La diocesi di Maribor, Slovenia, è riuscita nell'impresa di accumulare in venti anni un buco di ottocento milioni di euro, una vera e propria voragine. Raffrontando infatti l'ammanco della diocesi slovena con i bilanci del Vaticano, scopriamo che quello di quest'anno è stato pari a circa 270 milioni di euro, e che tutto insieme riuscirebbe a coprire soltanto un terzo dei debiti. La causa del dissesto va ricercata nella attuale crisi economica, che pare abbia mandato in rosso gli investimenti del porporato locale (oggi rimosso), che negli anni novanta ha comprato addirittura una banca. I creditori, 30.000 cittadini sloveni, premono ed il fallimento sembra dietro l'angolo. Dal Vaticano trapela velata preoccupazione. Ecco cosa succede a mischiare la finanza con la religione, ma le diocesi non dovrebbero prendersi cura della sola anima dei rispettivi fedeli, o il portafogli non rientra fra le vesti mortali?
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