29 aprile 2012

Attacco frontale a Beppe Grillo

Prima Napolitano, poi Bersani e Casini, a guardare la televisione e a leggere in giro pare che l'abbaiare contro Beppe Grillo sia diventato l'ultimo mantra dei politici nostrali. Attacco frontale, branco compatto bi-partizan, arbitro compreso.

A monte dei guaiti e dei latrati c'è sicuramente la visione di una qualche velina relativa ai sondaggi di voto degli italiani, messa poi in parallelo con i presagi sulla durata residua del presente governo. E da li tutti a tremare sui relativi scranni.

Di questa situazione la cosa che mi fa sganasciare è che questa nostra classe politica, arroccata fra i suoi bodyguards, ha finito col perdere il contatto con la realtà, fra questi bramini c'è difatti ancora qualcuno convinto di avere una qualsiasi referenzialità. Credono di poter influenzare le masse, invece l'unico risultato raggiunto è quello di pagare della ottima pubblicità al comico genovese.

Quella su Grillo è una ammenda fetente, chiesta però dall'ultima fra le persone credibili, che suona quindi come il buon passa parola di una volta.

Insomma, è notte, e in cielo c'è una luna grande così. E c'è una gran cagnara, ululati timorosi volti a questa grossa chiazza lattiginosa, nella speranza che questa invece di schiacciarglisi addosso prenda e se ne vada via.

Che risate quando si renderanno conto della vacuità dei loro ammonimenti, presumo andranno a scomodare il Papa.

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