5 settembre 2011

Oibò, anche il mio Partito ha venduto l'anima al Vaticano

Articolo scritto ai tempi della mia militanza nell'IdV e ad esso riferito.

Faccio due piccole premesse, la prima: io sono un agnostico convinto, uno di quei romanticoni che credono nella esistenza di un Dio, ma che non riescono a legare questo Dio al Vaticano. La seconda: in economia una cosa è il Vaticano ed un'altra cosa sono i cattolici.

Qualche tempo fa i radicali hanno presentato in commissione bilancio del Senato un emendamento per togliere alla chiesa cattolica l'odiosa esenzione Ici sulle sue attività commerciali. Erano in ballo fra i quattrocento e i settecento milioni di euro, tutto gettito fresco per le nostre esangui casse statali.

Sabato scorso questo emendamento è stato in pratica bocciato all'unanimità, e dico in pratica perché la coalizione di centro sinistra, in fuga dalle proprie responsabilità davanti agli elettori, è stata costretta a mettere in atto il solito penoso ed ipocrita teatrino: l'Idv si è astenuta ed il Pd (eccezion fatta per tre suoi deputati, ai quali stringo virtualmente la mano) è uscito.

L'esenzione quindi resta, i milioni evaporano, ed il mio partito compie un ulteriore passo nella direzione opposta a quella dell'Italia reale, quella che dalle assemblee dei movimenti e dai social networks, fino ad arrivare al cosiddetto "uomo della strada" sta telegrafando nello spazio la propria linea politica, in attesa che qualcuno recepisca il segnale. 

Questa gente, cattolica o no, non ne può davvero più di pagare i conti aperti dagli altri, foss'anco il Papa. 

Se per trovare la vita cercando fra le pieghe degli Apparati del Pd le speranze stanno a zero, per l'Idv, Partito nato come movimento dai girotondi della società civile, che con il referendum di giugno ha raccolto le messi di questo patto con la società reale, mi pare sia iniziata una strana esibizione, un Harakiri dinoccolato su un palcoscenico da sala parrocchiale, per sperare di raccattare voti dalle canoniche. 

Un'altra cosa per chiudere: Pdl, Lega, Fli e Udc hanno votato contro l'emendamento, in piena "rappresentanza ideologica" del voto raccolto dai loro elettori.

#idvstaff
#pbersani
#bastasprechi
#bastacasta
#italianrevolution

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