21 febbraio 2013

Circoscrizione 3: depositato nuovo atto, i commercianti possono usufruire della lettera?

I commercianti del quartiere Fabbricotti hanno diritto al parcheggio a lettera come i residenti? Iniziamo ad essere un tot di persone a chiedercelo. E se no perchè? Niente di meglio che chiedere risposta direttamente alla amministrazione (via Circoscrizione 3).

Ho redatto quindi una interrogazione. A presto con la risposta degli uffici tecnici.

hashtag
#Livorno

Fonte

@andreapetrocchi

Un Paese a sovranità limitata

La democrazia si riduce a un voto ogni tot anni, che già di per se non è granché in quanto a partecipazione. Se a questo sommiamo che il 99% degli italiani è quotidianamente gravato da beghe che gli impediscono di informarsi in modo decoroso, e che a questo bisogno si sopperisce coi risotti dei vari Tg e degli approfondimenti politici che a informazione non sono affatto simmetrici - intendendo con questo non che censurino le notizie (cosa che comunque fanno) ma che vengono usati per propagandare, per crearlo, il consenso - torna normale vedere che oggi quando l'italiano parla di politica lo si fa con in mano il metro del tifoso, con la fede verso "la maglia" e col culto del leader, e quasi nessuno ha letto i programmi, che stavolta qualche lista ce li aveva pure, e neanche brutti.

E così, anche per questa legislatura, quelli che muovono i fili dei vari giornalisti centreranno il bersaglio, e troveranno altri seggi e altri favori da scambiare (anzi, li hanno già trovati, le liste sono bloccate). E nessuno si chiede come mai in Italia fra sessanta milioni di abitanti ci sono delle famiglie che continuano a tramandarsi il seggio in parlamento fin dai tempi di Vittorio Emanuele. A un osservatore esterno il peso politico di Berlusconi non è per nulla differente da quello di Mubarak - tutti e due disarcionati per tutelare le rendite degli investitori esteri - e la nostra italica sovranità equivale a quella egiziana.

Questa mattina ho trovato il solito gruppetto di pensionati, cinque o sei, uno che vota Pdl da una parte, e tutti gli altri d'intorno che votano Pd, il primo piantato come un mulo sulle proprie convinzioni e gli altri ad elencagli le malefatte berlusoniane, come per cercare di farlo rinsanire.

Il problema, e qui viene il punto, era il mezzo, si andava infatti sul personale, sui fatti riguardanti il Berlusconi personaggio, non su quanto sta dietro a reggere quella sagoma. Mi sono avvicinato, e ho chiesto al pensionato pidiellino il perché del suo voto. Silenzio. Allora informo che ieri in Spagna ci sono stati dei disordini perché il governo Rajoy, reazionario come i passati governi berlusconiani, sta cercando di privatizzare la sanità, e che se vincerà Berlusconi, probabilmente anche qui da noi si prenderà quella piega, il signore pidiellino li avrebbe eventualmente i soldi per la polizza sulla salute? e sua figlia i soldi per portare i bambini alle scuole private ce li ha?

Per il mainsteram c'è assolutamente un'interesse nell'oscurare la formazione di una coscienza politica nazionale, ed è in questo contesto orwelliano che ci tengo a fare pubblicità a questi ragazzi che hanno capito che il sistema informativo va rivoluzionato alla radice, ripartendo dai fondamentali:

Meno cronaca e più saggistica.

Vi consiglio quindi questo post. Quando accadrà quello che è accaduto in Sud America, quando i ceti medi (proletarizzati) e quelli popolari troveranno la loro comunione di intenti, allora le cose cambieranno. Ed è per questo motivo che le purghe mediatiche vanno in una direzione diametralmente opposta.

hashtag
#politica
#elezioni2013

Fonte
Andrea Petrocchi
@andreapetrocchi

16 febbraio 2013

Dio si è sbagliato

Quindi il rappresentante cristiano cattolico di Dio in terra rinuncia al compito per il quale Dio stesso lo avrebbe scelto come successore di San Pietro?

