sede della Cassazione italiana |
La Corte di Cassazione si è appena pronunciata, il referendum sul nucleare s'ha da fare. La moratoria di due anni presentata dall'attuale governo nel decreto milleproroghe Omnibus non è stata considerata in grado di rendere inutile il ricorso alle urne. Entusiasta il commento del comitato promotore:
« Questa volta le furberie alle spalle degli italiani non passano. La Cassazione censura l'arroganza del governo e riconsegna nelle mani dei cittadini il diritto a decidere sul nucleare e del proprio futuro. La Corte ha arginato i trucchi e gli ipocriti 'arrivederci' al nucleare e ha ricondotto la questione nell'alveo delle regole istituzionali, contro l'inaccettabile tentato scippo di democrazia. »
Il governo, Confindustria, e Sarkozy puntavano a far slittare di due anni la questione del nucleare per far calmare l'opinione pubblica, ancora scossa dalla tragedia nuclere di Fukushima. Non ci sono riusciti, il responso passa nelle mani degli italiani.
Domenica 12 e lunedì 13 giugno quaranta milioni di cittadini italiani dovranno dimostrare la maturità della nostra democrazia.
Fonte
Andrea PetrocchiFonte
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