9 settembre 2012

Fuori dalla cronaca

A che serve la cronaca?

A cosa serve passare ore ed ore piegati su un tavolo o ad anemizzarsi gli avambracci stesi a reggere il giornale se dai fatti - sarà colpa dei giornalisti, sarà colpa dei lettori - nessuno si raffina la nozione che ci sta dentro e da quella radice non ne trae insegnamento per riassumere a colpo d'occhio gli altri simili fatti futuri? Ma allora la gente - mi domando - i giornali cosa li legge a fare? per fare quattro chicchere con gli amici??

Il Tirreno di oggi ci riporta un'intervista al segretario livornese del Pd, nella quale si commentano i risultati di un sondaggio, pare commissionato dal Pd stesso, che danno il Partito al 41%.

Se si fossero raffinate le nozioni di cui sopra, chessò, magari dai tempi - non troppo remoti - in cui Berlusconi con gli stessi metodi orwelliani si attribuiva le stesse percentuali bulgare per spruzzare una cortina fumogena ed impedire alla gente di vedere la reale piega del consenso, oggi saremmo vaccinati e vedremmo il Pd alle prese con la stessa cortina fumosa, un Pd che cerca di limitare istinti "secessionisti" da parte del flottante intimidibile e che prova a tenere al pascolo i convinti dell'astensione, che tanto il sondaggio parla chiaro, girassero larghi anche alle prossime.

Le prossime: nel 2014 si vota per le ammistrative. Non serve un indovino, se continua così, con le sue divisioni, i suoi dispotismi, la sua piaggeria, le sue gaffe, i suoi assolutismi e i suoi teatrini, il Pd a Livorno non andrà oltre ai voti dello zoccolo duro, gli elettori che non gli devono qualcosa gli volteranno le spalle, con i sondaggi e senza.

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#Livorno
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