Ecco un'interessante spaccato che ben rende l'idea di quello che è oggi, fra politica e finanza, il potere forte in Italia. I seguenti nomi siedono nei vari consigli di amministrazione delle aziende (alcune delle quali quotate in borsa) riferibili a Salvatore Ligresti. Vincenzo La Russa, fratello del ministro Ignazio è nel cda di Fondiaria Assicurazioni, mentre Geronimo La Russa, figlio del ministro, siede nel cda della Premafin e di altre tre società minori (Immobiliare Lombarda, Finadin e International Strategy). Tra i consiglieri della Milano Assicurazioni siede invece Simone Tabacci, figlio di Bruno Tabacci, il parlamentare ex Udc oggi con Api, ed infine Luigi Pisanu, figlio di Giuseppe Pisanu (Pdl) siede nel cda di Immobiliare Lombarda.
Le elezioni presidenziali americane ci hanno ormai da anni abituato a identificare i candidati dei due schieramenti politici dai rispettivi slogan, quello di Obama è stato l'ormai celebre « Yes we can » ma già negli anni novanta c'era chi vinceva le elezioni al grido di « It's the economy! » é l'economia che comanda!
Ma torniamo in Italia, osservando questa pletora di prestanome nei consigli di amministrazione di uno dei gruppi più importanti del paese, riesco ad intuire perché sui Ligresti si stia per abbattere un'onda da cinquecento cinquanta milioni di debiti, magari se al posto dei parenti dei politici che contano avessero messo dentro qualche testa pensante proveniente dalle università la situazione oggi sarebbe stata diversa, ma i laureati non portano favori. E' l'italian way, il fare economia appiattiti sui politici, tanto una mano lava l'altra (né l'una né l'altra siamo noi italiani). Da noi gli anni dei buoi davanti al carro sono ancora da venire, ma verranno eccome, quando la politica si renderà conto di aver spremuto tutto lo spremibile e le multinazionali estere verranno a comprare i cocci rotti per due centesimi.
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