Ho appena finito do leggere questo articolo, una intervista di Caterina Perniconi al parlamentare PD Ignazio Marino, si parla di libera scelta e di testamento biologico. Non capisco perché Marino prima si esprime favorevolmente alla libera scelta per il testamento biologico, poi quando parla di eutanasia si dice contrario. Come è possibile? Riguardo gli atti di libera scelta, quelli che non intaccano le libertà altrui, ciascuno di noi ha posizioni nette, che pongono o meno al centro il soggetto che deve compiere l'atto. Se è vero che la legalizzazione o meno del diritto di libera scelta avverrà normando casi specifici, i favorevoli ed i contrari a questi atti hanno già la loro posizione sul concetto generico e lo applicano poi a tutte le declinazioni sottostanti, senza eccezioni. Sia che si tratti del diritto di un individuo a scegliere adesso quello che sarà di lui quando non sarà più responsabile del proprio corpo o che si tratti del diritto di scegliere di morire piuttosto che continuare a vivere lontano da una esistenza dignitosa il "si" o il "no" sono già dati al momento della valutazione della libera scelta, il "ni", l'essere favorevole a "questo" ma contrario a "quello" equivale a dirsi incinta soltanto un po.
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