Il 17 febbraio del 1992 inizia Mani Pulite. Il 14 magio del 1993 esplode una Autobomba in via Fauro a Roma. Il 27 di maggio dello stesso anno salta in aria una macchina via dei Georgofili a Firenze, muoiono cinque persone, altre 48 rimangono ferite. Due mesi dopo, il 27 di luglio, esplode una macchina in via Palestro a Milano, cinque morti. Un giorno dopo, a Roma, esplodono due bombe, la prima in piazza S.Giovanni Laterano e l'altra davanti la Chiesa di S.Giorgio al Velabro. Il 31 ottobre infine viene posizionata una Autobomba in via dei Gladiatori, presso lo stadio Olimpico di Roma. L'autobomba sotto all'Olimpico non esplode, a causa di un guasto nell'innesco secondo alcuni, a causa di un accordo in extremis con Cosa Nostra secondo altri. Pare che l'auto, riempita con 120 chili di tritolo, dovesse saltare in aria di domenica, durante una partita di calcio. Sarebbe stata una ecatombe. Contestualizzando questa escalation terroristica vediamo che l'attentato di via Fauro accade quasi un anno dopo l'inizio di Mani Pulite. A quel punto, è logico supporre, il vecchio sistema referenziale politico dei mafiosi doveva già essere stato decimato dagli arresti. Il 26 gennaio del 1994 B. scende in campo, da quel momento cessano gli attentati. Cosa accadrà se il prossimo Presidente del Consiglio non sarà gradito a cosa nostra? perché niente vieterà a queste persone di riprendere in mano la loro strategia del terrore. Riuscirà lo Stato ad evitare nuove stragi? In caso contrario riuscirà l'opinione pubblica a non farsi soggiogare dal terrore? Riusciremo mai a vedere la fine di questo tunnel o rimarremo fermi a metà strada? La cura per liberarci da questo cancro potrebbe essere molto dura. Saperlo è già un passo nella giusta direzione.
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