- Candidature ad incarichi elettivi scelte dalla base del Partito, e non dal vertice, tramite apposite elezioni primarie, al fine di aggirare, almeno da noi, i clientelismi voluti dalla legge Calderoli.
- In riferimento a dette primarie, va posto contestuale divieto a candidature di tesserati con permanenza all'interno del Partito inferiore ad un anno, questo per evitare che i mercanti di tessere, appena sentita aria di primarie, arrivino, paghino la tessera a familiari ed amici, e si freghino il Partito.
Secondo me queste due proposte rappresentano la via maestra che, se percorsa, permetterà a questo Partito lo sviluppo verso una fase matura, rappresentativa e democratica. Senza questi due passi l'involuzione verso la forma della nana bianca (peso relativo intorno al 3-4% e partito completamente in mano all'Apparto) sarà più di una probabilità. Io ci butto dentro anche un bel cambio di nome, l'uomo-partito non mi convince, sarà perché sono un democratico puro e tendo a preferire l'insieme al soggetto. Riguardo al nuovo nome immagino qualcosa che possa riunire i liberali ed i progressisti.
Andrea Petrocchi
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