« E così un bel giorno ti svegli sfebbrato, ti alzi dal letto, prendi le tue medicine dal comodino e le riponi in dispensa.Ora che non servono più il solo guardarle ti ricorda quando stavi male.»Lo avevo già scritto tempo fa, ed i fatti di questi ultimi giorni, lo scoppio della bolla Berlusconi, mi impongono di riproporre questa riflessione. Ci ritorno sopra per il bene del mio Partito, l'Idv.
A proposito di Berlusconi Montanelli scriveva:
« Quell'uomo è una malattia che si cura solo con il vaccino, una bella iniezione di Cavaliere fino a diventarne immuni.»Ora che il berlusconismo è finito, quando il virus tornerà con la prossima pandemia gli italiani si faranno trovare vaccinati.
Il Nostro partito deve molto all'anti-berlusconismo,perché ci ha portato un sacco di elettori, si tratta, per la massima parte, di gente simile ai pidiellini se non addirittura ai leghisti, gente faziosa, democraticamente ignorante, e che vota con lo stomaco.
E' stata una tattica utile (anche se subdola) un machiavellismo che ha pagato, perché è grazie al voto di questi italiani se oggi siamo rappresentati un po dappertutto, sia a livello centrale che in moltissime province e comuni italiani.
Si può discutere sul fatto che il rappresentare questa gente sia stato un bene o un male, come si può discutere se e come sarebbe andata conducendo una politica più "alta", d'alta parte siamo in Italia, e L'Italia, democraticamente, è ancora come un bambino delle elementari.
A prescindere da questo, da sabato sera il nostro investimento su Berlusconi è passato in perdita e dobbiamo liberarcene al più presto, perchè al finire di berlusconi anche l'anti-berlusconismo inizia irrimediabilmente a puzzare di vecchio.
La quota sta già iniziando a scendere, ed una prima conferma la si è vista stasera, quando Mentana, come ogni lunedì, ha dato i sondaggi, l'Idv ha perso un sonoro 0,4% sulla settimana precedente. Mentana attribuisce il calo al tango di Di Pietro sull'appoggio al governo Monti, ma secondo me a monte c'è altro.
I cinesi traducono la parola "imprevisto" con "probabilità": La morte del berlusconismo è quindi una opportunità irripetibile per il Nostro Partito. Quale momento migliore per fare autocritica, per aprire un cantiere, per accumulare energie per uno scatto in avanti, colmando questo nichilismo indotto dalla morte politica del nemico piazzando sulla scena politica nazionale un Idv rinnovato, un Partito finalmente fuori dalla larva, un Partito vero.
Il Pd non uscirà mai dal suo loop, rimarrà per sempre prigioniero della scelta fra essere un partito liberal-democratico o social-democratico. I suoi elettori, quelli svincolati dai suoi "apparati" non aspetteranno in eterno, sono in attesa, si guardano attorno e non trovano niente di meglio.
Dobbiamo abbandonare la forma dell'one-man-party, sostituendo il nome del Presidente con un'altro che aiuti l'elettore di centro-sinistra a trovare la via di casa. Io sogno un bel nome tipo "partito Socialdemocratico", secondo me non ne esistono di migliori.
Dobbiamo poi liberarci delle post-ideologie, ci hanno fatto molto male, quando in politica provi ad accontentare tutti, il risultato è lo scontentare tutti, meglio servire alcuni ma servirli bene, dobbiamo abbracciare alcune tematiche sociali oggi volutamente tenute in un angolo per non rischiare di scontentare qualcuno.
Il ritorno alle ideologie ci metterebbe faccia a faccia con gli elettori del Pd in fuga da #Lettino, da #MatteoRenzi e dagli altri transfughi della balena bianca.
Ho avuto pena per chi al congresso del 2010 propose di cambiare il nome del Partito in "Partito Liberal-democratico", perché questi, i liberali, secondo me, appartengono allo schieramento opposto.
In tutte le cose, non serve fegato, serve intelligenza.
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