Che sarebbe come dire che Dio ha operato una scelta sbagliata. E tutti quei dogmi sulla cosiddetta infallibilità divina?

Oppure, dato che, si sa, Dio opera in modi misteriosi, anche questo scandalo celerebbe una sua volontà...

hashtag
#pontifex

Fonte

@andreapetrocchi

9 febbraio 2013

Lo strano caso dell' On. Li Gotti, nato missino morirà anarchico?

Luigi Li Gotti

Se è vero che si nasce di sinistra e si muore di destra quella del senatore Li Gotti deve essere stata una vita vissuta tutta contro corrente, una vera faticaccia.

Breve cronistoria (tratta da qui): Nato nell'immediato dopoguerra a Crotone, l'onorevole Li Gotti entra in politica a vent'anni, da destra, con una tessera dell'Msi, un partito che secondo molti rientrava appieno nella fattispecie vietata dalla dodicesima disposizione transitoria della nostra Costituzione. Col tempo per il giovane Li Gotti arrivano anche gli incarichi, prima politici, segretario locale, poi addirittura istituzionali, come consigliere comunale. La vita sua politica è intrecciata a quella lavorativa, Li Gotti entra nello studio legale di Francesco Barbuto, anch'egli missino. Pare che uno degli associati dello studio fosse fra i 101 fascisti che nello stretto di Villa San Giovanni provarono a resistere alle truppe americane durante gli sbarchi del '45. Un conto a parte lo fanno le tessere di appartenenza, pare siano trentacinque, divise fra Msi e An, a testimonianza di un'appartenenza ideologica che non si logora neanche con la sosta dalla politica attiva.

Arriviamo ai nostri tempi, nel 2003 Li Gotti fa un salto nel futuro della post-ideologia ed entra nell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. Nel 2008, liste bloccate, stacca un biglietto per una legislatura al Senato, dove impressiona molti, per competenza ed affidabilità, il sito Openpolis lo classifica tredicesimo fra 322 senatori.

Il fatto che vado a stigmatizzare col mio post accade quest'anno, Li Gotti si recide le radici missine e debutta alle presenti politiche come capolista al Senato in Sicilia con Rivoluzione Civile di Ingroia e della Federazione.

Fra l'ex missino Li Gotti e la rossa Rivoluzione Civile qualcosa non torna, è evidente, e intanto monta il caso.

Ignoro il motivo che ha spinto Ingroia a inserire capolista in Sicilia uno con i trascorsi di Li Gotti, a differenza dell'IdV dentro a Rivoluzione Civile si respira una chiara connotazione ideologica, e l'antifascismo è senz'ombra di dubbio un valore. Probabilmente Li Gotti rientra nelle compensazioni partitiche, dev'essere stato in qualche modo imposto da Di Pietro.

Stendiamo un velo sulla composizione della liste ingroiane, speriamo si tratti di errori dettati dalla fretta.

Riguardo a Li Gotti ho cercato in giro una presa di distanza dai propri trascorsi, ma la ricerca è stata vana. L'onorevole ha un suo blog politico ma dentro alla sua pagina ufficiale non c'è neanche un accenno ai tempi dell'Msi, gli peserà, con lo scandalo in itinere, io però avrei comunque apprezzato una maggiore franchezza.

A riguardo ho trovato soltanto uno stralcio, questa pubblicazione ripresa credo dal suo blog, nella quale l'Onorevole si rivolge a non bene precisati manovratori, come se il problema fosse sollevato da congiuranti, dai nemici politici.

Può anche essere, ma vede senatore, la matrice del suo problema viene da molto più lontano. Dimenticare la nostra storia non è soltanto un errore ma anche un torto. Per quanto mi riguarda il manovratore che lei addita è il mio stesso cuore, per me è offensivo essere rappresentato da una persona che non può definirsi antifascista, e le dico anche perché.

