9 agosto 2012

I non votanti, una insuperabile risorsa per l'establishment dei Partiti

Altro spunto proveniente dalla lettura di Considera l'aragosta dello scrittore americano David Foster Wallace, davvero un bel saggio.

Voglio condividere con voi quanto letto fra pagina 229 e 231, si parla di non votanti, nella misura in cui più una campagna politica è disgustosamente cinica e noiosa più gli elettori tendono a girare alla larga dai seggi, più questo favorisce i voti per il locale establishment, che possiede i voti degli "irriducibili", gruppi che, per dirla come DFW, votano per chi gli viene detto di votare.

E' un paradigma importante. Agli apparati torna utile attirare meno votanti possibile, perché le affluenze basse favoriscono i politici già in carica.

Quindi - conclude DFW - elettori giovani e annoiati dalla politica, che non vi disturbate a votare, di fatto votate per gli arroccamenti dei due principali partiti, i quali, statene certi, stupidi non sono, anzi hanno profonda cosapevolezza di quanto gli convenga mantenervi in una condizione di disgusto affinché il giorno del voto ve ne restiate a casa a vedere Mtv.

Non votare è impossibile. O voti votando, o non facendolo raddoppi il voto di un irriducibile.

CantiereSinistra

Fonte

Nessun commento:

Posta un commento