? Come sono giustificabili i costi ricaricati dai privati, che conti alla mano, è un fatto, sono decuplicati rispetto alla gestione pubblica? sono giustificati da nuovi investimenti sulla rete? e anche se fosse, è giusto che questi costi siano scaricati sugli utenti? Tu hai giustamente allargato la prospettiva, ma hai fornito una visione parziale, e questa è informazione asimmetrica.

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  3. >Perchè non hai esteso la tua analisi alla bolletta attuale?

    Che vuol dire?

    >Come sono giustificabili i costi ricaricati dai privati, che conti alla mano, è un fatto, sono decuplicati rispetto alla gestione pubblica?

    Come ho detto prima, finché l'acqua è rimasta pubblica, i politici ti facevano pagare 10 un'acqua che in realtà costa (per prenderla, trasportarla, purificarla eccetera), diciamo, 80. Ciò significa che il servizio idrico andava in perdita per 70, perdita che veniva ripianata dal Comune con tasse, con tagli di spesa in altri capitoli o con debiti. Una volta affidata l'acqua ai privati, essi non hanno fatto che portare il costo dell'acqua a un prezzo che coprisse i costi (80) cui viene aggiunta una remunerazione di 10.

    >è giusto che questi costi siano scaricati sugli utenti?

    È giusto che il costo del caffé che compri al bar venga pagato da te? L'acqua del caffé deve pagarla il barista? I chicchi di caffé deve pagarli il barista? La tazzina e la sua manutenzione (= lavarla) deve essere a carico del barista? L'elettricità per far andare la macchina deve pagarla sempre il barista? Voglio sperare che la tua sia stata una battuta: ciò che viene speso per portarti l'acqua a casa deve essere pagato da te, mica da Pinco Pallino. Non so se ne hai mai sentito parlare, ma lo scambio di bene contro denaro è una cosa vecchia di qualche millennio, e sia pure sui generis, l'acqua è un bene.

    Ma poniamo che sia come dici tu, che non debba essere l'utente a pagare uno dei costi, diciamo gli investimenti per tenere l'acqua pulita. Chi li dovrebbe pagare? Escludendo l'intervento divino, il pagamento è carico dello Stato, nel caso dell'ente locale. Chi glieli dà i soldi all'Ente locale? Il cittadino con le tasse, cioè l'utente. Tu potrai dire obiettare: perché non farli pagare al privato? Così a occhio perché il privato non ha soldi da buttare, per cui, se deve metterci lui i soldi per farvi avere acqua pulita e non avere nulla in cambio, i casi sono due: o se ne va (e si ricade nel caso pubblico) o resta ma non vi fornisce acqua pulita perché non lo può fare (e a pagare saranno di nuovo gli utenti, sotto forma di diarrea, colera e cose così).

    In breve, se l'acqua costa 80, la devi pagare almeno 80. Se te la fanno pagare 10, gli altri 70 sempre tu li paghi, sotto forma di maggiori tasse, maggiori debiti o minori servizi. (cont)

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  4. >Tu hai giustamente allargato la prospettiva, ma hai fornito una visione parziale, e questa è informazione asimmetrica.

    Chi pone i propri lettori in condizione di asimmetria informativa sei proprio tu. Tu hai nascosto un'informazione fondamentale, ovvero il rapporto fra costi e ricavi del servizio idrico. Tu hai fornito una visione parziale, ovvero hai mostrato solo i ricavi (cioè le bollette) ma non i costi sostenuti dal'azienda. Questo è un gravissimo peccato, considerando che Carniacque fornisce sul suo sito i bilanci dal 2005 al 2010. Li hai letti?

    La prima occhiata conferma la mia ipotesi: in quel comune l'acqua si pagava troppo poco. I ricavi di Carniacque, infatti, non sono decuplicati dal 2005 a oggi, ma sono aumentati di sette volte. Prima di dire "vabbé, non sono dieci volte, sono sette", va considerato che se nel 2005 l'azienda si occupava di 24 comuni, oggi invece di 41, con conseguente inflazione di costi e investimenti.

    Va considerato poi che fino al 2009 l'azienda ha avuto perdite sempre riportate a nuovo, perdite che sono state azzerate solo nel 2010; che la società è partecipata dai comuni, che dunque in futuro parteciperanno ai dividendi (semmai ci saranno, finora no), e se avete buoni amministratori (cosa di cui dubito, visto quanto vi facevano pagare l'acqua prima) li useranno per darvi ulteriori servizi.

    Facciamoci, infine, due risate: Altroconsumo ha verificato in varie città d'Italia il costo annuo dell'acqua per una famiglia di tre persone. Il prezzo più basso viene pagato a Milano (110 euro), la media nazionale è oltre i 200. Leggo che quella bolletta non arriva a 90 euro, e dal tuo post evinco che si tratta di una bolletta annuale. Sei ancora convinto del fatto che tu stia pagando troppo la tua acqua? Ma soprattutto sei ancora convinto del fatto che i precedenti 10 euro fossero un prezzo equo?

    Nonostante tutto, Carniacque vi sta facendo pagare l'acqua meno che a Milano. Dove l'acqua, per la cronaca, è fornita da una SpA di proprietà pubblica. Incredibile, vero? Un privato vi fa pagare l'acqua meno di un pubblico.

    Informarsi prima di scrivere, per cortesia, ché non è bello per uno dell'Italia dei Valori essere più berlusconoide di Berlusconi. Troppo facile parlare a vanvera e fare facile populismo.

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  5. Ti è sfuggita una cosa fondamentale! l'utenza in questione è relativa ad una seconda casa :-)

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  6. >Perchè non hai esteso la tua analisi alla bolletta attuale? Che vuol dire?

    Nel tuo primo commento hai insinuato dei dubbi rigurdo ai bassi costi della bolletta relativa alla gestione pubblica, cosa lecita, è un tuo punto di vista e l'ho rispettato. Hai però dimenticato di rovesciare la prospettiva verso cosa possa giustificare i costi della bolletta nuova, ed hai così fornito al lettore del tuo commento una visione parziale, asimmetrica, sei così uscito dalla informazione e sei entrato in campagna elettorale.

    >È giusto che il costo del caffé che compri al bar venga pagato da te? L'acqua del caffé deve pagarla il barista? I chicchi di caffé deve pagarli il barista? La tazzina e la sua manutenzione (= lavarla) deve essere a carico del barista? L'elettricità per far andare la macchina deve pagarla sempre il barista? Voglio sperare che la tua sia stata una battuta:

    Non è una battuta, sono serissimo, si chiamano clausole.

    >Troppo facile parlare a vanvera e fare facile populismo.

    Parole grosse: io non parlo a vanvera, ho citato un fatto, riguardo al populismo, non sto cercando di rastrellare dissenso, proprio perchè dai fatti si evince che per l'utente i costi, passando dal pubblico al privato si sono effettivamente decuplicati.

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  7. Risposte nel merito non ce ne sono. Le mie obiezioni (specie sulla questione bilanci) vengono dribblate.

    Prendo atto e ti saluto.

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