14 febbraio 2011

Fecondazione assistita: donne trattate come bovini

« Il Ministro della salute potrà chiedere e ottenere informazioni di ogni tipo sulle pazienti che ricorrono alla fecondazione assistita, dai trattamenti cui si sottopongono, ai dati anagrafici, ai cicli ormonali o le caratteristiche delle gravidanze. »
Secondo me siamo oltre la violazione del diritto alla privacy, siamo alla schedatura, qualcosa di molto simile a quanto accadeva nei campi di concentramento. Propongo quindi al Governo di uscire definitamente allo scoperto e di targare le donne che intenderanno ricorrere alla fecondazione assistita con una  etichetta da clippare su un orecchio, propongo inoltre che questa sia sagomata a stella.  
Andrea Petrocchi

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