6 gennaio 2011

La Fiat

Mi sono documentato sugli Agnelli, non mi sono piaciuti, ma questo Marchionne è peggio, molto peggio, da farmi rimpiangere l'Avvocato, rimpiango addirittura Romiti, rimpiango persino Paolo Fresco. Possiamo tirare avanti senza la Fiat? Potremmo, intendendo noi in quanto Stato, dare da vivere agli operai di Mirafiori, 5.500 famiglie indotto escluso? Marchionne, da bravo amministratore delegato americano (proviene da New Holland) ha studiato bene le sue carte, d'altra parte il lavoro deve essergli tornato abbastanza facile, visto la classe politica a nostra disposizione, la maggioranza, ma soprattutto la cosiddetta opposizione (De Benedetti ha nel portafogli la tessera n°1 del PD). Se avessimo avuto una sinistra unita avremmo potuto inventarci qualcosa? avremmo potuto dire a questa persona cinica ed arrogante di andare ad investire i suoi soldi altrove, che da qui con i ricatti non si passa? cosa avremmo potuto fare il giorno dopo? nazionalizzare? poi? riconvertire? un'altra scissione? capitani di ventura? una cooperativa? Marchionne è la dimostrazione che il mondo gira molto più veloce che qua da noi, e quando uno squalo, abituato a mordere per primo per sopravvivere, capita da queste parti, dove lo squalo più grosso è un pesce palla che va vanti da trent'anni a sovvenzioni statali, lo squalo ci mangia in un sol boccone e finito il pasto ci dimentica e avanti il prossimo.
Andrea Petrocchi

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