11 novembre 2010

Le streghe mediatiche


Diana: 57 anni, casalinga: non esce quasi mai di casa, se è costretta a farlo mette il portafogli in posti strategicamente sicuri, ha paura di subire violenza da parte di un immigrato extracomunitario, casa sua è disseminata di giornali scandalistici. Filippo: 29 anni, laureato in ingegneria, quando la sera rientra da lavoro compie a passi veloci il percorso che separa il parcheggio da casa, troppi immigrati extracomunitari in giro. Filippo cena guardando il TG5. Bastano questi due esempi per spiegare lo stato in cui versa questa società civile dopo trent'anni di istituzionalizzazioni di massa, di istigazioni alla paura, inoculate via etere e carta stampata. Perché alla fine la risposta giusta agli sguardi sgomenti di chi indossa la stessa maschera di Diana e Filippo è uno sguardo uguale, come la risposta ad un sorriso è un'altro sorriso, ma soprattutto perché Diana e Filippo ci indicano che la paura di questi mostri opprime le nostre stesse vite.

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