E' storia: In Islanda nel 2008, causa impossibilità di far fronte ai rendimenti garantiti ai clienti, fallisce una banca online. Una buona parte dei correntisti sono cittadini inglesi ed olandesi, parte quindi il Fondo Monetario Internazionale, e chiede al governo di allora (a guida socialdemocratica) di spalmare sulla popolazione il debito rinveniente.
Si passa quindi alla socializzazione delle perdite, i cittadini islandesi si vedono intimare un salasso da 100 euro al mese (!!) per i seguenti quindici anni.
Si passa quindi alla socializzazione delle perdite, i cittadini islandesi si vedono intimare un salasso da 100 euro al mese (!!) per i seguenti quindici anni.
La svolta: Il capo dello stato indice un referendum che, a schiacciante maggioranza, dice di no all'FMI, attribuendo le colpe del default al direttore della banca.
Morale della favola: oggi l'islanda è un paese in espansione economica, e lo Stato sociale non è stato minimamente intaccato dal default privato.
Hashtags
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento