29 agosto 2010

Aggiornamento circa il problema di villa Fabbricotti

Questo post segue il precedente che trovate Qui.

Ho inviato la seguente mail al Corriere di Livorno :

Informazioni e dubbi circa gli articoli su villa Fabbricotti

Mi chiamo Andrea Petrocchi, sono Consigliere alla Circoscrizione 3 per la lista Di Pietro Italia Dei Valori.

In riferimento ai due articoli apparsi sul Tirreno il 19 e 20 agosto, riguardo i lavori svolti nel parco pubblico di villa Fabbricotti, vi informo che due giorni prima la pubblicazione dei suddetti articoli ho fatto protocollare in Circoscrizione tre atti, che allego (sono Qui), riguardanti le stesse problematiche.

Il fatto che voglio segnalare con questa mia, non è tanto l'informazione circa la pubblicazione dei tre atti, che credo comunque sia giusto riportare, perché rappresenta un tassello in più per quei cittadini che desiderano una informazione più completa e quindi più simmetrica su questo argomento, quello che voglio condividere con i lettori di questo giornale è il seguente :

Mentre nell'articolo del 19 agosto si dava voce alla cittadinanza, che sollevava varie problematiche, una fra tante quella riguardante la nuova recinzione attorno alla grotta sita nei pressi del chiosco sul confine sud del parco, nell'articolo del giorno successivo, che presumo sia opera di un qualche ufficio della amministrazione comunale, non si prende in carico il problema, che è evidente, basta andare e prendere visione della  pericolosità latente di quelle lance, non si ammette l'errore, non si risponde, anzi, l'articolo è invece parecchio fumoso, sembra atto a intorbidire l'informazione, la cancellata è citata come una protezione che mette in sicurezza l'area della grotta.

Tengo per me quel che penso circa quel genio del male che deve albergare nelle tenebrose stanze dell'ufficio giardini, opinione che mi ero già formato in occasione della risposta ottenuta circa l'interpellanza da me presentata riguardo lo scivolo americano installato mesi addietro vicino alla pista di pattinaggio.

Voglio comunque ricordare a questo signore, e dovremmo essere in di più a ricordarlo, peccato constatare che molti di noi siano partecipativamente morti col telecomando in mano, che a Livorno, come nella altre città d'Italia dal 18 giugno del 1946 alla monarchia è seguita la sovranità popolare. I cittadini vanno quindi serviti, invece mi tocca sospettare scenari apocalittici di persone che non possono godere del diritto di frequentare in pace l'unico bel posto rimasto nei paraggi perché questo è stato seminato di ogni tipo di stranezze atte a mettere in pericolo i loro bambini peggio che in un campo minato.


Ho inviato la mail il 22 ma ad oggi l'articolo non è stato ancora pubblicato, per chi volesse chiederne il motivo redazione@corrieredilivorno.it 

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