La rapidità della parabola renziana, con la sua contestualizzazione a valle del fenomeno del grillismo desta più di un sospetto.
Sembra la risposta del marketing dei poteri forti, che sceglie di contrapporsi alla minaccia del consenso grillino incartandosi dentro a una confezione per apparire nuovo e sedurre le masse, riuscendoci, dato che siamo sottoposti alla dittatura delle apparenze.
È un po' come quando si ristrutturano le facciate dei palazzi del centro, dalla strada è tutto uno sfavillare di luci e colori ma come entri nell'androne ritrovi gli stessi intonaci sbeccucciati e il medesimo odore di chiuso.
La vera domanda che dovremmo porci è se e quanto i lustri del berlusconismo ci abbiano fatto maturare, se è una dose prolungata a fare l'antidoto, se e quanto la storia riuscirà a rimare nuovamente.
Il grillismo è una sorta di numero zero della nuova politica, manca quella rifinitura che soltanto il tempo può dare, e soprattutto manca un senso di appartenenza, l'accomunarsi in opposizione a qualcuno non è una condizione sufficiente a innescare una comunione di intenti, per questo motivo l'argine Renzi tiene.
Ma la tecnica dei falsi segnali non può essere replicata, cosa sarà costretto a inventarsi il Sistema quando questa sagoma sarà logorata?
#MatteroRenzi
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@andreapetrocchi
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