Il giorno che un antifascista siederà accanto a un fascista si renderà automaticamente vano il sacrificio di migliaia di giovani, che hanno lottato contro al fascismo, molti fino alla morte. Quella lotta ha cambiato il corso della storia di migliaia di famiglie italiane, quei giovani che hanno sacrificato la loro vita sull'altare dell'antifascismo non sono invecchiati, non hanno avuto figli, ne questi figli hanno generato altri figli, ed è nel rispetto di questi morti e di queste persone mancanti, cancellate dalla storia a causa del fascismo, il motivo della mia coerente avversione a lei, onorevole, al lordo della sua buona politica, e a tutti quelli come lei.

Riconoscendo altrettanta intransigenza nei fascisti dei nostri tempi, concludo censurando quello che non leggo: cosa da poco, lei onorevole non rinnega il suo passato, come possiamo allora noi leggere questa sua candidatura? come se il sottoscritto, antifascista, in antitesi verso i relativi principi morali accettasse di correre come capolista per un partito di estrema destra. Secondo lei la gente come leggerebbe un simile comportamento?

hashtag
#rivcivile
#LuigiLigotti

Fonte
Fonte
Fonte
Fonte

@andreapetrocchi

8 febbraio 2013

Livorno, la chiesa degli olandesi: perché non darla agli agnostici?

La "chiesa degli olandesi" fonte foto Wikipedia

Il Tempio della Congregazione Olandese Alemanna, meglio noto ai livornesi come la chiesa degli olandesi, è una bella costruzione gotica affacciata sui fossi medicei. Gli anni hanno segnato questa struttura, che oggi versa in pessime condizioni.

La mia proposta è di farne un luogo di aggregazione per gli agnostici livornesi, credenti anch'essi a loro modo, che potrebbero contribuire a strappare agli anni di incurie questo gioiello architettonico, uno dei pochi offerti dalla nostra città. 

La chiesa non si trova nella Circoscrizione 3 quindi non posso che divulgare questa proposta sperando che venga raccolta da qualcuno, magari prima che la struttura sia ridotta a un cumulo di mattoni.

Agnostici livornesi, se ci siete e siete interessati battete un colpo!
     hashtag
#Livorno
#UAAR_it
@UAAR_it

Fonte

@andreapetrocchi

2 febbraio 2013

La Boccassini, la Gabanelli e il "voto utile"

La zuffa mediatica fra il magistrato Ilda Boccassini e l'ex collega leader di Rivoluzione Civile non è che l'ultima faglia generata dallo spostamento della placca politica Pd verso logiche più liberali, e fa il paio con l'affare Gabanelli, quando a Di Pietro furono fatte sperimentare le sbranature bersaniane.

Tutto ha avuto inizio un anno fa, la cooptazione di Mario Monti, l'uscita dell'IdV dalla coalizione di centro sinistra, l'opposizione dura al governo. Ed è finita poi con i primi scricchiolii, con il subodorare della nuova campagna elettorale, il subitaneo siluro partito con la puntata di Report e la contromossa Ingroia.

Insomma, secondo me la tattica elettorale del Pd si gioca su più binari, il primo è quanto sopra, l'attacco "laterale" ai possibili captatori di voto. Poi c'è l'altro binario, che è propagandistico e frontale, cannoneggiamenti mainstream sul "voto utile", litania utilizzata per convincere gli indecisi, incentrata sul voto in meno trasformato in voto in più per il centro destra.

Lo stesso discorso che potrebbe ripetere tranquillamente Ingroia «Cosa lo votate a fare il Piddì, un voto in meno a me è uno in più per il centro destra.»

Il Terzo binario sarebbe il programma. Sarà colpa della stampa, ma al netto di quanto capito sulle coppie omosessuali - cosa giustissima, i partiti liberali vedono di buon occhio le libertà personali, privatizzando però i beni comuni - di programmatico non ho letto granché.

hashtag
#elezioni2013
#rivcivile
#pbersani

Fonte

@andreapetrocchi