22 ottobre 2010, da Palazzo Grazioli parte una telefonata alla venticinquenne Barbara Faggioli, una delle inquiline di B.
« Buongiorno, è la segreteria del presidente Berlusconi, noi la volevamo convocare perché è veramente indispensabile la sua presenza per cercare di costruire e verbalizzare la normalità delle serate del presidente Berlusconi. Lunedì 25 a Milano presso lo studio Vassalli alle 17. Deve chiedere dell’avvocato Niccolo Ghedini. »
Ora, questa telefonata non è parte di un romanzo d'appendice inspirato a George Orwell, è agli atti, è reale, è accaduto. Ed è accaduto che l'attuale presidente del consiglio (davvero non riesco a mettere le maiuscole), per mezzo del suo legale, ha chiesto un incontro ad una delle sue escort al fine di impacchettare una balla credibile sulle sue piacevoli notti. Sono così ipocriti che hanno trovato un termine sterile da sostituire alla parola frode.
Grazie a PiovonoRane per la condivisione in rete.
Andrea Petrocchi
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