27 giugno 2011

A sinistra, con De Magistris

Se una cosa l'ultimo referendum l'ha dimostrata, questa è senz'altro che andare a cercare voti al centro è un esercizio rischioso, una mano di poker a puntare con una coppia, cerchi il tris, e non arriva mai, chiedere a D'Alema. Se un'altra cosa il referendum del 12 e 13 giugno scorsi l'ha dimostrata, questa è che a sinistra c'è una certa stima per l'Idv, partito visto come il confine destro della coalizione, ma non per questo  percepito estraneo, a causa della lotte, iniziate e sostenute con convinzione, dalla base come dal vertice, non solo a favore della legalità, valore molto caro a sinistra perché egalitario, ma anche e soprattutto per la lotta a favore dei beni pubblici, la difesa della comunità, sentimenti tanto cari a tutti noi. A sinistra c'è un certo affollamento, è vero, i tattici indicano il centro sicuri di trovare spazi per crescere, c'è da domandarsi però quanto di questo elettorato centrista sia costituito da voti mobili, non appartenenti al "do ut des" dello zoccolo duro dei vari Fli, Udc e soci. A sinistra c'è folla, è vero, ma Vendola deve sempre confermare coi voti tutte le belle intenzioni sostenute a parole. Noi no, tutti conoscono la nostra lealtà. Ha ragione De Magistris quindi, barra a sinistra, è li che dobbiamo rimanere.

#demagistris
#sinistra

Fonte      
Andrea Petrocchi

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