Sono stanco di vedere lo spazio democratico restringersi giorno dopo giorno.
Ogni tanto ci svegliamo la mattina e siamo meno liberi del giorno precedente, e nessuno dice niente, e soprattutto tacciono i partiti ai quali abbiamo delegato il nostro potere.
Vedo gli ideali che rappresentano la sinistra lontani da quei partiti che dovrebbero rappresentarli. Da persona di sinistra ritengo la cosa tristissima.
E' possibile la costituzione di un partito che riassuma in se la radice organica di questi valori? E' possibile una sinistra monolitica e non più frammentata in una pletora di partitini diversi scissi al loro interno in altrettante correnti in aperta antitesi perennemente impegnate in inutili tatticismi se non in aperte lotte da pollaio al fine di mantenere rendite di posizione personali a discapito dei partiti stessi? E' possibile costituire un partito senza i relativi Apparati?
Il web 2.0, con tutte le sua agorà, dimostra di essere una grande rivoluzione sociale, una grande opportunità, ha secondo me le potenzialità per essere la risposta, ma ad oggi riesce soltanto a raggruppare il dissenso, senza essere propositivo, senza iniziare a lavorare ad una base programmatica comune.
Per farlo dobbiamo trovare questa radice.
Ogni tanto ci svegliamo la mattina e siamo meno liberi del giorno precedente, e nessuno dice niente, e soprattutto tacciono i partiti ai quali abbiamo delegato il nostro potere.
Vedo gli ideali che rappresentano la sinistra lontani da quei partiti che dovrebbero rappresentarli. Da persona di sinistra ritengo la cosa tristissima.
E' possibile la costituzione di un partito che riassuma in se la radice organica di questi valori? E' possibile una sinistra monolitica e non più frammentata in una pletora di partitini diversi scissi al loro interno in altrettante correnti in aperta antitesi perennemente impegnate in inutili tatticismi se non in aperte lotte da pollaio al fine di mantenere rendite di posizione personali a discapito dei partiti stessi? E' possibile costituire un partito senza i relativi Apparati?
Il web 2.0, con tutte le sua agorà, dimostra di essere una grande rivoluzione sociale, una grande opportunità, ha secondo me le potenzialità per essere la risposta, ma ad oggi riesce soltanto a raggruppare il dissenso, senza essere propositivo, senza iniziare a lavorare ad una base programmatica comune.
Per farlo dobbiamo trovare questa radice.
E la libertà è la condivisione di uno stesso ideale per il rispetto di tutti xchè il rispetto per gli altri si pone come valore assoluto in una società dove l'arrivismo e la corsa al potere fanno da padroni..forse è proprio per questo che non si riesce ad avere un'unità della sinistra..
RispondiEliminaCondividere lo stesso ideale non rende liberi, magari bastasse solo quello. E' come se tutti gli schiavi che lavoravano nei campi di cotone americani, che condividevano tutti la stessa voglia di uguaglianza rispetto ai bianchi, siano riusciti ad emanciparsi solamente per questo motivo. Hai ragione quando dici che il rispetto degli altri deve essere un valore assoluto, quindi, secondo me, le scelte fatte dagli altri vanno rispettate, anche quando non le condividiamo, semplicemente perché noi non siamo loro e non possiamo capire fino in fondo le loro scelte. Ovviamente c'è un limite che è la legge. La corsa al potere, l'arrivismo, chi corre fatica, queste persone, secondo me, sono schiavi, le catene non si vedono ma ci sono. Chi soggiace viene istituzionalizzato, gli altri, quelli che non mirano ai soldi ma al cuore, secondo me vivono meglio. Il legare tutto questo con la mancanza di un'unità a sinistra, sbaglierò ma non credo abbia un gran senso.
RispondiEliminahttp://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=inoformarsi%20in%20rete%3F%20fatto%20residuale&source=web&cd=1&ved=0CCAQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.gliitaliani.it%2F2011%2F02%2Finformartsi-in-rete-fatto-residuale-in-italia-e-ancora-la-tv-a-informare%2F&ei=_6uyToSFIO-P4gSu0IjvAw&usg=AFQjCNFND-7lWngJupqysw6--qVeW1-VQA
RispondiEliminaInteressante articolo.... ;)